VILLA. Incarichi legali, l’ex sindaco Messina su nuova delibera: «Assolutamente impropria la giustificazione adottata». Strali verso la burocrazia comunale

VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato stampa di Antonio Messina, ex sindaco di Villa San Giovanni: Il richiamo a presunte responsabilità politiche da parte del gruppo consiliare di minoranza “Impegno in comune” che potrebbe riguardare anche le gestioni amministrative passate, oltre a quella commissariale, mi portano a fare alcune considerazioni in merito alle nuove procedure adottate dalla neo amministrazione comunale con riferimento agli incarichi legali dell’ente. 

Non vi è dubbio che il necessario contenimento delle spese degli enti locali rappresenta uno degli obiettivi da perseguire da parte di ogni amministrazione, compresa l’attuale, anche e soprattutto a causa dei continui tagli dei trasferimenti statali e delle riduzioni delle entrate tributarie che si registrano di anno in anno a causa della pressante crisi economica che ha colpito le nostre Comunità locali.

Pertanto ritengo corretto fare un plauso alla neo amministrazione comunale che, come detto dal Sindaco FF d.ssa Richichi, in continuità con le precedenti, tenta di ridurre l’incidenza sul bilancio comunale anche delle spese per l’assistenza legale dell’ente, attraverso la formazione di un ufficio legale e programmando in futuro anche la presenza di un avvocato nell’ pianta organica comunale.

Tutto pienamente condivisibile nel merito, anche se allo stesso tempo ritengo assolutamente impropria la giustificazione adottata nell’atto deliberativo, probabilmente dettata da una mera volontà di giustificare l’atto stesso, quando oltre a parlare di contenimento della spesa, fa riferimento a “prestazioni legali fornite in modo caotico, disorganico e poco efficiente” e pertanto, qualora ciò fosse vero, è chiaro che ci potrebbero essere responsabilita’ da parte di chi quelle prestazioni le ha richieste e da parte di chi non ha adottato alcuna forma di controllo affinché ciò non avvenisse.

Ritengo, invece, a tutela dell’operato dell’ Amministrazione guidata dal sottoscritto che, anche in tale ambito, si stesse facendo un lavoro assolutamente innovativo, eliminando, attraverso la forma di selezione pubblica prevista nella procedura avviata dalla mia Amministrazione, qualsiasi discrezionalità politica nella scelta dei legali che avrebbero dovuto assistere l’ente, attuando nel contempo un piano di contenimento della spesa che avrebbe consentito di formare comunque un ufficio legale di assoluta professionalità come merita un comune come Villa San Giovanni.

Un lavoro interrotto a causa dello scioglimento anticipato del Consiglio comunale e che aveva ottenuto il consenso dichiarato al sottoscritto anche da parte del Commissario Prefettizio dr. Iorio, il quale non aveva continuato la suddetta procedura solo a causa del breve lasso di tempo della sua permanenza in Città e che si sarebbe potuto continuare con la nomina della Commissione esterna di valutazione dei tanti curriculum di legali pervenuti all’Ente. Tutto ciò a causa della dichiarata incompatibilità dei dirigenti comunali nell’effettuare l’ultima fase della suddetta attività, ovvero la procedura di selezione pubblica e la valutazione dei curricula​.

Anche con riferimento alla spesa apparsa particolarmente elevata negli ultimi anni, appare comunque utile specificare che il contenzioso 2015 e 2016 è derivato principalmente dall’attività di controllo del territorio in materia urbanistica e di edilizia residenziale con i conseguenti ricorsi che erano mirati a contestare i provvedimenti di ingiunzione a demolire opere abusive e pertanto atti esclusivamente a salvaguardia e tutela della legalità, anche se comunque dal 2013 in poi l’ufficio contenzioso, introducendo le scritture private, ha iniziato una prima fase di contenimento della spesa.

A tal proposito sarebbe utile probabilmente che le diverse professionalità tecniche e giuridiche presenti in Consiglio lavorassero assieme, maggioranza e minoranza, ed in sinergia con gli uffici per cercare di “eliminare” o quanto meno ridurre le cause che determinano queste ingenti spese legali a carico del bilancio comunale, anche in virtù della modifiche normative che lo consentono.

Troppo spesso durante la mia esperienza amministrativa mi son sentito dire dai vertici della struttura amministrativa dell’Ente che il cittadino, portatore di interesse legittimo su un atto della pubblica amministrazione, avrebbe dovuto ricorrere al contenzioso quale “ultima spiaggia” della tutela del suddetto interesse acclarando così la totale disconoscenza da parte di alcuni settori della burocrazia comunale degli istituti della mediazione e dell’annullamento in autotutela ove previsto.

In tal senso, in collaborazione anche con il mio ufficio di staff, si stava portando avanti questo tentativo nell’ottica del contenimento della spesa, ove possibile, rispetto al sorgere di contenzioso che avrebbe potuto determinare la soccombenza dell’Ente in sede di giudizio. Tante infatti sono state le attività portate avanti dall’ufficio contenzioso che ha quasi totalmente eliminato le controversie derivanti da insidie stradali in considerazione dell’attività di mediazione stragiudiziale che sono state adottate determinando evidenti risultati positivi per l’Ente e la prosecuzione di “inutili” controversie.

Ritengo pertanto fondamentale un assunzione di responsabilità da parte della struttura comunale senza che tutte le “colpe” siano additate sempre  in capo alla politica ed in tal senso, seppur da posizioni politiche differenti, concordo con quanto detto dal Governatore Oliverio in merito alla burocrazia regionale invitandola a “cambiare passo” pena la “morte sicura” della Calabria.

Allo stesso modo se non avviene una netta inversione di tendenza nel modus operandi in alcuni settori della burocrazia comunale, anche la nostra Città sarà orientata verso un triste futuro, indipendentemente​ dalla validità e dalla competenza di chi è chiamato a governarla.