VILLA SAN GIOVANNI. Polmone di stoccaggio, Richichi e Giustra si difendono e denunciano atteggiamento “ostruzionistico e avvilente”

1 Ottobre 2017
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VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato stampa del sindaco ff Maria Grazia Richichi e del presidente del Consiglio comunale Nino Giustra: In merito alla seduta del consiglio comunale del 29 conclusosi alle 04:00 del mattino, il Presidente del Consiglio Comunale Nino Giustra e il Sindaco f.f. Maria Grazia Richichi al fine d’informare l’opinione pubblica di quanto avvenuto intendono fare alcune precisazioni e puntualizzazioni a proposito della discussione sul polmone di stoccaggio. Un argomento ripreso e portato avanti, grazie alla pervicacia di una giovane amministrazione che si è assunta la responsabilità e l’onere nei cento giorni dall’insediamento di andare a trattare, un punto al’o.d.g. fondamentale proposto dalla minoranza e portato al vaglio di tutti i consiglieri per una discussione che doveva essere serena e sobria ma che così non lo è stata per via del comportamento irrituale e fuori da ogni regolamento da parte del consigliere Domenico Aragona.

Ne è nato uno spettacolo indecoroso all’interno di un Consiglio Comunale contraddistintosi nel passato sempre per l’alto profilo tenuto dai componenti e da tutti i Presidenti che si sono succeduti.

L’altra sera, così non è stato. Grande il rammarico da parte della maggioranza consiliare, giunta compatta coesa come non mai, che dopo aver accettato la proposta della minoranza consiliare d’invertire l’o.d.g. si era dichiaratamente aperta a condividere una proposta di delibera presentata al Presidente del Consiglio dal consigliere Domenico Aragona, proposta di delibera che avrebbe, secondo lo stesso,   dovuto dare forza al Sindaco f.f. in veste da pochi giorni di commissario per il decreto emergenza. Divenuta organo monocratico, in sostituzione dei tanti Prefetti e Sindaci succedutisi con l’obiettivo di ultimare le opere di cui al OPCM n. 3296 del 2003. Somme recuperate dall’allora Sindaco Rocco Cassone dopo essere state dichiarate in perenzione.

Giustra legge discorso d’insediamento

La proposta di delibera, presentata al Consiglio Comunale da parte del consigliere Domenico Aragona che ne chiedeva l’approvazione, faceva si che il Presidente del Consiglio Comunale Nino Giustra, su richiesta della maggioranza, sospendesse la seduta del consiglio comunale al fine di valutare la proposta. Al rientro della maggioranza in aula, il capogruppo Pietro Caminiti chiedeva al Presidente del Consiglio Comunale una nuova sospensione e contemporanea convocazione dei capigruppo consiliari al fine di elaborare una proposta di delibera, che una volta condivisa sarebbe stata sottoposta all’esame dell’intero consiglio comunale.

Quindi: Caminiti (Le Ali per Villa) Porpiglia (Forza Italia) Vilardi (Villa Riparte) Riccardo Cristian Aragona (Impegno per Villa) Gioè (5Stelle), presente il Presidente del Consiglio Nino Giustra (Forza Italia) e la Sindaco f.f. si ritirano all’interno dell’ufficio del Sindaco per riscrivere una nuova proposta condivisa da tutti i gruppi rappresentati in consiglio comunale effettuando le eventuali integrazioni e/o modifiche . A più riprese le sospensioni si susseguono così come correttamente riportato da Gazzetta del Sud, sospensioni che impegnano la conferenza dei capigruppo per circa quattro ore! Un parto lunghissimo e tribolato per non stravolgere poco e nulla, rimanendo il testo integralmente identico alla proposta originale, elidendo la parte che riguardava la sede della polizia stradale, ormai destinata alla ristrutturata nuova sede di Pentimele in Reggio di Calabria; la parola “delegazione” al posto di “commissione” e la parte che riguardava il coinvolgimento dell’U.T.G., organismo che nel 2013 aveva restituito all’Ente tutte le progettazioni e gli incartamenti in quanto non più competente in merito.

Un’interruzione, tanto lunga, quanto inspiegabile ma che alla fine, aveva messo tutti d’accordo con la riscrittura della proposta di delibera riportata in aula e messa ai voti dal Presidente Nino Giustra.

