Presentato il circolo “Sovranità per Villa”. L’ex governatore Scopelliti: «Qui tutte le condizioni per fare bene»

4 Agosto 2017
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VILLA SAN GIOVANNI – La ricostruzione del centrodestra deve ripartire dai singoli territori. È stato questo, in sostanza, il messaggio lanciato ieri sera in sede di presentazione ufficiale del circolo “Sovranità per Villa”, espressione locale del Movimento nazionale per la Sovranità di Gianni Alemanno, Francesco Storace e Giuseppe Scopelliti, giusto per citare i principali promotori del partito politico fondato a febbraio scorso.

Un’occasione per rivedere assieme diversi volti noti del centrodestra cittadino: tra vecchi e nuovi amministratori, militanti, simpatizzanti, in molti hanno risposto positivamente all’invito di Alessandro Aragona, che, lasciatosi alle spalle la candidatura nella lista “LeAli per Villa”, vincitrice delle recenti elezioni comunali, ha accettato di prendere le redini del neo costituito circolo Mns con tutti i buoni propositi del caso.

Nella suggestiva location del lido Chiringuito, sul lungomare Fata Morgana di Cannitello, sono arrivati i vertici del Mns, gli iscritti al circolo villese e, appunto, numerosi rappresentanti di quel centrodestra cittadino, anche di area moderata, in cui negli ultimi tempi è venuta un po’ meno l’unità che aveva contraddistinto l’era della sindacatura di Rocco La Valle. Che ha presenziato all’evento assieme ad Anna Bellantone, mantenendo però le distanze dagli ex compagni di squadra, divenuti avversari nella tornata elettorale di due mesi fa: il sindaco eletto Giovanni Siclari, il sindaco facente funzioni Maria Grazia Richichi, consiglieri e assessori dell’attuale coalizione di governo. Chissà che non riesca proprio il Mns a rimetterli tutti d’accordo, pur nelle diversità di ognuno, affinché tornino a remare dalla stessa parte con un progetto unico per Villa San Giovanni.

Del resto, la linea della condivisione e della collaborazione è già stata tracciata da Alessandro Aragona nel suo intervento iniziale. Saluti di rito e poi subito nel vivo del discorso, per spiegare la nascita del circolo e illustrarne gli obiettivi: «Personalmente ho sposato questo progetto  – così il presidente di “Sovranità per Villa” – perché ho già vissuto la mia esperienza attorno a questo gruppo, a questa struttura, lavorando bene e raggiungendo determinati risultati. Non ci siamo costituiti come circolo per essere nemici di qualcuno, anzi, colgo l’occasione per dire che siamo vicini a questa giunta e abbiamo voglia di collaborare con essa. Vorremmo riuscire, assieme agli amministratori, a portare a termine alcuni progetti utili e funzionali per il nostro territorio». “Sovranità per Villa”, comunque, non mancherà di “richiamare” l’amministrazione ogni qualvolta lo riterrà opportuno. Tanto da aver già preso i primi appunti, sebbene non sia ancora giunto il momento di parlarne nello specifico: «Abbiamo anche qualche monito, qualche lamentela da porre – ha aggiunto Aragona – ma oggi vogliamo solo ufficializzare l’apertura del nostro circolo. Dai primi di settembre – ha concluso il numero uno di “Sovranità per Villa” – contiamo di riunirci per cominciare a lavorare seriamente, al fine di costruire un progetto che, partendo dal territorio, possa essere ad ampio raggio grazie al supporto della struttura del Mns».

Struttura che, anche a livello nazionale, parla parecchio reggino. Ad esempio con Luigi Tuccio. Che, nel tenere a battesimo il circolo di Aragona, ha fatto un tuffo nel passato ripercorrendo le tappe di un percorso politico che, assieme a tanti amici, alcuni rincontrati proprio ieri sera nella “sua” Villa San Giovanni, città dei suoi natali personali e familiari, lo ha visto impegnato prima nel Movimento sociale, poi in Alleanza Nazionale e, ancora, nel Popolo della Libertà, frutto dell’unione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale. Un’esperienza, quella del Pdl, «poi implosa – ha spiegato Tuccio – per ragioni meramente di natura personale, e di egocentrismo. Terminata quella stagione politica, ci fu chi si ritrovò senza casa, chi condivise un’esperienza, chi un’altra. Il risultato fu che il centrodestra arrivò enormemente disgregato alle elezioni regionali del 2014». Il resto è storia recente, e a scriverla è stato anzitutto l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che nel delicato periodo dell’indagine “Mafia Capitale” (per lui conclusasi con un’archiviazione, ndr) si è messo in testa di voler rifondare il centrodestra chiamando a raccolta quello che poi è stato il gruppo fondatore del Movimento nazionale per la Sovranità. Un Alemanno «evidentemente molto convinto della sua estraneità a quei fatti», ha sottolineato Tuccio nel ricordare i primi passi del Mns, dalle iniziative aggreganti di simboli del centrodestra fino all’assemblea costituente del Movimento. Nato grazie, ha aggiunto Tuccio, «all’acume di Alemanno, alla sensibilità di Francesco Storace, alla determinazione, all’esperienza e alla voglia di fare di Giuseppe Scopelliti». In particolare, Tuccio ha rimarcato «l’apporto fondamentale» dell’ex governatore calabrese, oggi coordinatore della direzione nazionale del Mns nonché responsabile degli enti locali, applaudendone l’impegno profuso per la formazione dei vari circoli territoriali. Ultimo in ordine di tempo, quello di Villa San Giovanni: «Sono sicuro che riuscirà a fare grandi cose – ha affermato Tuccio, puntualizzando che solo ad elezioni avvenute Aragona ha deciso di aderire al Mns – A Sandro dico di essere visionario, come tutti noi. Questo è un posto meraviglioso, che non può essere pensato in maniera commissariale, ordinaria. Villa – ha suggerito Tuccio – va immaginata come un punto nevralgico di tutta l’area conurbata dello Stretto». 

