VILLA SAN GIOVANNI – La minoranza diserterà il consiglio comunale convocato per oggi pomeriggio. Salvatore Ciccone e Lina Vilardi di “Villa Riparte”, Mimmo Aragona e Cristian Aragona di “Impegno in Comune” e Milena Gioè del M5S, anche questa volta coesi, affidano a un comunicato stampa congiunto le ragioni della loro decisione.
Una scelta che se da un lato farà discutere (non necessariamente in aula) gli avversari politici, dall’altro sembra coerente con quando fin qui segnalato dall’opposizione e che nei giorni scorsi ha trovato conferma nel verdetto del Tar.
Dunque, Ciccone, Vilardi, i due Aragona e Gioè rinunciano pure alla discussione sui punti che loro stessi avevano richiesto, preannunciando così un civico consesso quasi surreale. Quale sarà la reazione della coalizione “LeAli per Villa”? E quella del commissario prefettizio Vittorio Saladino? E, soprattutto, la decisione della minoranza avrà conseguenze sulla tenuta del consiglio comunale? Gli altri andranno avanti ugualmente? Le risposte a questi interrogativi segneranno – in un modo o nell’altro – un momento davvero delicato, il cui quadro si è aggravato con l’insediamento della commissione d’accesso antimafia.
Ecco intanto come la minoranza giustifica la propria assenza alla seduta consiliare in programma oggi. Spiegazione che parte, ovviamente, dalla sentenza n. 862/2017 emessa dal Tar di Reggio Calabria lo scorso 5 ottobre che ha dichiarato «la nullità degli atti posti in essere dal sindaco eletto Giovanni Siclari – ricordano i consiglieri di opposizione – in particolare la nomina del vicesindaco Maria Grazia Richichi nonché l’atto di convocazione del consiglio comunale sottoscritto da quest’ultima in data 19/06/2017».
La minoranza richiama, quindi, il provvedimento del prefetto Di Bari che ha azzerato l’esecutivo Richichi e ha assegnato i poteri di sindaco e giunta al commissario Saladino mantenendo tuttavia in piedi il consiglio comunale.
E ancora, venendo al dunque, Salvatore Ciccone, Lina Vilardi, Mimmo Aragona, Cristian Aragona e Milena Gioè sottolineano «la illegittimità di tutti gli atti adottati nella seduta del consiglio comunale del 27/06/2017 riunito con l’atto di convocazione del 19/06/2017 annullato dal Tar» e che, altresì, «tutti gli atti deliberativi adottati nelle successive sedute di consiglio comunale convocate e presiedute dal sig. Giustra Antonino sono illegittimi».
Rimostranze che portano a una sola conclusione: «La minoranza unita comunica – termina la nota dei consiglieri Ciccone, Vilardi, M. Aragona, C. Aragona e Gioè – che non parteciperà al prossimo consiglio comunale convocato per giorno 17/10/2017 ore 16 in prima convocazione e per giorno 19/10/2017 ore 19 in seconda convocazione, in dissenso alla posizione illegittima e arbitraria assunta dai gruppi consiliari di maggioranza».
Fra.Me.
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