VILLA SAN GIOVANNI – Sport, novità, spettacolo, tradizione, divertimento, emozioni, solidarietà. Questo e tanto altro promette di essere la “Traversata dello Stretto di Messina su vespa anfibia”, che si terrà nella mattinata di domenica 30 luglio 2017 in concomitanza con la Traversata della solidarietà dell’Adspem.
Organizzato dal Vespa Club di Villa San Giovanni del presidente Francesco Pratticò, l’evento “Vespa sull’onda” si preannuncia unico nel suo genere: si attraverserà lo Stretto di Messina con un prototipo di vespa anfibia ed il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto in beneficenza all’associazione “Specialmente Preziosi” e servirà a garantire le cure ad un gruppo di ragazzi autistici. Dopo la traversata della Manica fatta dal Francese Monneret nel 1952, in Italia è il Vespa Club di Villa San Giovanni a farsi promotore di una sfida unica, in onore della mitica vespa e per fare del bene.
L’intera manifestazione avrà inizio sabato 29 luglio e avrà il suo momento clou, il giorno dopo, proprio nella Traversata. Iscrizioni e raduno alle ore 8.30 sul lungomare Fata Morgana di Cannitello, con termine ultimo per l’imbarco fino alle 9.30. Alle 10.30 la partenza da Torre Faro (Messina) della vespa anfibia, mentre l’arrivo sull’altra sponda dello Stretto – precisamente nelle piazzette di Cannitello – è previsto alle 11.30
Il progetto dell’attraversamento dello Stretto di Messina in Vespa – spiega il direttivo del Vespa Club villese – nasce dalla passione e dall’inventiva di un vespista di Villa San Giovanni, Francesco Foti, vice presidente del Vespa Club locale ed esperto appassionato della mitica due ruote.
Ingegno, fantasia, genialità ed un pizzico di incoscienza sono stati gli ingredienti che, fin da subito, hanno mosso il lavoro della fantastica squadra che vi ha partecipato.
La realizzazione di questo straordinario progetto – proseguono i vertici dell’associazione di Villa San Giovanni – nasce nella mente del suo ideatore, ma trova per primo nell’amico Francesco Pratticò, presidente del locale Vespa Club ed autentico vespista nel Dna, un prezioso collaboratore prodigo di consigli e suggerimenti sulla strategia da seguire per il successo dell’impresa.
La fase realizzativa del progetto si sviluppa nella Sede Coordinata di Villa San Giovanni dell’Istituto Nautico “E. Fermi” di Bagnara Calabra, presso la quale Francesco Foti è attualmente docente di Meccanica e Macchine. Il tutto ha preso forma grazie all’entusiasmo con cui il Dirigente Scolastico Prof.ssa Graziella Ramondino ha accolto l’idea ed alla professionalità ed impegno profusi dal Prof. Mario Malavenda, responsabile dell’officina macchine utensili, e dall’assistente tecnico Sig. Antonino Greco, che ha curato la parte telaistica e l’assemblaggio. In ultimo, ma non per importanza, un plauso – sottolinea ancora il direttivo del Vespa Club- va al grande impegno ed alla passione con cui un gruppo di allievi ha partecipato attivamente alla fase realizzativa.
Si tratta, in particolare, di una struttura in acciaio ed alluminio sulla quale è stata posizionata una vespa Piaggio modello faro basso dell’anno 1953 che, mediante una catena cinematica trasmette il moto ad un’elica, mentre il galleggiamento è affidato a due Kayak biposto, gentilmente forniti dal primo sponsor che ha creduto nell’impresa, la struttura DECATHLON di Gioia Tauro.
Le prove in mare del prototipo si sono svolte nel mese di maggio del 2016, nelle acque antistanti l’abitato di Porticello di Villa San Giovanni, mentre l’attraversamento dello Stretto di Messina in Vespa, già stabilito per il 29/30 Luglio 2017, ha tutte le carte in regola per entrare nella storia, trattandosi di un’impresa paragonabile probabilmente soltanto a quella di Bent Axel Schlesinger e Franz Kuen che, nel 1964, a bordo di un Maggiolino da loro trasformato in un veicolo anfibio, attraversarono i 7 km che separano le coste calabresi da quelle siciliane in 38 minuti, guadagnandosi l’attenzione della stampa internazionale e riuscendo ad assicurarsi anche l’ingresso nel Guinness dei Primati. E ancora, in campo strettamente vespistico, un’impresa simile è stata portata a termine nel 1952 dal francese Georges Monneret che con la sua faro basso resa anfibia, attraversò il Canale della Manica in sole 5 ore.
Si tratterà quindi – concludono dal Vespa Club – di uno spettacolo unico non solo per l’incredibile scenario in cui si svolgerà, ma anche per la peculiarità del mezzo scelto per l’attraversamento: la Vespa Piaggio, che ha appena compiuto 70 anni, da sempre viene considerata una vera e propria icona dell’ingegno italiano all’estero, nonché pilastro della mobilità del ceto medio negli anni ’50. Non sorprende che, ancora oggi, il suo intramontabile fascino continui ad attirare gli appassionati di tutto il mondo che, nel vederla solcare le acque dello Stretto, saranno testimoni di uno spettacolo unico ed indimenticabile.
Redazione
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