CAMPO C. Dimensionamento scolastico, Forza Italia non ci sta: “Generati solo disagi, ecco perchè”

17 Dicembre 2017
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“Le famiglie hanno il diritto di conoscere in maniera oggettiva la situazione e le possibili conseguenze derivanti della decisione della Città Metropolitana in merito al piano di razionalizzazione della rete scolastica del 04/12/2017.” – scrive Loredana Scopelliti, Responsabile Comunale del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di F.I., comune di Campo Calabro- “L’accorpamento della scuola dell’Infanzia di Ferrito all’IC di Campo Calabro-San Roberto non scongiura, come può sembrare, il sottodimensionamento dell’Istituto stesso ma provoca una serie di disagi a famiglie, alunni e docenti direttamente coinvolti. La scuola dell’Infanzia di Ferrito è frequentata nella maggior parte, da alunni residenti nella frazione stessa, che di solito continuano a frequentare la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado nei plessi di Cannitello. Gli alunni, quindi, si conoscono tra loro e hanno la garanzia di una continuità didattica assicurata sin dalla scuola materna, attraverso il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto (PTOF) che crea legame tra i diversi gradi di scuola. La decisione di accorpare il plesso di Ferrito all’Istituto Comprensivo di Campo Calabro-San Roberto provoca una rottura a tale continuità didattica, e di conseguenza, le famiglie che hanno i bambini frequentanti la scuola materna di Ferrito, in vista dei notevoli disagi, tra i quali anche la distanza, molto probabilmente iscriveranno i loro figli, per gli anni successivi, presso l’IC di Villa San Giovanni. Le altre famiglie, in prospettiva di tale situazione, eviteranno di iscrivere i bambini presso la scuola dell’Infanzia di Ferrito e, la conseguenza immediata sarà l’acquisizione, da parte dell’IC di Campo Calabro – S.Roberto di una “struttura vuota” che non servirebbe a nulla per garantire il numero minimo di alunni.
A questo punto cosa si farà? Si cercherà di acquisire un’altra scuola? Parliamo dei docenti. In base alla normativa, i docenti assegnati sui plessi o sulle scuole dell’infanzia che confluiscono in altro istituto comprensivo possono esercitare l’opzione per l’acquisizione della titolarità nella scuola di confluenza, cioè, in questo caso l’IC di Campo Calabro- S. Roberto. I docenti che non optano per l’assegnazione nella nuova scuola mantengono la titolarità posseduta se la scuola continua ad essere sede di organico, cioè nell’I.C. di Villa San Giovanni. Nel circolo/istituto comprensivo che ha “ceduto” plessi o scuole dell’infanzia (I.C. di Villa San Giovanni) l’eventuale individuazione dei soprannumerari è effettuata sulla base della graduatoria interna che, ovviamente, comprende anche i docenti dei plessi ceduti (plesso di Ferrito) che non hanno esercitato l’opzione per la scuola di confluenza (l’IC di Campo Calabro-S.Roberto). Alla fine tale situazione potrebbe creare casi di docenti e personale Ata soprannumerari, determinando, anche in questo caso, una serie di disagi. Il problema del dimensionamento, non è, così come appare, risolto. La scelta della città Metropolitana è, a mio parere, molto superficiale. Il plesso ceduto sembrerebbe considerato in virtù del numero degli alunni iscritti tralasciando le problematiche a cui vanno incontro gli alunni, le famiglie, i docenti e il personale Ata. Gli iscritti nell’I.C. di Campo Calabro-S.Roberto, in base all’allegato A, ambito 1, della determina del 04/12/2017 della città Metropolitana, sono in totale: 136 della Scuola dell’infanzia, inserendo anche i 20 alunni della Scuola dell’Infanzia di Ferrito, 313 gli alunni della scuola Primaria, 154 della Scuola Secondaria di Primo grado per un totale complessivo di 603 alunni. Numero che non garantisce di molto l’autonomia dell’IC di Campo Calabro-S.Roberto visto che il limite è di 600 iscritti. Mi chiedo se, invece, sia stata osservata la “perdita” di alunni che l’ I.C. di Campo Calabro-S.Roberto subisce con il passaggio dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di Primo grado, ormai da qualche anno, e se
qualcuno si è posto anche delle domande in merito. Considerando soltanto il plesso di Campo Calabro/Campo Piale, gli iscritti alla Scuola Primaria sono in totale 253 e nella Scuola Secondaria di primo grado 108. E’ evidente, quindi, una perdita in media di circa 40 alunni, perché? Solo nell’IC di Villa San Giovanni gli iscritti, residenti a Campo Calabro, risultano 11 nella Scuola dell’Infanzia, 24 nella scuola Primaria e 29 nella scuola Secondaria di Primo Grado, per un totale di 64 alunni che l’IC di Campo Calabro-S.Roberto perde, numero di alunni che scongiurerebbe il sottodimensionamento scolastico. La Scuola secondaria di primo grado dell’IC di Campo Calabro, fino a circa 10 anni fa, era un fiore all’occhiello. Oltre ai residenti, altri ragazzi, provenienti dai comuni vicini, frequentavano tale istituto che garantiva una buona offerta formativa e un locale attrezzato con palestra, infermeria e laboratori. Purtroppo negli ultimi anni tale situazione si è capovolta, a pagare le conseguenze sono sempre le famiglie disposte, per motivi diversi, a fare sacrifici accompagnando ogni giorno i propri figli nelle scuole dei comuni limitrofi. Perché? Invito l’amministrazione comunale di Campo Calabro, il Dirigente dell’IC di Campo Calabro/San Roberto a valutare nel lungo termine le possibili conseguenze derivanti dalla decisione della Città Metropolitana proponendo un incontro per trovare una soluzione valida con i soggetti interessati da tale scelta, perché ad oggi, a mio parere, non è stata risolta la questione ma sono stati generati soltanto disagi al fulcro della società, la famiglia».

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