Mentre avveniva tutto ciò, il consigliere Domenico Aragona richiamato più volte all’ordine ha ininterottamente preso la parola, senza richiederla al Presidente Nino Giustra. Lo stesso, Aragona, inveiva verso il Presidente del Consiglio, contro i consiglieri comunali e i capigruppo tutti, nessuno escluso, rei di aver modificato il testo che, a suo parere, e a parere di altri (suggeritori esterni) era immodificabile nelle uniche parti modificate e condivise dalla conferenza dei capigruppo all’unanimità.

La riflessione finale è quella che la maggioranza ha inteso aprire a 360°, accettando la proposta di delibera; e che, un solo componente della minoranza: l’ex Sindaco Domenico Aragona ha inteso rigettare scatenando una baraonda ed un putiferio in un’aula in cui i consiglieri di maggioranza si erano dichiaratamente aperti alla condivisione su un argomento importante come il completamento del polmone di stoccaggio di cui si parla da tantissimi anni senza mai riuscire a trovare una soluzione adeguata.

Va stigmatizzato un atteggiamento ostruzionistico e avvilente che ha stancato a dismisura la maggioranza e indotto il capogruppo di Le Ali per Villa, Pietro Caminiti, a dichiarare quanto segue: “la maggioranza, visto dopo circa quatto ore, insieme ai capigruppo di minoranza non si è raggiunta una soluzopne soluzione condivisa per l’atteggiamento ostruzionistico del consigliere Aragona decide in maniera compatta di non votare la proposta”.

Una minoranza che ha dimostrato una spaccatura nel suo seno evidente, e che vista la problematica, la maggioranza non ha inteso cavalcare.

Questi i fatti.

Sul punto il Sindaco f.f. Maria Grazia Richichi precisa: 

“Nessun dubbio che per raggiungere traguardi importanti, sia necessario uno spirito di condivisione che avvalori ogni azione da intraprendere. E’palese e sotto gli occhi di tutti che fin dal primo giorno del nostro insediamento e conseguente azione politica e amministrativa che il dialogo con i cittadini le forze politiche di minoranza è stato ed è il primo obiettivo per un buon governo e per il raggiungimento quotidiano dell’unico interesse che ci riguarda. Il bene della Città e di ogni singolo cittadino. Oggi, ancor più, auspichiamo che dal dialogo si possa passare alla condivisione, ad un momento in cui le diversità e le divergenze possano rappresentare elemento di ricchezza se sacrificate sull’altare del bene comune. La condivisione può essere la partecipazione comune ad un progetto, una condivisione, un essere d’accordo, ma ancor più un’esperienza che unisce e fortifica l’azione amministrativa anche se proveniente da punti di vista diversi. Proprio per questo più ricca e fertile di valori. Rifugiamo, quindi, dalle forme di delegittimazione, così come insinuato durante la seduta dell’ultimo Consiglio Comunale da parte di chi si e scagliato contro dopo un immane lavoro portato avanti dai capigruppo uniti e coesi.

L’obiettivo è quello di fare uno sforzo al fine ritrovare il senso di appartenenza ai valori etici , un senso propositivo capace di ridurre la spinta populista, ed incanalare una seria volontà propositiva che porti a soluzioni possibili con l’unico obiettivo di tutelare gli interessi dei cittadini Villesi.”

Infine il Presidente del Consiglio Comunale Nino Giustra (Forza Italia) dichiara: “devo purtroppo mio malgrado, far notare, con rammarico e dispiacere, che durante l’ultimo consiglio comunale sono accaduti degli episodi spiacevoli, che, certo, non depongono bene a favore della correttezza, e dello stile e sobrietà con cui si dovrebbero svolgere i lavori consiliari. E’ comprensibile la passione con cui si affrontano temi delicati per tutta la comunità, ma non possono essere né tollerati né giustificati attacchi di carattere personale, né atteggiamenti poco rispettosi nei riguardi del Presidente, del Sindaco f.f., degli Assessori e dei Consiglieri, utilizzando parole poco cortesi che non appartengono al Consiglio Comunale della nostra Città. E’ mio dovere impegnarmi affinché quanto avvenuto durante l’ultimo consiglio comunale non possa più accadere al fine di evitare degenerazione dannose per tutti e, soprattutto, dequalificanti per il massimo organo di rappresentanza democratica dei cittadini di Villa San Giovanni”.

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