BAGNARA. Studenti del “Fermi” a caccia di barriere architettoniche

10 Novembre 2017
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BAGNARA CALABRA – Quando le idee diventano realtà è chiaro che l’entusiasmo e la voglia di fare hanno dato il frutto desiderato. Così l’impegno dell’assessore alle politiche sociali Silvana Ruggiero, a 24 ore dalla presentazione del progetto di convenzione tra scuola e Comune, ha portato alla firma di una delibera che sarà sicuramente un esempio per tanti Comuni. La scuola abbraccia il sociale e con l’unico scopo di migliorare la città e la qualità della vita di tutti i suoi cittadini gli studenti dei Liceo Scientifico e ITIS Enrico Fermi saranno impegnati grazie al progetto di alternanza scuola lavoro a mappare le barriere architettoniche di tutta Bagnara per poi progettarne l’eliminazione. In poche parole è stato consegnato ai giovani il primo passo per l’istituzione del Peba.

Uno strumento che, grazie a una legge del 1986, introduce l’obbligo per Comuni e Province di adottare i piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma oggi  sembra per lo più disatteso.

L’impegno dell’assessore Ruggiero è senza dubbio quello di avviare un percorso che possa consentire al comune di Bagnara di dotarsi di uno strumento essenziale per rendere la città accessibile a tutti. Il primo passo verso questo grande traguardo è sensibilizzare e coinvolgere i giovani e ci è riuscita in pieno la Ruggiero dopo l’incontro di ieri mattina durante il quale ha trasmesso tutto il suo entusiasmo ai primi 10 ragazzi che intraprenderanno il percorso dell’alternanza scuola lavoro.

All’incontro hanno partecipato la dirigente scolastica Graziella Raimondino, il professor ing. Antony Sebastiano Ragonese che coordinerà i ragazzi durante quest’avventura e la professoressa ing. Vanessa Riitano.

Si inizierà con 10 ragazzi delle terze, quarte e quinte classi dei quali, su proposta dell’assessore Ruggiero, saranno destinati 2 all’ufficio tributi del Comune, 2 all’ufficio dei servizi sociali e 6 si occuperanno del Peba. Questo è l’inizio di un percorso che, con l’intesa della dirigente Ramondino, potrebbe continuare.

L’assessore Ruggiero ha responsabilizzato i ragazzi consegnando loro le chiavi per rendere accessibile Bagnara. La città sarà divisa in zone, comprese le frazioni, ogni gruppo di lavoro si occuperà prima della mappatura delle barriere anche sensoriali presenti in tutti gli spazi e gli edifici pubblici e successivamente della redazione di un progetto per l’eliminazione  che comprenda anche il preventivo di spesa. Alla fine il progetto più sostenibile e innovativo sarà premiato dall’amministrazione comunale.

«Sono entusiasta dell’avvio di questo percorso – ha dichiarato l’assessore Ruggiero – ringrazio la dirigente scolastica per la sensibilità dimostrata e per aver utilizzato questo grande strumento dell’alternanza scuola lavoro per dare a questi ragazzi l’opportunità di scoprire un mondo troppo spesso messo ai margini. Ringrazio il responsabile dell’ufficio tecnico ing. Franco Deodato per la disponibilità ad affiancare i tutor per la mappatura del Peba. La scuola deve diventare un’efficace politica strutturale affinchè sia garantita la crescita e creazione di nuove competenze tanto nel mondo del lavoro quanto per dare un servizio concreto alla comunità. Inoltre grazie all’alternanza scuola lavoro si metterà in moto uno scambio intergenerazionale che farà crescere e contemporaneamente darà nuova linfa agli uffici. In meno di 24 ore – ha concluso la Ruggiero – abbiamo concretizzato la proposta di convenzione presentata dalla scuola deliberando una meravigliosa idea già divenuta realtà grazie alla sinergia tra le istituzioni e l’impegno condiviso. Segno questo che buona volontà e voglia di fare cambieranno questo paese».

L’assessore Ruggiero ha portato il saluto dell’assessore Angela Randazzo anche lei fortemente convinta che l’alternanza scuola lavoro sia un valido strumento per arginare  la piaga della dispersione scolastica. L’obiettivo è quello di portare i ragazzi a credere in se stessi e nelle proprie possibilità. I giovani devono diventare imprenditori di se stessi e maturare l’etica del lavoro.

«Questo aiuterà anche a sensibilizzare le nuove generazioni – ha concluso l’assessore Silvana Ruggiero – ai problemi che una persona con difficoltà motorie può trovare nella vita quotidiana, sentendosi in ostaggio e/o in gabbia nei propri luoghi. Quella delle barriere architettoniche nelle nostre città è una realtà che limita in grandissima misura l’autonomia e la qualità della vita di molte persone, non solo disabili».

A partire da fine mese i protagonisti saranno soprattutto gli studenti che, coordinati da un tutor useranno il loro tempo come strumento per superare tutte le barriere anche quelle culturali, vera causa di discriminazione.

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