VILLA SAN GIOVANNI – Da parco-asilo tra i più gettonati della città a discarica a cielo aperto. È uno scenario triste quello che circonda la struttura di Villalandia Park, che negli ultimi anni ha rappresentato un importante spazio ludico-didattico per il mondo dell’infanzia villese e, quindi, un valido punto di riferimento per tante famiglie con bambini piccoli. Oggi, però, Villalandia non c’è più. Il parco-scuola ha chiuso i battenti circa due mesi fa, pare a causa di un problema legato all’agibilità della struttura, sita lungo la via Nazionale nella zona di Bolano. La cattiva notizia era stata data anche sulla pagina Facebook di Villalandia, suscitando sorpresa e profondo dispiacere. Il messaggio scritto dalla proprietà era apparso subito chiaro, sebbene privo di spiegazioni sui motivi della chiusura: “Buongiorno a tutti amici, oggi con tanta amarezza Villalandia dice addio ai nostri piccoli. Sono stati anni fantastici ricchi di gioie sorrisi follie ma soprattutto Amore, sarebbe stato bello poter continuare ma come un bel sogno ad un certo punto ci si deve svegliare. Siamo stati una grande famiglia e per questo siamo certi che porterete alto il nome di Villalandia perché quello che era rimanga nel ricordo dei nostri bambini. Li abbiamo amati tutti abbiamo imparato ad apprezzare ed esaltare ogni aspetto del loro carattere. Infine vorremmo ringraziare le persone che hanno fatto parte nel presente ma anche nel passato di un progetto vivendolo come fosse proprio e che rimarranno scritte sul libro di Villalandia. “Maia” Maria Salvaguardia, “Pizzi” Maria Grazia Pizzimenti, Genny Catalano, Emanuela Martello, Tiziana Arecchi, ” Teacher” Carmy Duardo, Daniele Abbagnato, Stefania Vazzana, Sofian Bianca, Giovanna Rita Sorleti. Grazie a tutti di vero cuore. Patrizia Liberto e Donato Postorino”. E, in effetti, così è andata: l’asilo ha smesso di funzionare e i bambini che lo frequentavano sono stati trasferiti in altre scuole cittadine. Oggi, certo, resta ancora qualche segno dell’ex Villalandia, come i cartoncini colorati che si intravedono dall’esterno della struttura e altri oggetti tipici dei luoghi per bambini. Tant’è che, a tratti, sembra di respirare l’aria festosa e allegra dei tempi migliori. Non è, invece, degna di ciò che è stato Villalandia l’attuale situazione che si registra davanti alla struttura: decine di sacchi d’immondizia ai piedi e ai lati dei contenitori della raccolta differenziata. Una discarica nel tratto in cui, fino a poco tempo fa, numerosi bambini si avviavano alla loro giornata, per poi trascorrerla tra momenti di apprendimento e momenti di divertimento. Logico chiedersi: perché quella spazzatura è rimasta lì? Perché nessuno l’ha ritirata? Perché rendere amaro il ricordo di una realtà che tante famiglie e tanti bambini avrebbero voluto ancora vivere? Perché il brutto, basta fare un giro per la città per accorgersene, ha sempre la meglio sul bello? Perché Villa continua ad affogare nel degrado?
Francesca Meduri
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