VILLA SAN GIOVANNI – È un incubo senza fine quello in cui, ormai da qualche anno, è piombata la famiglia di Patrizia Liberto, giovane professionista villese impegnata nell’associazionismo e in politica. Un altro atto intimidatorio, infatti, ha minacciato la tranquillità dell’ex presidente del Consiglio comunale (consiliatura targata Antonio Messina, ndr) e dei suoi cari, aprendo ulteriori interrogativi sullo stato di degrado morale e sociale che vige a Villa San Giovanni. Interrogativi di fronte ai quali la comunità non può più girarsi dall’altra parte, facendo finta che nulla stia accadendo. Semplicemente perché ciò che sta succedendo è assurdo, ingiusto, inconcepibile.
Serve una presa di coscienza forte e, in tal senso, puntuale è arrivata la risposta del Partito democratico territoriale, dove peraltro Patrizia Liberto milita. Il Pd ripercorre il calvario della Liberto partendo dall’ultimo fatto: «La notte dello scorso quattro aprile il quarto attentato incendiario in pochi anni, dopo un furgone aziendale, una barca e due autoveicoli; un’altra vettura in fiamme, dunque, per Patrizia Liberto e ulteriore angoscia per una famiglia per bene travolta dall’arroganza di chi, con questi gesti reiterati, continua a mantenere questa terra in condizioni di arretratezza e schiavitù».
Il circolo del Partito Democratico di Villa, quindi, si stringe «attorno alla donna e alla sua famiglia, alla professionista, alla propria iscritta e militante, all’esponente politico ed ex presidente del Consiglio Comunale cittadino, per stigmatizzare l’ennesimo tentativo di intimidazione che evidentemente mira ad isolare chi si impegna nell’attività pubblica e si spende con il proprio lavoro per la Comunità».
Certa gentaglia continua a fare male, alla Liberto e non solo: «E pochi mesi fa – ricorda il Pd – è toccato alla consigliera ed ex assessore Liz Ciccarello sperimentare l’angoscia e la paura che nasce dall’ingiustizia, anche lei vittima dell’incendio della propria auto. A tutte le vittime di questi vili gesti che, negli anni, hanno funestato l’operare di tanti, di troppi esponenti delle più diverse parti politiche e le fatiche di bravi professionisti, il Partito Democratico intende con forza esprimere nuovamente solidarietà ed appoggio; perché solo attraverso la condivisione popolare, la sensibilizzazione diffusa, la partecipazione pubblica – la ricetta del Pd – è possibile combattere – insieme e senza distinguo – il tentativo criminale di isolare e dividere».
Concludono i democratici: «Siamo sicuri che non saremo gli unici e i soli ad intervenire in tal senso, confidiamo con speranza nella sensibilità delle istituzioni e delle forze sociali e partitiche cittadine, certi che attraverso l’unione delle forze democratiche si possa contribuire a cambiare verso all’isolamento, ad emarginare i criminali e mostrare fattivamente la compattezza di una Comunità che non può cedere alla violenza e che deve sempre più e meglio porsi come argine a chi pensa di condizionarne la vita sociale».
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