«Non esistono parole per questo gesto ignobile e inqualificabile. Sono atti di grande inciviltà e va detto a gran voce perché dobbiamo condannare e isolare questi gravissimi atti che danneggiano non solo la nostra terra ma colpiscono nel cuore tutti i calabresi onesti e l’immagine della Calabria».
Con queste parole il Senatore Marco Siclari ha tuonato contro chi ha dato fuoco, per l’ennesima volta a distanza di pochi mesi, all’emeroteca di Reggio Calabria.
«La mia solidarietà non basta, ne sono consapevole – ha dichiarato Siclari – bisogna collaborare, unire tutte le forze positive della città che sono tantissime, la maggioranza, e squalificare gesti e azioni di questo tipo in modo inequivocabile. Aver consegnato alle fiamme una struttura destinata a chi vive la sofferenza e i disagi della disabilità a settembre non bastava. Siamo stati costretti ad assistere nuovamente a questa barbarie. Atti simili devono essere stigmatizzati a gran voce e per farlo dobbiamo essere tutti uniti. Non esistono divisioni politiche, il bene della nostra Reggio non ha e non deve avere colore politico o di partito».
L’incendio in Via Palmi pone sotto i riflettori una questione sociale che non può più essere sottovalutata, soprattutto se si considera che non è un caso isolato, che nell’ultimo anno Reggio ha dovuto assistere a diversi atti simili.
«Reggio ha bisogno di rinascere, creare occupazione, e per far questo dobbiamo azzerare queste realtà negative perché è necessario presentare al mondo un’immagine della nostra città diversa – ha affermato Siclari – La mia vicinanza va oltre alla sezione reggina dell’Associazione Italiana Persone Down che da tempo sta lavorando alla creazione di un centro di supporto per le persone disabili, a tutti i calabresi onesti che non ne possono più di una Reggio che ancora viene rappresentata da questi atti spregiudicati. Sdegno e rabbia prendono il sopravvento nel vedere consegnata a vandali senza alcuno scrupolo, una struttura recuperata da poco tempo dopo, l’incendio doloso dello scorso settembre. È il momento di far capire al mondo e a tutte le istituzioni chi sono i calabresi e da che parte stanno. Sarò tra i promotori e supporterò ogni iniziativa politica e sociale, volta a marginare questi fenomeni di vandalismo, d’inciviltà e illegalità. Nessuna azione politica o imprenditoriale può favorire la rinascita di Reggio Calabria se l’immagine della nostra città rimane legata a questi fenomeni».
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