Sul ruolo strategico della città di Villa San Giovanni si è soffermato pure il coordinatore provinciale del Mns, Ernesto Siclari, ma solo dopo aver sonoramente bacchettato gli avversari politici. Un fiume in piena contro una sinistra «arrogante e presuntuosa, senza alcun tipo di valore». «Prima sapevamo che erano comunisti e che erano fatti in quel modo, oggi non sappiamo più cosa sono, tra governi tecnici e strane alleanze. Abbiamo di fronte un nemico – ha rincarato la dose Siclari – che difende la famiglia non tradizionale, difende le banche; una sinistra che non è più il nemico storico, ma un avversario diverso, capace di mutare le proprie sembianze e il cui obiettivo è solo quello di demolire i pilastri su cui le società sono state fondate». Capitolo Villa San Giovanni: «Sono nato e cresciuto in un periodo – ha ricordato Siclari – in cui, forse, il distacco tra Reggio e Villa era più profondo, un distacco che, per colpa di noi reggini, aveva fatto sì che il villese si sentisse più vicino alla dirimpettaia Messina che al capoluogo. Una cosa che mi addolorava. Oggi è cambiato tutto, ma continuo a chiedermi perché, già da allora, Villa non sia stata intesa come l’area portuale della Città Metropolitana, che grazie a Scopelliti siamo riusciti a ottenere. Mi chiedevo e mi chiedo il perché dell’assenza di un collegamento intenso, diretto, tra Reggio e Villa, e credo che questo debba essere un obiettivo primario dell’amministrazione comunale, un progetto che possa far sentire le due realtà sempre più vicine. Mi auguro – ha concluso Siclari – che riusciremo a lavorare bene con Aragona, che ringrazio per aver avuto la forza e la capacità di riunire nel neo circolo alcuni amici sostenitori dei nostri valori. Lavoreremo assieme per obiettivi sempre più importanti».

Augurio rilanciato dalla villese d’adozione Alessandra Bordini, vice coordinatore regionale del Mns: «Da qualche tempo abito a Villa e me ne sono innamorata: per me è la Portofino calabrese! Un posto incantevole, dove si deve andare oltre l’ordinaria amministrazione. È una pugnalata al cuore osservare le tante navi da crociera che attraversano lo Stretto senza attraccare nel porto di Villa. Non si dà l’opportunità alla gente di fermarsi qui, e senza turisti l’economia non  gira. Io sono a disposizione di questa giovane amministrazione comunale, auspicando che possa continuare nel migliore dei modi, e naturalmente mi metto a disposizione dell’intero circolo “Sovranità per Villa”».

A dare manforte ad Aragona e compagni anche l’ex sindaco di Reggio Calabria ed ex assessore regionale Demy Arena, che ha dato presto spazio all’ospite d’eccezione della serata per le conclusioni. Un ritorno, quello di Giuseppe Scopelliti a Villa San Giovanni, dopo gli anni di strettissima vicinanza con la giunta La Valle, beneficiaria di numerosi finanziamenti con lui alla guida della Regione. Come l’ex governatore ha tenuto a ricordare: «Ringrazio gli amministratori villesi che negli anni – ha esordito Scopelliti – hanno sempre evidenziato l’attenzione e i finanziamenti della mia Regione per Villa San Giovanni. Poi ci diranno  cosa ha portato Oliverio qui!». Carico al punto giusto, e visibilmente entusiasta per la nuova avventura nel Mns, Scopelliti ha ribadito il suo concetto di “buona politica”, che passa prima di tutto dalla presenza sul territorio. Ecco l’importanza dei circoli locali, punto di partenza «per riuscire a costruire una grande squadra, un gruppo dirigente forte e coeso». «Dobbiamo avere la capacità di mettere in campo uomini in grado di dare un contributo serio e qualificato – ha aggiunto Scopelliti – perché per me la politica, per come la faccio io, è la più alta e nobile opera di carità». Deve finire, però, il tempo delle divisioni: «Bisogna fare squadra, dare il segnale della coesione e pensare a un’idea di città», l’invito dell’ex governatore agli amministratori villesi e al circolo di Aragona. «Dobbiamo guardare avanti – ha detto ancora – perchè dobbiamo dare un futuro  a questa terra, dobbiamo far capire alla gente che la politica ha una grande capacità, quella di decidere i destini di una comunità, nel bene o nel male, perchè deve prendere decisioni. E la politica va fatta con decisione, perchè una classe dirigente deve assumersi la responsabilità delle scelte e dare risposte. Si riparte dalla buona politica, dalla capacità di saper leggere le dinamiche di un territorio e di dare risposte ai cittadini. Il cambiamento si realizza se c’è la capacità di pensare in grande». Piena fiducia nel neonato circolo “Sovranità per Villa”: «Credo che qui ci siano tutte le condizioni per fare un buon lavoro – ha concluso Scopelliti ringraziando Aragona e compagni – perchè c’è un tessuto ricettivo. Continuando a lavorare insieme si possono raggiungere dei risultati. Noi speriamo di poter contribuire alla crescita di questa comunità, coadiuvando e sostenendo il circolo con la nostra buona politica».

Francesca Meduri

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