CAMPO C. Gli opposti schieramenti litigano sul nuovo regolamento su locali e immobili comunali

27 Luglio 2017
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di CONSOLATA MAESANO

CAMPO CALABRO – La massima assise del comune di Campo Calabro si è riunita in seduta straordinaria martedì sera. Constatato il raggiungimento del numero legale e registrata l’assenza dei consiglieri di minoranza Alessandra Calandruccio e Giuseppe Buda- rispettivamente appartenenti alle liste “Per amore di Campo Calabro” e “Campo Calabro unita”- i lavori si sono aperti con la discussione circa il nuovo regolamento per l’utilizzo e la gestione dei locali ed immobili di proprietà comunale.

 «Il nuovo regolamento comprende 23 articoli e si basa sul modello di comuni simili per numero di abitanti e patrimonio.  La sua stesura nasce dal fatto che il comune è stato privo del regolamento per anni e ciò ha causato problemi non indifferenti. La normativa cerca di mettere ordine attraverso l’applicazione del decreto Bassanini, che sancisce la separazione tra attività politica e amministrativa.  I locali spesso venivano concessi dal sindaco e alla politica spettava dunque il potere decisionale, che non sempre è stato usato in modo saggio: il luogo delle chiavi delle strutture erano le tasche dei consiglieri e ciò non era opportuno. Adesso, invece, le chiavi staranno nel luogo adatto, ovvero dentro gli uffici comunali», ha spiegato il sindaco Repaci.

Critiche al nuovo regolamento sono state espresse dall’ex sindaco nonché consigliere di minoranza Domenico Idone, della lista “Campo Calabro Unita”: «Ci si riempie tanto la bocca parlando di condivisione e partecipazione e poi non si coinvolgono nemmeno le associazioni del territorio». Con tale argomentazione Idone ha motivato il suo voto contrario. Tutti gli altri consiglieri hanno invece espresso voto favorevole, approvando così il nuovo regolamento. La critica di Idone si è dunque estesa sui più fronti: «Questo è il terzo consiglio comunale e si è verificata la terza violazione delle norme. La legge prevede che il consiglio d’insediamento si apra con le linee programmatiche, l’elezione della commissione e elettorale e quella del presidente del consiglio, ma questi temi non sono stati trattati nel primo consiglio del 24 giugno al polifunzionale. A proposito della seconda assise del 13 luglio, l’inserimento del punto per la modifica dello statuto ha violato il regolamento, perché prima avrebbe dovuto svolgersi l’assemblea dei capi gruppo, ma non è stata convocata». Idone ha altresì ripreso il tema delle dichiarazioni del prefetto di Bari circa le presunte infiltrazioni mafiose elettorali.

Dura la replica, punto per punto, del consigliere Francesco Santoro:  «è curioso che Idone si lamenti per la mancata convocazione dei capi gruppo, considerando che durante la sua legislatura tale organo è stato convocato solo a gennaio 2016, dopo quattro anni dall’insediamento e una battaglia estenuante da parte del movimento “Passione Civile”. Non ricordo nemmeno che l’ex sindaco abbia mai convocato le associazioni: in tale direzione si è mosso solo l’ex presidente del consiglio, Antonio Calarco. Questo per dimostrare che non abbiamo proprio bisogno di lezioni di democrazia da parte di nessuno, men che mai da lui. Non è neanche ammissibile questo divagare con gli interventi, questo andare fuori tema».

Anche il consigliere Antonino Scopelliti, della lista “per amore di Campo Calabro” ha espresso perplessità circa il nuovo regolamento: «non sarebbe stata una cosa da escludere a priori il coinvolgere terzi. Personalmente, dissento per l’impostazione generale, che prevede il demandare agli uffici. I cittadini hanno scelto la politica e credo che quest’ultima abbia i titoli per gestire i locali. Ecco, attribuirei la gestione al sindaco e al buon senso».

Terminata la discussione e la votazione del regolamento comunale, i lavori sono dunque proseguiti con la comunicazione del prelevamento del fondo di riserva, ai sensi della delibera della giunta municipale n. 44 del 12 maggio 2017. La somma prelevata- ha spiegato il dottor Romeo, responsabile dell’area economico finanziaria- è pari a 9000 euro ed è stata prelevata per far fronte a un verbale di somma urgenza del servizio tecnico comunale.

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