ARAGONA: «MISSIONE SEGRETA DEL SINDACO PER SMEMBRARE L’AUTOPORTO»
VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale Mimmo Aragona (Impegno in Comune): Mi auguro che la delegazione del Comune villese oggi sia a Roma per perorare il mantenimento, oltre il 31 dicembre prossimo, delle somme residue dell’ex Decreto Emergenza (già Accordo di Programma), per la realizzazione dell’Autoporto e non per fagocitare i tecnici della Protezione Civile allo smembramento di quell’area, in modo da soddisfare le richieste dei Vigili del Fuoco per evitare di assegnare loro un’area, già ben individuata, che altri appetiti pare stia provocando.
Questo perché un atto del genere potrebbe rappresentare una vera e propria dichiarazione di ostilità nei confronti di tutta la città e tentare di annullare quel principio amministrativo che, nella continuità, vede l’intervento di diversi Presidenti del Consiglio dei Ministri, Assessori Regionali e Sindaci che in questi anni si sono battuti per garantire la Comunità villese.
Già il fatto, tuttavia, che la Delegazione sia partita in gran segreto, senza informare il Consiglio Comunale e ottenere un mandato preciso, dimostra che l’Amministrazione stia percorrendo strade contorte e che scoprirà essere ricche di difficoltà. Soprattutto nel momento in cui il Consiglio, sin dalla prima seduta, chiede senza esito di ottenere informazioni sulle novità e sul pregresso delle opere del Decreto Emergenza e, per ottenerle, ha già depositato richiesta di un Consiglio Comunale ad hoc.
Nei mesi scorsi, peraltro, un fantomatico “comitato istituzionale”, costituito presso la prefettura, aveva avviato un’interlocuzione per cercare di trovare una soluzione alle congestioni dovute al traffico diretto e proveniente dalla Sicilia, paradossalmente ignorando che fino a poco tempo prima era la stessa prefettura a gestire e dettare i tempi di opere che, pur progettate, non sono mai state realizzate.
Lo stesso Commissario Straordinario del Comune, nel brillante tentativo di dare un’accelerazione alla questione, aveva proposto la realizzazione dell’area di circa 8.500 mq che serve solo ai trasporti di merce nociva e pericolosa di cui lo Stato deve farsi carico.
Ogni tentativo, comunque, si è interrotto grazie ad un atto di sindacato ispettivo presentato in Parlamento da IDV, fino a quando, con la dubbia elezione di Siclari, tutt’oggi sottoposta al giudizio del TAR e, in particolare, con la nomina del Vice Sindaco, la questione non tornava di attualità insieme ad altre vicende che stiamo ancora accertando.
Un argomento, questo del Decreto Emergenza, che consente a chiunque di parlare senza avere cognizione di atti e fatti amministrativi, come la questione del nuovo Porto che si vorrebbe collocare a Bolano, senza sapere indicare che tipo di utilizzo se ne farà e senza sapere di una progettazione avanzata nel sistema delineato dall’Accordo di Programma che era, e rimane, in adesione all’attuale porto delle F.S.
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