CAMPO C. Conti comunali, volano gli stracci nella minoranza: duro scontro tra gli ex sindaci Idone e Scopelliti

26 Luglio 2017
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di CONSOLATA MAESANO

CAMPO CALABRO – La massima assise campese riunitasi ieri ha discusso a lungo circa l’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2017 (ai sensi degli articolo 175 comma 8 e 193 del Dl. Ls n.267/2000).  I lavori si sono aperti con la dettagliata relazione tecnica del responsabile dell’ufficio economico-finanziario, il dottor Domenico Romeo, seguita dal rendiconto dell’assessore Giuseppe Barresi, delegato al bilancio, alle finanze e alle politiche tributarie.

La seduta del consiglio comunale di Campo Calabro

Durante la discussione ha avuto luogo uno scambio di battute tra i consiglieri di minoranza Domenico Idone (della lista “Campo Calabro Unita”) e Antonino Scopelliti (“Per amore di Campo”). Entrambi i politici, è noto, si sono alternati nel ruolo di sindaco per un lungo periodo che parte dal lontano 1992 e ieri sera non sono mancate accuse reciproche di responsabilità per lo stato delle casse comunali. Per Scopelliti  “se un comune come Campo Calabro si ritrova con un avanzo di amministrazione pari a un milione e 800 mila  euro c’è qualcosa che proprio non va e lo conferma anche l’esorbitante cifra dei residui attivi e passivi. Io vedo falso in bilancio: la politica ha gonfiato i numeri, ha aumentato le tariffe comunali. Le previsioni erano chiaramente non corrette. Come mai il debito del 2016 non è stato sanato con il bilancio di previsione approvato ad aprile? I verbali alle voci di somma urgenza parlano della condotta idrica e delle elettropompe, eppure i problemi continuano a esistere”. Secca la replica di Idone, che restituisce le accuse: “Con l’insediamento del 2007 mi è stato consegnato dal predecessore Scopelliti un comune in enorme difficoltà. L’impianto di depurazione era in uno stato disastroso, nonostante i finanziamenti. Stesso discorso per l’impianto idrico, con le pompe insufficienti e con la condotta di Bolano abbandonata e distrutta, con lavori sbagliati. Eppure il mese scorso il nuovo sindaco si è insediato in un comune dai parametri virtuosi. Non si dimentichi neppure che ci siamo trovati ad amministrare i dieci anni più difficili dal dopoguerra”.

Critiche alla gestione amministrativa della precedente consiliatura non sono mancate neanche da parte del consigliere di maggioranza Francesco Santoro: “I debiti fuori bilancio derivano dal mancato rispetto della procedura di spesa: è per questo che adesso ci ritroviamo 55 mila euro sul groppone. Per non parlare degli interventi continuativi del primo semestre di quest’anno, coi capitoli non in copertura. È per questo che l’area finanziaria ha rimandato indietro le opere di somma urgenza. Tutte conseguenze di una scarsa pianificazione. Solo nei primi mesi del 2017 sono stati spesi 50 mila euro per le fogne”.

In merito allo stato degli impianti fognari un chiarimento è stato fornito da Alberto Idone, vicesindaco nonché assessore agli affari generali, all’ambiente e territorio, alle infrastrutture, ai lavori pubblici e innovazione tecnologica: “I contatori delle elettropompe per l’estrazione e il sollevamento degli impianti fognari della pendina e della traversa Barbera segnano lo 0 da un anno: vuol dire che non funzionano e che i liquami di campo Piale si dirigono verso l’Immacolata. Ecco perché è stata aperta somma urgenza. Dopo l’insediamento ci siamo resi conto che per situazioni così gravi non bastano 10 giorni. L’impianto della Lupina è stato invece ripristinato con una soluzione tampone. Tale struttura era stata ottimizzata nove anni fa con la dotazione di quattro pompe, ora invece ne ha solo due. Si evince dunque che gli impianti sono in una palese situazione di profonda sofferenza e che queste cifre sicuramente non basteranno per risolvere in maniera definitiva il problema, ma faremo il possibile”.

Terminata la parte dialogica si è dunque passati alla votazione: l’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2017 è stato approvato, con l’astensione dei consiglieri di minoranza Idone e Scopelliti.

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