VILLA SAN GIOVANNI – Doveva essere una festa, ma una festa non è stata la seduta di insediamento del consiglio comunale eletto l’11 giugno scorso. Il momento solenne dell’inno di Mameli prima dell’apertura dei lavori ha lasciato presto spazio a una realtà che apre interrogativi di non poco conto e getta parecchi dubbi sul futuro. E non c’entrano solo le osservazioni (seguiranno dettagli, ndr) dei gruppi di minoranza “Villa Riparte” e “Impegno in Comune”, i cui consiglieri hanno lasciato l’aula dopo aver – giustamente – rivendicato chiarimenti sull’attuale composizione del civico consesso e sugli atti firmati all’indomani delle elezioni. A stendere un velo di incertezza sulla tenuta della neo insediata consiliatura è stato, infatti, anche il clima pesante che aleggiava nei banchi della maggioranza. Sì, proprio della coalizione di governo “LeAli per Villa”. Musi lunghi, pochi sorrisi, tanta tensione: questa è stata l’impressione che abbiamo avuto assistendo alla assemblea. Tensione poi arrivata alle stelle con il botta e risposta tra Francesca Porpiglia e Liz Ciccarello sul gruppo (o sui gruppi?) di Forza Italia: la prima che annuncia la costituzione di un nuovo gruppo forzista assieme a Giustra, Santoro e Zito; la seconda che ribatte parlando di una caduta di stile e di un colpo a sorpresa rispetto agli accordi presi nella maggioranza, puntualizzando altresì con forza la propria appartenenza – e quella di Sonia Labate e Giuseppe Sofi – allo stesso gruppo Fi, partito che hanno rappresentato anche in sede di candidatura. Per farla breve, Forza Italia avrebbe un unico gruppo consiliare con due correnti… Ma il vero paradosso è quello di Alternativa Popolare, completamente assente dagli scranni consiliari. Ebbene sì, il partito che ha scelto il candidato sindaco Giovanni Siclari è sparito dal civico consesso villese. Tra Forza Italia e indipendenti, e sospeso il sindaco eletto, nella massima assemblea ecco mancare il soggetto politico del senatore D’Ascola e della deputata Rosanna Scopelliti, il soggetto politico che ha investito Siclari della candidatura nonostante l’incombere della legge “Severino”. Un’assenza pesante, mentre qualche candidata di Siclari si lascia trasportare dal nuovo vento “azzurro” che tira da domenica scorsa dopo i risultati dei ballottaggi per le amministrative. Non resta che attendere per eventuali ulteriori sviluppi politici, e non resta che attendere per capire se la maggioranza intenda rimediare alla falsa partenza di ieri. Perché, di fatto, ieri non si è presentata al pubblico come una squadra unita e affiatata. Vedremo cosa succederà da qui in poi. Forse, appunto, è stata solo una falsa partenza dettata anche dall’emozione e, in certi casi, dall’inesperienza.
Francesca Meduri
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