SCILLA – È l’ordinanza n. 99/2017, firmata oggi dal sindaco Pasqualino Ciccone, a disporre «con decorrenza immediata e fino a nuovo ordine di non utilizzare per scopi potabili l’acqua dell’acquedotto di Scilla capoluogo».
Il provvedimento del primo cittadino si è reso necessario dopo la comunicazione dell’Asp-Dipartimento di prevenzione Settore Acque Potabili sede di Villa San Giovanni sull’esito sfavorevole dei risultati analitici dei campioni di acqua potabile prelevati nei serbatoi di Scilla capoluogo il 4 ottobre scorso.
I campioni d’acqua analizzati sono risultati “non conformi”, tanto da comportare il divieto di utilizzare l’acqua per scopi potabili al fine di salvaguardare la salute pubblica.
Non viene spiegato di più nell’ordinanza sindacale che, di fatto, chiude i rubinetti nelle case degli scillesi. Non è dato sapere a cosa sia dovuta la “non conformità dell’acqua”, né vengono fornite informazioni sugli interventi che il Comune effettuerà per risolvere il problema e risparmiare ai residenti il protrarsi di un grave disagio.
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