IDV: «IL BUON SENSO SUGGERIREBBE DI CHIEDERE SCUSA AD UNA CITTA’ INGANNATA»
VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato stampa di Italia dei Valori, a firma del responsabile A. Morabito: Chiarita per ora, per via giudiziaria, la vicenda che sta interessando il Comune Villese, resta aperta una questione etica e politica che sarebbe ingeneroso liquidare in modo superficiale, dopo avere coinvolto le massime espressioni istituzionali del Paese e gli abitanti di una città che ancora non si è svegliata dal colpo subito.
La sentenza del TAR di Reggio Calabria – occorre ricordare alla maggioranza – ha cancellato cinque mesi di vita amministrativa, lasciando un danno grave alla democrazia che può trovare ristoro solo nell’individuazione delle colpe e nell’assunzione delle responsabilità politiche e istituzionali, le quali non possono pensare che il Governo di una Comunità di persone possa essere così gravemente deriso e mortificato.
Questa città e questa provincia meritano di meglio e di più, e mentre ricordiamo perfettamente le rassicurazioni fondate su “singolari” interpretazioni normative che hanno scandito il prima, il dopo e il durante della campagna elettorale, non ci risulta che alcuno schieramento o personaggio politico, che oggi parla di abbassare i toni, abbia recitato il “mea culpa”, chiesto scusa alla città e sia stato conseguenziale.
Oggi si fa appello alle parti politiche affinché si abbassino i toni di quella che altri hanno fatto intendere come una polemica politica ma che, invece, ha dimostrato essere una battaglia di civiltà politica e giuridica, in difesa della verità.
E a nulla sono valse le interrogazioni del Sen. Molinari, gli avvisi su quanto sarebbe poi successo e le plurime comunicazioni all’illegittima vice sindaca e all’altrettanto illegittimo presidente del consiglio comunale i quali, forti di un’arroganza mai vista prima, sono infine stati stoppati dal Giudice Amministrativo e, in corso d’opera, dal Prefetto di Reggio Calabria.
L’appello, dunque, ad abbassare i toni di una vicenda che non sarebbe accaduta se vi fosse stato senso di responsabilità e serietà, non può che essere rispedito al mittente, almeno fintanto che non ci si faccia interpreti di quell’ormai raro senso delle istituzioni, per ripagare tanto sdegno e riprovazione che ha pervaso la città.
Siclari e la coalizione che lo ha eletto, avrebbe dovuto riflettere sul dubbio, sulla ipotesi che, quanto accaduto, accadesse realmente e autonomamente avrebbe dovuto sottrarsi ad una vicenda che ha offeso e ridicolizzato la città agli occhi del mondo.
Adesso che questo “vulnus” è stato oramai portato alle conseguenze estreme, l’ostinazione a rimanere arroccati su posizioni indifendibili non fa altro che rafforzare la convinzione che interessi altri sottendano a quello generale della città e dei suoi abitanti.
Ma è tutta la Città Metropolitana che deve riflettere su questa vicenda e interrogarsi seriamente sull’opportunità di rimanere in silenzio di fronte a fatti biasimevoli e pretendere dal Governo Centrale maggiore attenzione, anche attraverso l’invio dei suoi uomini migliori.
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