Oggi si celebra la XV edizione del FIABADAY “Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, istituita con DPCM n. 96 del 28/02/2003. Lo slogan della campagna di sensibilizzazione di questa quindicesima edizione è “L’importanza della formazione per educare all’accessibilità”, per sottolineare il rilievo che ha la formazione nella realizzazione di una società aperta, inclusiva e coesa, in grado di garantire la partecipazione attiva di tutte le persone. Per celebrare questo giorno, l’assessore alle politiche sociali del comune di Bagnara, Silvana Ruggiero, ha inteso lanciare un’iniziativa che getta le basi per la costruzione di un percorso costruttivo e indispensabile per la città: il Peba. Uno strumento che, grazie a una legge del 1986, introduce l’obbligo per Comuni e Province di adottare i piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma oggi sembra per lo più disatteso.
L’impegno dell’assessore Ruggiero è senza dubbio quello di avviare un percorso che possa consentire al comune di Bagnara di dotarsi di uno strumento essenziale per rendere la città accessibile a tutti. Il primo passo verso questo grande traguardo è sensibilizzare e coinvolgere i giovani in questa giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’evento è stato indetto, su una proposta dell’associazione Fiaba (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche), da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri con una specifica direttiva che indica la prima domenica di ottobre, come giornata per sensibilizzare i cittadini sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’idea dell’assessore alle politiche sociali è quello di affidare ai discenti delle scuole di ogni ordine e grado presenti a Bagnara un compito importantissimo: la mappatura delle barriere presenti allo scopo di abbatterle per costruire un paese accessibile a tutti.
«Questo aiuterà anche a sensibilizzare le nuove generazioni – ha dichiarato l’assessore Silvana Ruggiero – ai problemi che una persona con difficoltà motorie può trovare nella vita quotidiana, sentendosi in ostaggio e/o in gabbia nei propri luoghi. Come, purtroppo, ben sappiamo, la nostra bella Italia è spesso inaccessibile in molte delle sue aree, uffici o servizi, anche pubblici, alle persone con disabilità. Quella delle barriere architettoniche nelle nostre città è una realtà che limita in grandissima misura l’autonomia e la qualità della vita di molte persone, non solo disabili».
I protagonisti saranno soprattutto gli educatori, i giovani, gli studenti e la formazione come strumento per superare tutte le barriere culturali, vera causa di discriminazione.
Ad accogliere con entusiasmo la proposta dell’assessore Ruggiero è stata la dirigente scolastica del liceo “Enrico Fermi”, Graziella Raimondino, che, oltre a mostrare piena disponibilità avendo già apprezzato l’iniziativa e condividendola in pieno, ha espresso all’assessore l’intento di inserire nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro questo progetto, valutando con il comune l’idea che gli studenti possano effettuare l’alternanza all’ufficio tecnico per dare ancora più concretezza al progetto.
«Si tratta di un’iniziativa che spicca anche per la sua ipocrisia – stigmatizza la Ruggiero – Infatti il Governo dimentica troppo spesso di rifinanziare la legge 13/1989, unica norma nazionale che prevedesse contributi reali per l’eliminazione delle barriere dalle abitazioni delle persone con disabilità. Una direttiva che in concreto non prevede finanziamenti, né sanzioni per le amministrazioni che sono latitanti nel garantire il rispetto delle norme, invitandole invece, a semplici giornate di sensibilizzazione che, per quanto importanti, lasciano il tempo che trovano se non sono seguite dai fatti. Lo dico da cittadina che ha sempre lottato per i diritti dei disabili ed oggi anche da amministratrice altrettanto non indifferente alla problematica».
Il percorso con le scuole, che verrà presentato dell’assessore entro la fine di ottobre, si concluderà il primo dicembre, giornata internazionale della disabilità. Questo è solo il primo passo per un obiettivo ben più ambizioso: rendere Bagnara accessibile a tutti affinchè possa essere un esempio di civiltà da seguire e imitare. «Non sarà un cammino facile – ha concluso l’assessore – ma impegnerò tutte le mie forze e lotterò come sempre fatto contro una burocrazia lenta che non cammina alla mia stessa velocità. Sarà un sentiero tortuoso e lungo, non mancheranno gli ostacoli, ma la volontà di rendere Bagnara una città migliore per tutti sarà il motore propulsore di quest’avventura chiamata Peba».
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