VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito la nota dei consiglieri del Gruppo “Villa Riparte” – Arch. Antonio Salvatore Ciccone e Dott.ssa Angela Vilardi (capogruppo consiliare):
A soli tre mesi dalle elezioni di giugno 2017 l’amministrazione utilizza il potere decisionale mortificando responsabilità, confronto e controllo, svilendo la democrazia a “procedura burocratica”.
Lo abbiamo ribadito e sostenuto durante la recente fase elettorale comunale: << Si tratta di una scelta che sicuramente influenzerà il futuro stesso della Città !>>.
Una competizione democratica il cui scopo istituzionale è quello di garantire la rappresentanza, di determinare la funzione consiliare, di legittimare un’amministrazione responsabile e non di certo consacrare un potere esecutivo chiuso su se stesso. E rappresentare la Città significa (nell’ambito dei futuri assetti Metropolitani): assumere decisioni nella legalità, esprimersi nella dialettica dei necessari scontri politici, proporre e realizzare – nel confronto democratico – progetti, idee per il futuro, altrimenti – nell’arroccamento di parte – si rischia il depauperamento della democrazia e di perdere via via passaggi cruciali per la Città che, per crescere, necessità di un’offerta politico/amministrativa trasparente e chiara.
Di questa necessità, purtroppo, a 90 giorni dalle elezioni non si intravede nulla; anzi, la direzione intrapresa e le modalità esperite vanno in una direzione opposta. La misura è già stracolma di leggerezza, di superficialità e, spesso, l’inesperienza di alcuni giovani volenterosi viene utilizzata dai “vecchi” per mandare gli stessi in prima linea “a morire”.
Così è, quindi, per i cittadini e le difficoltà di ogni giorno diventano montagne non scalabili mentre – di contro – l’interesse prioritario dell’esecutivo è quello di rappresentarsi come chi arriva per primo in vetta, dando vita – a scorno degli interessi reali della gente – ad una sterile competizione che è tutta interna, senza soste né compensazione; uno stress non bilanciato che rischia di portarci tutti il dissesto, non solo economico.
Sentiamo, quindi, il dovere come forza di minoranza (anche a fronte dell’esiguo 33% con il quale l’amministrazione è in carica) di provocare l’attenzione pubblica su questioni che rivestono fondamentale importanza per Villa San Giovanni.
Siamo preoccupati dei metodi semplicistici e unilaterali adottati nell’affrontare problematiche complesse di assoluto rilievo per la Città.
Giorno 28 luglio u.s., ad esempio, nello stesso momento in cui si completavano gli assetti anche di controllo amministrativo – funzione dirimente assegnata alla minoranza – con la costituzione delle commissioni consiliari permanenti – Bilancio, Territorio e Affari Generali – abbiamo protocollato una dettagliata e precisa richiesta di accesso agli atti e presa visione della documentazione ed atti relativi ad asset fondamentali quali: il decreto ambientale, la variante di Cannitello, il PSC (piano strutturale comunale), il PCS (piano comunale spiaggia), il PUT (piano urbano del traffico), le attività ed i fondi previsti per l’area portuale e il relativo PRP (piano regolatore portuale) e l’ormai dimenticato e famoso Accordo di Programma che ricomprendeva anche il nuovo porto a sud.
Non è stato solo porre l’Amministrazione di fronte ad elenco di opere che significa sprone all’azione ma ha contribuito a far percepire – all’intera Cittadinanza – l’assenza di “visione” per lo sviluppo di una amministrazione inerte, passiva. Significa, ancora, affermare che tutte quelle sfide necessitano di un salto di qualità politico/amministrativa e grande responsabilità consiliare che, per parte nostra, non può che significare essere forza di proposta e non di sterile protesta.
Ed a fronte di tutto questo, invece, stiamo quotidianamente prendendo atto del fiato corto di questa maggioranza e dell’incapacità di prendere decisioni ponderate, sotto tutti i profili!
Come non citare, a proposito, le dichiarazioni a mezzo stampa del 8.9.2017 dalle quali sembrerebbe che un assessore esterno e un delegato presidente di commissione abbiano partecipato ad un incontro con sindacalisti dei “vigili del fuoco”, assicurando loro – e con quale legittimazione ? – che la nuova dislocazione della locale unità di Villa San Giovanni – sicuramente necessaria e imprescindibile – si sarebbe realizzata all’interno dell’area di 8.000 mq destinata al polmone di stoccaggio, in località Castelluccio, a ridosso della nuova A2, in aperta contraddizione con gli indirizzi del decreto ambientale stesso, e senza tenere in considerazione altre ipotesi già individuate ed indicate. A fronte di questa faciloneria, purtroppo, non possono servire da rimedio le giustificazioni e le rassicurazioni successive … proprio perché la pezza è più piccola del buco allorquando le improvvide esternazioni giocano con il destino della Città.
Che dire, poi, dell’improvvisa accelerazione con la quale si è risolto – senza un serio confronto – il contenzioso relativo al molo sottoflutto – sempre facente parte delle opere previste dal decreto ambientale – tutto legittimo sotto il profilo delle responsabilità assegnate per chi, in solitaria, decide in virtù del famoso 33% dei consensi.
Che dire, in aggiunta, delle revoche a colpi di decreti con le quali il sindaco f.f. procede a nominare “consulenti tecnici esterni” – certo a “titolo gratuito” – e con rimborso spese equiparato a quello degli impiegati comunali in missione giornaliera, dimenticandosi di effettuare tutte le procedure previste: come la ricognizione di eventuali professionalità interne per i profili individuati (documentata da verbali controfirmati anche dai rappresentanti sindacali) e come l’avviso pubblico che ci risulta non effettuato (o, meglio, non adeguatamente pubblicizzato); tutti oneri che rientrano in quelle buone prassi di trasparenza e meritocrazia di cui la Città ha bisogno.
E, addirittura, una delle due nomine viene fissata per tutta la durata della consiliatura (quindi ad oggi ben 5 anni) in aperto contrasto con la normativa e consolidata giurisprudenza TAR che, all’opposto, prevede come “non sia consentito estendere incarico in oggetto (anche se gratuito) per un periodo temporale che vada oltre l’anno solare, non rinnovabile, e non riconfermabile”. E, per finire, tralasciamo motivi di opportunità che suggerirebbero di evitare che l’incarico ricada su un soggetto candidato nella stessa lista dell’attuale esecutivo, soli tre mesi addietro.
Non sappiamo bene quali espressioni vivaci siano davvero consone di fronte a queste modalità amministrative, possiamo solo “suggerire” di contrapporre a leggerezza, superficialità ed “impegni” contratti in campagna elettorali, più moderazione e attenzione, anche per sensibilità morale verso qualche migliaio di giovani disoccupati Villesi che, sicuramente, non difettano in quanto a curricula e professionalità.
Riteniamo, quindi, sia il caso di estendere al massimo i doveri di trasparenza e di concorrenza, non limitandosi alla mera pubblicazione sul sito del comune, estendendo il più possibile l’obbligo di legge ed integrandolo con il dovere amministrativo di offrire a tutti uguali condizioni di partecipazione ed impegno per il Comune.
Alla luce di quanto su esposto (e ci sarebbe molto altro da stigmatizzare …. in soli 90 giorni) chiederemo un Consiglio Comunale straordinario e urgente e faremo seguito a questa nostra nota con una conferenza stampa, nella quale potremo informare la cittadinanza più compiutamente.
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