Agevolazioni tariffarie nello Stretto, sindaco di Villa rassicura: «Blocco temporaneo»

29 Luglio 2017
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di FRANCESCA MEDURI

VILLA SAN GIOVANNI – Dovrebbe essere solo uno stop momentaneo quello stabilito da Caronte&Tourist in merito alle agevolazioni tariffarie per le persone affette da gravi patologie che necessitano giornalmente di attraversare lo Stretto per cure o terapie.

L’allarme, legittimo, sembra sia destinato a rientrare dopo l’intervento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco facente funzioni Maria Grazia Richichi. Che non ha perso tempo e si è subito data da fare per cercare di risolvere la questione, cui tiene in modo particolare visto che, negli anni addietro, fu proprio lei, prima in qualità di presidente della Commissione Pari Opportunità e poi nelle vesti di assessore alle Politiche Sociali, a promuovere l’iniziativa, denominata progetto “D-Stretto”.

La parole di Maria Grazia Richichi fanno ben sperare, ma è chiaro che non si può ancora cantare vittoria: «Il blocco – rassicura il sindaco – è temporaneo. Abbiamo già avuto un incontro informale con la società e si sono mostrati disponibili a trovare una soluzione e una strategia, magari solo villese (fin qui hanno beneficiato del progetto residenti in tutta la provincia reggina, ndr), per il bene dei cittadini. L’amministrazione si farà promotrice nei prossimi giorni di un incontro ufficiale con gli organi dirigenti della società Caronte al fine di confrontarsi e concertare insieme su una giusta strategia che permetta alla stessa società di proseguire con serenità nella nobile iniziativa che ha a suo tempo intrapreso con entusiasmo e condividendo la volontà della stessa amministrazione di sostenere ed aiutare persone in stato di difficoltà, certi che tanto l amministrazione comunale quanto la società Caronte, hanno a cuore il desiderio di contribuire e sostenere il benessere dei cittadini ed a maggior ragione di chi vive momenti di disagio e difficoltà. Una strategia – chiarisce Richichi – che riguardi i cittadini di Villa San Giovanni, città dove insiste il passaggio dei mezzi, che non può essere ulteriormente penalizzata, per l’uso intollerabile, abnorme, e falso, – ammonisce il sindaco – utilizzato da cittadini senza scrupoli, i quali, con il loro comportamento hanno penalizzato quanti, affetti da gravi patologie, da qualche giorno, sono costretti a pagare la tariffa intera. A loro e solo a loro, – ribadisce Richichi – era diretta l’iniziativa per la quale mi ero, mi sono, e mi batterò affinché la società continui quell’impegno di altissima sensibilità verso chi soffre e che è costretto ad attraversare lo Stretto per curarsi. Le scorciatoie utilizzate dai soliti furbi senza scrupoli – prosegue l’ammonimento del sindaco verso quanti hanno approfittato del progetto pur non avendone realmente bisogno – è chiaro che non vanno tollerate, in quanto hanno prodotto un danno a chi attraversa lo Stretto per curarsi e non andare a farsi la pulizia dei denti. Con i vertici della società troveremo un punto d’incontro, che vada verso la soluzione dell’attraversamento da parte dei cittadini affetti da serie problematiche di salute, per i quali abbiamo l’obbligo d’impegnarci, per alleviarne i disagi».

I prossimi passaggi saranno impegnativi, ma Maria Grazia Richichi si dice convinta che saranno altrettanto fruttuosi: «È chiaro che tutto ciò – precisa il sindaco – verrà regolamentato e condiviso con il Cda di Caronte&Tourist, già a suo tempo dimostratosi disponibilissimo con la sottoscritta quando come componente della commissione Pari Opportunita’ posi la questione, che oggi da sindaco ff della città, massima autorità sanitaria cittadina, nonché medico, mi permetto di rilanciare. Sono certa che l’appello verrà accolto, come per il passato».

Queste le dichiarazioni a caldo del sindaco ff Mariagrazia Richichi, la quale sottolinea di agire «sinergicamente con l’assessore ai trasporti Massimo Morgante e l’intero esecutivo» e ringrazia l’associazione Specialment Preziosi «per la vicinanza».

Di certo l’iniziativa ha già vissuto un periodo di pausa: «Ad agosto 2015 il progetto – rammenta Richichi – è stato bloccato a causa di certificazioni false presentate agli uffici ed è stato sottoposto a modifiche per consentire la riduzione e non penalizzare le persone costrette a quotidiani traghettamenti solo ed esclusivamente per terapia e cure. Un blocco causato dalla cattiva interpretazione del progetto e dall’uso scorretto di alcuni cittadini».

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