VILLA SAN GIOVANNI. Tributi e cartelle pazze, una storia che si ripete. A quando l’ammodernamento della macchina amministrativa?

10 Febbraio 2018
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di DOMENICO CRIMI

VILLA SAN GIOVANNI. E’ passato poco più di un anno dall’allarme suscitato fra migliaia di cittadini villesi, con la richiesta di pagamento di canoni d’acqua già pagati, che stanno pervenendo loro richieste, da parte della agenzia addetta al compito, del pagamento della Tari per gli anni 2014-2015-2016. Nella precedente questione relativa alla richiesta di pagamento del canone dell’acqua, dopo  un nostro servizio che evidenziava il disagio per i cittadini, specie anziani, gli uffici addetti avevano effettuato i dovuti controlli. Ora la questione si ripete e non è comprensibile che non venga effettuato il controllo telematico e che il cittadino debba andare a portare all’agenzia addetta copia della ricevuta del versamento effettuato agli Uffici postali o a quelli bancari ed istantaneamente e telematicamente comunicato agli uffici comunali. Urge pertanto immediato intervento di chi di dovere e soprattutto una presa di posizione politica forte dei partiti politici e dei consiglieri comunali. La questione che causa danni e problemi ai cittadini si ripete periodicamente, perché  non esiste una anagrafe dei residenti relativa ai tributi TARI/TASI, IMU/ALLA TARIFFA ACQUA, con archivio centralizzato ed aggiornato. Pertanto versamenti dei cittadini, fatti in banca o agli uffici postali  con gli appositi modelli, non vengono incrociati anagraficamente. Quindi si spendono migliaia di euro per inviare raccomandate ai cittadini, che, oltre a dovere fare code agli uffici postali o a quelli bancari, si vedono periodicamente costretti a fare lunghissime file di attesa agli uffici della SOGERT, per dimostrare di avere pagato il dovuto. Pertanto, sia il Commissario che regge attualmente il Comune, e soprattutto il sindaco che dovrebbe rientrare in carica, il Segretario Comunale, il Segretario Amministrativo,  sono chiamati al dovere di migliorare la macchina per non creare ulteriori danni Materiali e Morali ai cittadini, sui quali fra l’altro pende l’obbligo di non perdere  le ricevute per poi a distanza di qualche anno andare a dimostrare di avere pagato il tributo dovuto.  E le somme enormi spese per le raccomandate che non si dovrebbero inviare, chi le paga? Il Comune e quindi i cittadini. Urge pertanto una seria e costante azione politica dei partiti, ma anche una sveglia dei cittadini perché si faccia si che la macchina amministrativa si ammoderni veramente e che i cittadini possano pagare in tempo il dovuto e non essere costretti ad andare ad elemosinare il dovuto riconoscimento dei pagamenti effettuati.   

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