VILLA. Aree alaggio Acciarello e Cannitello, Lega Navale e Marinai d’Italia fanno chiarezza e spiegano il loro progetto

VILLA SAN GIOVANNI- I vertici della Sezione Legala Navale Italiana e del Gruppo Associazione Marinai d’Italia fanno chiarezza sulla convenzione sottoscritta col Comune per la gestione di due zone di alaggio ad Acciarello e a Cannitello.  

Prima di tutto informano i cittadini sull’iter che ha portato al raggiungimento dell’intesa, ricordando ciò che è avvenuto: «A seguito di richiesta ricevuta dal Comune di Villa San Giovanni di proporre soluzioni all’utilizzo degli scali di alaggio previsti dal vigente P.C.S., aree AL01-AL03, cui i relativi bandi sono andati deserti per ben due volte; dopo aver segnalato subito le condizioni di anti economicità e le limitate operatività gestionali di tale aree, hanno fatto riserva di proporre delle possibili soluzioni per alleviare l’annoso problema della sosta delle imbarcazioni sugli spazi demaniali marittimi; da un attento studio dello stato complessivo, sulla base della normativa e degli strumenti vigenti, dopo alcuni incontri e riunioni svoltasi con il Dirigente ed il personale del Settore Tecnico Urbanistico per addivenire ad una soluzione richiesta, si presentava una proposta organica riguardante sia gli scali di alaggio che altre aree demaniali marittime».

E ancora:  «Una delle proposte – scrivono i presidenti della Lega Navale e dei Marinai d’Italia – era quella dell’affidamento delle aree, su un primo modello gestionale maturato nella città di Reggio Calabria, all’interno del porto commerciale e in particolare sulla banchina Margottini, di cui si avevano esperienze dirette in proposito delle buone pratiche autorizzate tra municipalità e associazioni consorziate; un’altra soluzione prospettata era quella di individuare con ordinanza comunale (provvedimento amministrativo provvisorio che può snellire le procedure del vigente Piano Comunale Spiagge) due o tre aree demaniali marittime da destinare alla sosta delle barche, lasciandole al  pubblico uso e quindi senza un soggetto gestore; il Commissario straordinario del Comune, confortato dal parere dell’ufficio tecnico e di altri servizi amministrativi propri dell’organizzazione comunale ha ritenuto procedere seguendo quanto indicato nell’accordo sottoscritto in data 12/05/2017 e recepito con Delibera del Commissario Straordinario n. 62 del 08/06/2017 a firma del Commissario Straordinario dr. Gerlando Iorio, del Segretario Comunale e del Responsabile di Settore; questo accordo comporta per le due Associazioni qui citate, un impegno oneroso, gravoso e delicato, perché dovranno essere rispettati sia gli impegni sottoscritti e sia tutta la normativa sui beni pubblici demaniali marittimi, paesaggistici e ambientali».

In merito all’attività dei due sodalizi i rispettivi presidenti puntualizzano quattro aspetti: «In ragione dei propri statuti ordinamentali  non possono svolgere attività di lucro, ma solo di profitto per la copertura delle spese gestionali; possono fornire un servizio ai propri soci e gli spazi concessi riescono a coprire  una percentuale molto bassa delle esigenze di posti barca; sono obbligati a riservare all’uso pubblico il 50% delle aree concesse; debbono essere muniti di tutte le autorizzazioni prima di iniziare una qualsiasi attività, per il rispetto della normativa complessa ed eterogenea che regola la materia».

E infine sottolineano: «All’atto pratico è in avanzata fase il rilievo dello stato di fatto, con elaborati, relazioni e regolamento del diritto d’uso del posto assegnato che dovrà costituire la base della documentazione vera e propria per le opere che si intendono realizzare. Considerato che trattasi di zone ampiamente già occupate con impianti più o meno fissi, dovrà essere verificata, in via preliminare,  con l’Amministrazione Comunale le modalità di raccordo con l’esistente».

Red.

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