Villa San Giovanni – Minoranza scatenata e battagliera come mai ieri sera in consiglio comunale. Un’opposizione determinata al punto giusto tanto da mettere seriamente in difficoltà la compagine di governo “LeAli per Villa” dove è sembrato regnare un clima di incertezza e indecisione oltre che di confusione. Una seduta fiume, iniziata con la richiesta del consigliere Pd Ciccone di invertire l’ordine del giorno per passare subito ad affrontare, come da precedente istanza dei gruppi Villa Riparte e Impegno in Comune, la questione del polmone di stoccaggio in località Castelluccio. E qui gli animi si sono scaldati parecchio. Prima, però, spazio alle comunicazioni del sindaco facente funzione Maria Grazia Richichi e alle risposte alle interrogazioni presentate dalla minoranza. Nulla di nuovo nell’elenco illustrato dalla Richichi, che ha fatto il punto e confermato le notizie diffuse negli ultimi due mesi dall’amministrazione comunale. Tra queste anche la vicenda relativa alla sospensione delle agevolazioni per attraversare lo Stretto nei confronti delle persone gravemente malate, poi rientrata proprio grazie al proficuo confronto tra la Richichi e i vertici di Caronte & Tourist. Sull’argomento, comunque, il consigliere Mimmo Aragona ha avvisato: nessuna elemosina, i cittadini villesi hanno diritto ad agevolazioni sostanziali. Quindi a prendere la scena è stato l’assessore ai Servizi Esterni Pietro Caminiti, fornendo lumi prima ad Aragona (sul servizi idrico integrato) e poi a Ciccone (sul serbatoio di Piale), ma senza convincere appieno né l’uno né l’altro. Parola di nuovo all’opposizione con Ciccone che ha chiesto approfondimenti e chiarimenti su alcune questioni, tra cui quella inerente alla delibera di giunta su contenzioso e ufficio legale. Tema, questo, su cui si è pronunciato l’assessore esterno D’Agostino, autore di altrettanta risposta scritta per il gruppo Impegno in Comune firmatario di interrogazione ad hoc per via delle parole usate nei riguardi degli avvocati che negli ultimi anni hanno difeso il Comune. Parole di cui D’Agostino ridimensiona il senso, giustificandone l’utilizzo in riferimento alle criticità dell’intero sistema di reclutamento e gestione del corpo legale dell’ente. Dal canto suo invece la Richichi ha ritenuto di dover porgere le proprie scuse agli avvocati che si sono sentiti denigrati dall’atto deliberativo che di recente ha sancito di cambiare registro in materia di contenzioso. Ed ecco finalmente il punto tanto atteso, quello sul decreto emergenza e in particolare sul polmone di stoccaggio. È Aragona a presentare una proposta di deliberazione (leggi i dettagli delibera polmone di stoccaggio), condivisa da tutta la minoranza, che sembra quasi gettare nel panico la coalizione di governo. Una semplice richiesta da portare al tavolo romano per dare ulteriore forza al Comune di Villa rispetto alla nefasta ma concretissima possibilità di perdere il finanziamento del polmone di stoccaggio. Fondi, ricorda agguerrito Aragona, all’epoca stanziati per realizzare un autoporto e destinati unicamente alla città di Villa. “Un sogno” ribadisce Aragona illustrando la proposta e chiedendo che venga messa ai voti dell’assise. Si ritorna sulla possibile concessione di parte dell’area ai vigili del fuoco, come si ritorna -con il sindaco Richichi che ribadisce il resoconto della trasferta capitolina, specificando che per adesso si punta a salvare solo il polmone piccolo perchè questa è la direttiva ricevuta a Roma – sulle restanti polemiche sorte sulla questione. I botta e risposta sono continui. D’Agostino sostiene che eventuali iniziative sul decreto emergenza siano di esclusiva competenza del sindaco facente funzione in qualità di commissario per le opere, la minoranza puntualizza che il sindaco è il soggetto per l’attuazione del decreto emergenza e che ciò è tutt’altro che un ostacolo alla proposta di delibera del giorno. Nè tiene, agli occhi dell’opposizione, la sottolineatura di D’Agostino in ordine dal ricorso al Tar che si discuterà il prossimo 4 ottobre (quello sulla nomina del vicesindaco, ndr) e che potrebbe portare alla fine anticipata dell’amministrazione “LeAli per Villa”, perché pure quanto deciso fin qui rischia non avere un seguito. Il presidente Giustra richiama il regolamento del consiglio comunale e in particolare le modalità di presentazione di relazioni e delibere, nel vano tentativo di scoraggiare la minoranza. Che però trova manforte anche nel segretario generale di Palazzo San Giovanni, Francesco Gangemi, il quale rimarca che al di là della prassi il civico consesso «è sovrano». Rimane perplessa la maggioranza, che dopo gli interventi di Richichi, D’Agostino e Imbesi sospende la seduta per diversi minuti e si riunisce per cercare un’intesa. E mentre Aragona sul polmone di stoccaggio invoca una mobilitazione, la maggioranza rientra in aula per ordinare un’altra sospensione del lavori consiliari. Insomma, si va per le lunghe… (continua)
f.m.
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