di Enzo Repaci
VILLA SAN GIOVANNI – L’unione ex allieve e allievi delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Villa San Giovanni dell’Asilo “Genova-Firenze” celebra l’ottantesimo anniversario di impegno concreto per i giovani, per la famiglia, per la città per la Chiesa. Per questo motivo, il prossimo 25 novembre 2017, nella parrocchia Maria Immacolata, alle ore 17,30, ci sarà una celebrazione eucaristica presieduta dal Direttore Salesiano Don Pasquale Cristiani. “L’unione Ex allieve”, si legge nella nota stampa, “nasce a Villa San Giovanni il 1° maggio 1937, in un’adunanza presenziata dal Padre Idelfonso Tonicucci, oratore del mese di maggio. La signora Irene Calabrò, nostre ex-allieva, fu nominata presidente dell’associazione e tenne un breve discorso sulla circostanza. L’adunanza fu chiusa con parole di ringraziamento da parte della Direttrice, Sr. Camilla Vay, che rimase stupita per il grande numero di signorine ex-allieve intervenute”.
Ma chi sono le ex allieve? “Sono coloro che per aver frequentato un Oratorio, una scuola o qualsiasi altra opera salesiana, hanno ricevuto in essa una preparazione per la vita con gradi e modalità differenti, secondo le culture, le religioni, la qualità educativa dell’opera, la capacità di recezione dei singoli, seguendo i principi del sistema preventivo di Don Bosco, formare persone sviluppando l’originalità di ciascuna”.
L’unione Ex-allieve/i promuove le attività a servizio della donna, dell’uomo, coinvolgendo quanti nobilmente orientati a animati da buona volontà, operano per la crescita globale della persona umana e il rispetto della famiglia. In questa missione si manifesta al mondo cosa significhi essere “sale della terra” e “luce del mondo, vivendo la propria esistenza di laici guidati da una chiara coscienza morale, svolgendo il lavoro con una accurata competenza professionale ed esprimendo l’apertura al mondo di oggi con un concreto impegno sociale.
Don Bosco nel 1878 diceva: “Carissimi ex-allievi, ovunque io vada ascolto sempre buone notizie di voi. Questo mi da molta gioia. Vi ringrazio per quello che farete aiutandovi come buoni fratelli avendo sempre uno sguardo ai giovani soprattutto quelli più poveri e abbandonati”.
Gli orizzonti della spiritualità salesiana emanano dal carisma che riempie il credente di una forza che si traduce in entusiasmo incontenibile nel dono di sé agli altri, come carità operativa che si impegna nell’evangelizzare educando ed educare evangelizzando.
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