PALMI. Il Pizi aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio

24 Settembre 2017
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di Marilea Ortuso

I luoghi respirano storia e narrano le vicende che furono.

È questa la sensazione che hanno provato gli studenti del Liceo “Pizi” di Palmi, giorno 23 settembre, in occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio”.

Conoscere la storia locale non è mai scontato né superfluo: spesso, camminiamo con gli occhi bassi vicino a luoghi che hanno segnato un percorso di vita, di civiltà, e non ci accorgiamo neanche che essi ci chiamano e chiedono la nostra attenzione”. Queste le parole del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci, che ha aderito all’iniziativa culturale, motivando i giovani alla visita di particolari luoghi di interesse storico  e destinando un folto gruppo di studenti su due fronti culturali: a Villa Repaci e al Parco dei Taureani, siti entrambi in Palmi.

Un’occasione in più che il Liceo ha offerto ai suoi studenti per ampliare le conoscenze del territorio e per  vivere de visu la cultura che ancora promana da queste locations che gettarono le basi per diventare il nostro passato, da cui partire per guardare al futuro.

Ed infatti, il passato diventa voce narrante con le vestigia che la prodiga natura ha tutelato per noi.

Ad attendere il gruppo degli studenti del Liceo Classico e Scientifico al Parco dei Taureani  è stato il Prof. Giuseppe Mazzù  che ha svolto la funzione di cicerone, illustrando il sito archeologico nei suoi aspetti più salienti, con notizie circa lo stato attuale degli scavi ed i ritrovamenti più importanti. Di particolare effetto, la statua in marmo bianco collocata nel sito del parco, raffigurante, in maniera bifronte, Donna Canfora e il Saraceno che la rapì portandola sulla nave da cui, poi, la donna si diede la morte. Mito e leggende si intrecciano in un tessuto storico-archeologico che rende magica l’atmosfera che si vive, procedendo tra radici di ulivi che affiorano dal terreno e profumi di piante arboree ed erbacee che crescono all’interno del parco quasi in maniera spontanea, se non fosse evidente la mano dell’uomo.

Non meno stupore ha provato il gruppo di studenti che ha visitato Villa Repaci, presso la Pietrosa di Palmi. Luogo già di forte impatto emotivo per il panorama amplissimo che offre, esso si è presentato  con ampie terrazze sul mare e con percorsi naturali tra uliveti che conducono alla guardiola, piccolo balcone in mattoni  pieni in cui Albertina e Leonida erano soliti prendere il sole, incantando gli ospiti per la prospicienza sul mare e per l’orizzonte sconfinato che ancora oggi si offre alla vista. Ad attendere  gli alunni del Pizi è stato Rocco Militano, pronipote di Leonida Repaci, interessato per ragioni di cuore e di affetto familiare a preservare il luogo dalla contaminazione esterna o, ancor peggio, dall’oblio in cui la casa del grande scrittore palmese, Leonida Repaci, potrebbe cadere.

I giovani gruppi hanno potuto apprendere come non sia facile mantenere in vita un sito di particolare spessore storico o archeologico; come ogni angolo del nostro territorio contenga uno spazio da cui si può tessere la nostra storia locale che spesso si allarga fino ad abbracciare la regione e l’Italia intera. È questo il caso di Villa Repaci, con la biografia di Leonida che lo divide tra Viareggio, Roma e la sua amata Palmi da cui non si è mai voluto allontanare del tutto, se non solo fisicamente.

Occasione anche per motivare i giovani alla tutela del patrimonio storico che ci rende figli di una terra splendida, spesso deturpata da atti vandalici da parte di chi non si lascia nutrire dalla linfa vitale che avviluppa i nostri passi, spesso frettolosi e noncuranti.

Questa attività si è potuta materializzare grazie al Consiglio d’Europa che ha indetto per il 2017 le Giornate Europee del Patrimonio, con il tema “Cultura e natura”; iniziativa sostenuta dal Club per l’Unesco di Palmi perché perfettamente aderente ai valori storico-culturali ed ambientali di Villa Pietrosa. Qui, gli studenti hanno potuto visionare la mostra fotografica “La geografia dell’anima” all’interno di Villa Pietrosa, con alcune immagini di come si presentava la villa prima dell’ultimo restauro che l’ha destinata ad uso per ufficio di studio e di ricerca.

Armacie, uliveti, storia, leggende, cultura e panorami spettacolari hanno guidato i giovani all’amore per il territorio locale e al rispetto dell’ambiente, finalità che non possono mai essere disgiunte dal percorso educativo e di crescita umana, civica e culturale che ogni scuola si prefigge di raggiungere.

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