In merito alle dichiarazioni apparse sulla stampa relative al progetto di attraversamento dei tir sullo stretto dal piazzale nord del porto reggino, sento di dover plaudire all’interesse dimostrato dall’Asp che non vuole un centro paralizzato dal traffico pesante, soffocato dallo smog, un paese malato. Questo perché nessuna città dovrebbe vivere nella situazione paventata.
Tuttavia, sono fermamente convinta che quelle affermazioni non possono essere riferite al comune di Reggio Calabria: l’organismo che ha a cuore lo stato di salute e vivibilità di un’intera aera metropolitana opera per certo a più ampio spettro, perché quello giustamente stigmatizzato è anche il terreno sul quale si muovono i cittadini di Villa San Giovanni.
Di conseguenza, il precipuo interessamento da parte dei vertici Asp per questa problematica, necessariamente mi induce a reputare che lo stesso tipo di intervento verrà intrapreso riguardo l’annosa questione degli imbarchi in quest’altra importante città dello stretto, che vive una situazione di forte disagio ambientale e sanitario.
Difatti, da tempo si pensa allo spostamento degli approdi a sud della stessa cittadina, di modo da essere veicolato il traffico pesante senza aggravio per entrambe le città calabresi che si affacciano sullo stretto, liberando i centri cittadini dai mezzi pesanti, come già avvenuto con Tremestieri: non possiamo non tralasciare come la questione dei collegamenti con la Sicilia è stata più volte affrontata e discussa a diversi tavoli e la soluzione “condivisa” ha sempre portato nella zona sud di Villa.
Pertanto, cercando di adoperare buon senso, cercherei di giocare questa partita non su una rivalità politica all’interno di compagini comunali, bensì su una cooperazione tra le due realtà, per il perseguimento dell’obiettivo comune che è la realizzazione di un unico porto, senza arrischiare la salute e la vivibilità dei nostri territori per fini politici.
Auspico quindi che il Sindaco della Città Metropolitana, in quanto tale, contribuisca a porre le basi per la definitiva soluzione che liberi entrambe le città dal traffico pesante, lavorando all’interno di un prospetto che potrebbe essere definito come “sistema stretto”, superando ogni tipo di campanilismo, prospettando un tavolo tra gli organismi interessati affinché possa prendere vita un progetto condiviso all’interno di una vision unitaria di sviluppo e benessere sociale di tutta l’Area dello Stretto.
Anna Bellantone
Delegata Villa San Giovanni
Movimento Oltre lo Stretto
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