VILLA. Plateale e rabbiosa protesta scuote il primo consiglio targato Richichi: intervengono i vigili urbani

VILLA SAN GIOVANNI – Da anni reclama a gran voce una casa popolare, contestando ogni volta la sua esclusione dalla graduatoria di turno. Per dare forza alla sua richiesta, puntualmente è arrivato addirittura a incatenarsi davanti al palazzo comunale. Fino a oggi, però, Biagio Casola, cittadino villese che si dichiara in difficoltà economiche e non solo, non è riuscito a ottenere la tanto agognata abitazione. Nulla da fare, c’è sempre qualcuno che arriva prima di lui, che lo supera in termini di requisiti. Ieri, dunque, l’uomo è tornato alla carica e lo ha fatto con una plateale protesta nel corso del consiglio comunale d’insediamento degli eletti lo scorso 11 giugno. Un fulmine a ciel sereno il suo intervento, arrivato nel mezzo del discorso del sindaco facente funzione Maria Grazia Richichi. Un colpo di scena che nessuno si sarebbe aspettato, nonostante la presenza di Casola sin dai primi minuti dell’assise. All’improvviso, ha incominciato ad alzare la voce in direzione della Richichi e dell’intero consiglio comunale, rivendicando la giusta attenzione della politica alla problematica degli alloggi popolari e in particolare all’aspetto cruciale della loro assegnazione. Un momento di forte tensione, tanto che si è reso necessario l’intervento degli agenti della Polizia Municipale che erano presenti nell’aula consiliare. I vigili urbani hanno cercato di calmare le ire dell’uomo, mentre la sua protesta e le sue urla erano già arrivate  nel corridoio adiacente la sala del Consiglio comunale. Casola si è quindi allontanato verso il piano inferiore della casa municipale, fino a quando, una mezz’oretta dopo, è rientrato nell’aula del civico consesso scusandosi con tutti per il suo scatto di rabbia dettato dalla disperazione.

Francesca Meduri