VILLA SAN GIOVANNI – Splendida sorpresa, stamattina, per i ragazzi dell’Alberghiero di Villa San Giovanni. Attorno alle 11, infatti, gli studenti dell’Ipsar sono stati chiamati a raccolta nell’auditorium per fare gli onori di casa, assieme alla dirigente scolastica Carmela Ciappina, a Biagio Antonacci, giunto in riva allo Stretto per la doppia data del concerto al PalaCalafiore di Reggio Calabria.
Accolto tra gli applausi, il noto big della musica italiana ha salutato il giovane pubblico e ha spiegato il perché della sua visita: «Grazie a tutti per avermi accolto nella vostra scuola. Sono in Calabria per due concerti molto belli, importanti, e sono felice di aver cercato questo incontro, in questa scuola, perché voi siete il futuro del settore alberghiero ed enogastronomico italiano, un patrimonio incredibile, da difendere, da parte vostra e da parte di chi ci governerà un domani».
Il cantautore milanese ha quindi spronato i fans ad impegnarsi a tenere alto il nome del Bel paese, che proprio nel campo della ricettività e delle tradizioni gastronomiche vanta livelli d’eccellenza: «Credo che la parola d’ordine – ha detto Antonacci – sia ‘normalità’, voi dovete imparare a portare avanti la cultura italiana dell’accoglienza con la parola ‘normalità’. I nostri prodotti, le nostre cucine, bisogna difendere le cose belle che abbiamo naturalmente in Italia, e dire ai nostri politici che bisogna comprare i nostri prodotti, quelli di chi lavora la terra tutti giorni! Non possiamo permettere che le arance siciliane non vengano raccolte perché costano troppo, e che le arance arrivino dal Marocco a metà prezzo. L’Italia ha bisogno di normalità, ha bisogno di accoglienza; un domani voi dovrete sapere accogliere i vostri clienti; e poi, bisogna ringraziare sempre, perché la parola ‘grazie’ si sta estinguendo, e noi non ce lo possiamo permettere».
Biagio Antonacci è sembrato letteralmente affascinato dal mondo che si spalanca col percorso di studi alberghieri, ed altrettanto convinto che la strada verso il successo non sia fatta solo di preparazione e professionalità, bensì anche e soprattutto di umiltà, normalità, semplicità. E naturalmente, una buona dose di determinazione, presupposto imprescindibile per ogni obiettivo che si desideri raggiungere. Biagio Antonacci ce l’ha fatta, e ha incoraggiato i giovani dell’Ipsar a credere in qualcosa, a porsi dei traguardi. Ciò che è fondamentale è coltivare un sogno, giorno dopo giorno, fino a realizzarlo. «La mia fortuna – ha continuato Biagio parlando ai ragazzi – è stata quella di avere un sogno, e di fronte a questo sogno ero una spada: nessuno poteva dirmi niente, perché ero convinto che portandolo avanti sarei arrivato».
Ha parlato col cuore, Biagio Antonacci; e la risposta dell’auditorium è stata entusiasmante, gioiosa, ricca di applausi e consensi. Un’esplosione di felicità e di ammirazione che ha raggiunto il culmine quando il grande artista, accompagnato dalle voci dei ragazzi dell’Ipsar, ha intonato alcuni dei suoi successi.
Francesca Meduri
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