VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato di Silvia Lottero, candidata sindaco della lista “Cittadini Responsabili-Comunità”: Il nostro territorio ha già perso tanto riguardo ai servizi al cittadino. Prima l’amministrazione guidata dal Sindaco Rocco La Valle non ha mai reclamato il Punto di Emergenza Territoriale dotato di ambulanza (P.E.T.) quale obbligo derivante da un protocollo d’intesa con l’ASP sottoscritto il 5 aprile 2011 che prevedeva, a fronte della disponibilità di locali comunali, da parte dell’ASP un notevole risparmio di risorse economiche e, per l’Ente, l’introduzione sul territorio di numerose prestazioni e servizi come ad esempio la disinfestazione, disinfezione e derattizzazione; servizio medicina del lavoro e dello sport, ecc., oltre che il mantenimento dei servizi già attivi.
Il 29 giugno 2015 ho richiesto che venisse attivato il PET previsto dall’accordo, specificando che il bacino servito dalla città di Villa San Giovanni è ben al di sopra della sua reale dimensione demografica ed è al centro di un importante snodo di traffico con la Sicilia e che di recente ma anche nel passato, gravi episodi, alcuni dei quali hanno avuto epiloghi drammatici, non hanno consentito al personale del Servizio Sanitario di Emergenza di Reggio Calabria, Scilla o altra postazione, di raggiungere in tempo utile Villa San Giovanni.
L’amministrazione, continuità della precedente, guidata dal Sindaco Antonio Messina con il vicesindaco Giovanni Siclari, ha perso anche l’Ufficio del Giudice di Pace, che ricordiamo è un “giudice di prossimità” cioè, vicino al cittadino che esercita la sua funzione in modo da favorire la domanda di giustizia in termini di risoluzione dei conflitti sociali e ha destinato i locali ad altro scopo.
Sempre il 29 giugno 2015 con interrogazione a risposta scritta ho sollecitato, in vista dell’approssimarsi della scadenza del 30 luglio 2015, ultima data utile per inoltrare istanza per la riassegnazione dell’Ufficio del Giudice di Pace, determinazioni in merito. Tale vicenda si è conclusa con lo stesso ovvio finale.
Oggi, come da preciso e prevedibile copione, stiamo per perdere il presidio dei Vigili del Fuoco, importante per la salvaguardia dell’incolumità delle persone e dell’integrità dei beni, in quanto assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell’immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali. Il problema non è sicuramente nato oggi. Quali azioni sono state intraprese per allontanare il rischio di questa nuova espoliazione? Assisteremo al solito finale? E’ sicuro che non basteranno i proclami elettorali a risolvere il problema.
Fino ad oggi abbiamo assistito ad un tripudio scintillante di feste e di sagre, che sono servite soltanto ad abbagliare ed a distrarre i cittadini da problemi gravi che ricadono su un territorio sempre più privato di servizi. Troppe energie profuse nel superfluo e non nel sostanziale.
Alla notizia di un eventuale nuovo danno per la città, continuiamo ad assistere ai soliti proclami elettorali, dove si coglie, inopportunamente, il momento propizio per una nuova passerella di acquisizione consensi.
Dopo quasi sette anni, durante i quali il nostro comune è stato amministrato dalla stessa compagine, che non ha risolto alcun problema, la promessa dell’impegno per il raggiungimento della soluzione della vicenda riguardante il presidio dei Vigili del Fuoco, appare più che mai non credibile.
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