VILLA SAN GIOVANNI. Comune a rischio dissesto? Milena Gioè lancia l’allarme e denuncia: «Importi vincolati del decreto emergenza usati per coprire buchi di bilancio»

7 Gennaio 2018
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VILLA SAN GIOVANNI – Il Comune di Villa San Giovanni rischia il dissesto finanziario? L’ipotesi sarebbe concreta a leggere il comunicato stampa diramato oggi dalla consigliera comunale del M5S Milena Gioè, che paventa il pericolo crack e snocciola numeri e fatti relativi agli ultimi anni. Ad avvalorare l’intervento dell’esponente pentastellata, si evince dal comunicato, sarebbero le spiegazioni che la stessa avrebbe ricevuto dai vertici dell’ufficio economico- finanziario di Palazzo San Giovanni. Nulla di buono, a quanto sembra. «Pare – esordisce Gioè – che a nessuna forza politica interessi ciò che ne sarà del Comune di Villa San Giovanni se non verrà attuata una seria analisi  delle spese sostenute dall’ente  per il funzionamento dei suoi uffici e per la fornitura di servizi ai cittadini. Dal quadro ultimamente delineato dall’ufficio finanziario c’è invece da preoccuparsi e noi del m5s ne abbiamo preso atto grazie all’incontro avuto lo scorso mese con il Responsabile del settore finanziario. Come immaginavamo, al momento, non siamo arrivati al dissesto,  grazie al passaggio della Contabilità Speciale per le opere del Decreto Emergenza,  al Comune di Villa, avvenuto nel 2013. Somme che prima erano detenute dalla Banca di Italia con  Contabilità speciale e che dal 28/08/2017 sono confluite nel bilancio comunale. Infatti, – prosegue Gioè – ai sensi dell’articolo 222 del testo unico sugli enti locali, all’ente, in seguito a deliberazione di Giunta, viene concessa un’anticipazione, entro il limite massimo dei tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferente ai primi tre titoli di entrata di bilancio, per il finanziamento di spese correnti. Al fine di poterne  disporre l’utilizzo, in termini di cassa, occorre costituire una quota  vincolata pari all’anticipazione, e, successivamente, provvedere al reintegro dell’ammontare vincolato, con le prime entrate utili, non soggette a vincolo di destinazione. Dal 2013, – riferisce Gioè – tale manovra ha quindi permesso alle amministrazioni che in piena soluzione di continuità, si sono succedute sino adesso, di coprire veri e propri buchi di bilancio, attingendo sempre dagli importi vincolati del Decreto Emergenza, risorse senza pagare alcun interesse, per poter affrontare le spese per il funzionamento della macchina amministrativa comunale, quali pagamenti degli stipendi dei dipendenti, affitti, manutenzione. Tutto ciò,  – ammonisce la consigliera comunale del M5S – all’insaputa dei cittadini che da anni, aspettano la realizzazione delle importanti opere del Decreto Emergenza e coprendo la gestione fallimentare del loro governo. Ciò spiega i numerosi e forse voluti ritardi nella realizzazione delle opere stesse, (polmone di stoccaggio, ampliamento del sottopasso rete ferroviaria, copertura torrente Solaro da via Zanotti fino al fascio binario, quarta corsia della bretella autostradale e del molo sottoflutto di protezione approdi, strumentazioni per la rilevazione dei livelli d’inquinamento, interventi per il recupero ed il miglioramento del centro cittadino) in quanto, venendo a mancare la cospicua cifra (in origine  11.454.264,87, oggi pari a 8.977.355,1, visto le somme dovute per la transazione del molo sottoflutto  2.476.909 ,Villa, rischierebbe il dissesto. Le ingenti spese derivanti dai vari contratti di esternalizzazione dei servizi, quali acqua, rifiuti, pubblicità, riscossione dei tributi, – continua l’ammonimento di Gioè – hanno dato vita a sprechi e  apportato peggioramenti al bilancio, senza contare i disservizi ai cittadini e il caro bolletta». E ancora: «Tale modo  disorganico e irresponsabile di ricorso ai privati nella gestione della cosa pubblica, ha soltanto affossato le casse comunali e ciò a discapito dell’intera collettività. A dare conferma di tutto ciò, la nota, inviata dal Dirigente Finanziario, a tutti i responsabili di settore,  qualche giorno dopo il nostro incontro, laddove si invita a risparmiare, aumentare le entrate e a ricontrattare tutti i contratti in essere per poterne abbattere il costo del 20/25%». Conclude Gioè: «In altre parole,  i soliti noti che  hanno governato Villa San Giovanni sino adesso, hanno sperperato denaro pubblico creando dei buchi di bilancio che ad oggi, in parte, vengono colmati con il “giochetto delle anticipazioni” derivanti dalle somme vincolate per le opere del decreto emergenza.  Così facendo, hanno tolto ai cittadini il diritto  a  veder realizzati gli importanti interventi per combattere l’inquinamento nel nostro territorio. Sia chiaro però, che, prossimamente, non basteranno neanche queste anticipazioni per scongiurare un dissesto, visto  il mancato introito dell’ecopass dal 01/07/2017». 

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