BAGNARA. Mdp stronca l’amministrazione Frosina: “Nessun taglio con la vecchia politica”

Di seguito il comunicato del coordinamento per la costituente Articolo Uno – MDP Bagnara Calabra: 

Il coordinamento per la costituente Articolo Uno – MDP Bagnara Calabra, con il presente comunicato intende fare un’analisi politica dello scenario cittadino degli ultimi mesi.

Le elezioni avvenute in primavera e la successiva elezione del sindaco e del consiglio comunale poneva il primo cittadino e la sua maggioranza di fronte a un bivio, azzerare tutto e ricominciare in discontinuità con il passato, oppure continuare sulla falsa riga della vecchia politica.

Molti elementi a nostra disposizione ci fanno pensare che il modo di esercitare il potere legislativo da parte di questa amministrazione comunale non è tanto diverso da quello delle precedenti amministrazioni che hanno portato l’intera comunità in fondo al baratro.

Partiamo dalla questione trasparenza ed informazione ai cittadini, in piena continuità con il passato i consigli comunali vengono convocati nella mattinata di un giorno feriale, non consentendo alla cittadinanza di poter partecipare numerosa alle riunioni del civico consesso.

L’andamento del consiglio è contrassegnato da numerose difformità al regolamento, le interrogazioni richieste in maniera scritta dalle minoranze al sindaco vengono date inspiegabilmente a voce in consiglio comunale, i tempi delle commissioni non sono conformi ed il diritto di informazione dei cittadini viene continuamente viòlato con la mancata pubblicazione sull’albo pretorio di atti importanti come quelli di bilancio e la cancellazione degli allegati nell’archivio documenti.

Le cose non vanno diversamente nella gestione degli interventi e delle urgenze, a dettare le priorità non sono gli uffici preposti, che dovrebbero decidere la precedenza di intervento sulla base della gravità e della segnalazione, ma pare che la politica interferisca come nel passato e decida quali interventi devono essere effettuati e quali possano aspettare.  Questo lo dimostrano tante evidenze, ad esempio la sostituzione delle lampadine comunali, che in alcune zone vengono sostituite mentre in altre i cittadini sono al buio da molti mesi.

Poi magari un giorno ci spiegheranno chi ha deciso lo spostamento dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti da una zona all’altra, con la conseguenza di un inasprimento delle condizioni igieniche sanitarie per un eccessivo impiego di contenitori in una sola zona. Forse per accontentare qualcuno di particolarmente scontento.

Che dire della gestione dei servizi, in continuità con le politiche di qualche anno fa si decide di affidare a cooperative, mentre negli altri comuni vicini si indicono avvisi per la selezione di assistenti educativi.

In conformità con il passato viene effettuata anche la composizione della giunta, in una situazione di grave dissesto per l’ente viene nominato un assessore al bilancio che insieme al presidente del consiglio, votava compattamente alla maggioranza di centrodestra i debiti fuori bilancio ed intere parti di bilanci comunali, gli stessi atti incriminati che hanno portato al default delle casse comunali ed oggi forse questa scelta di continuità e non di competenza ci porterà ad una nuova e grave crisi finanziaria.

Chiaramente per non perdere le antiche abitudini gli esponenti del PD oggi sono alleati di governo con tre iscritti nelle liste di Forza Italia ed a un esponente influente, da sempre vicino all’ex presidente provinciale Raffa.

Alla faccia della lista di centro-sinistra propinata e pubblicizzata in campagna elettorale dal sindaco metropolitano Falcomatà e dal presidente del consiglio regionale Irto.

Purtroppo ci tocca constatare che il taglio netto con il vecchio modo di intendere la politica non è stato effettuato, ma anzi si continua a legiferare in piena continuità con i fantasmi del passato.