SCILLA. Ciccone e squadra “liquidano” Mollica, la minoranza risponde picche

SCILLA – È stato il caso Mollica a tenere banco durante l’ultimo consiglio comunale. Al capogruppo di “Uniti per cambiare” è stato infatti dedicato un punto ad hoc, una contestazione per incompatibilità a ricoprire la carica di consigliere comunale per via di alcuni debiti (relativi a tributi comunali) che il consigliere ha in sospeso nei confronti di palazzo “San Rocco”. 

Ammettendo la propria posizione passiva Domenico Mollica ha anche dimostrato, presentando alcune ricevute di pagamento, di aver cominciato a sanarla. Sempre con carte alla mano ha poi ricordato che  nel 2015 una sentenza della Cassazione aveva smentito una lite tra lui e il Comune riguardo i tributi, e ha altresì rammentato che negli scorsi mesi  lui stesso aveva richiesto, senza risultato, l’entità esatta del proprio debito verso il Comune.

A esprimere solidarietà a Mollica è stato il consigliere Franco Santacroce, che ha suggerito al sindaco la possibilità di richiedere un parere ministeriale e, quindi, di rinviare la votazione.

Ma Pasqualino Ciccone e compagni non hanno voluto sentire ragioni e, coesi contro Mollica, hanno votato a favore della contestazione. Diversamente dal gruppo “Progetto Scilla”, che con Santacroce e Patafio ha detto “no” al punto mettendo in evidenza  la buona volontà e la buona fede di Mollica.

Come finirà la vicenda?  Stando alla legge, Domenico Mollica avrà dieci giorni a disposizione per saldare tutti i debiti e rimuovere l’incompatibilità. Diversamente, nel corso di altra seduta il consiglio comunale lo dichiarerà decaduto.