ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI VILLA SAN GIOVANNI GLI INSIGNITI DI ONORIFICENZE HANNO DISCUSSO CON ESPERTI E CON GLI ALLIEVI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
di DOMENICO CRIMI
Il saluto iniziale ai rappresentanti della Guardia di Finanza presenti, a quelli dei Tribunali, agli allievi, ai docenti ed ospiti è stato rivolto dalla dirigente scolastica dell’Istituto Professionale Alberghiero di Villa San Giovanni, professoressa Ciappina, che ha evidenziato come non vi possa essere una società civile senza una Costituzione liberale democratica, che con i suoi principi tuteli la società, i diritti all’istruzione dei ragazzi, i valori della libertà e della vita civile. Gli allievi dell’Istituto, che hanno studiato la Costituzione Italiana con l’ausilio del professore Messina, hanno avuto nei giorni scorsi anche un incontro col professore Salazar. Dopo il saluto della dirigente scolastica si è passato alla esecuzione degli Inni ed il presidente degli insigniti delle onorificenze cavalleresche, dottore Ottavio Sinicropi, ha dato la parola al magistrato dottoressa Karin Catalano. Il magistrato, rivolgendosi agli allievi ha sottolineato come la scuola si proponga di stimolare fra gli allievi un serio interesse sulla importante tematica dei diritti sanciti dalla Costituzione Italiana. I giudici sono tenuti a rispettare la Costituzione, ma anche i parlamentari e tutti gli altri soggetti istituzionali. “Le regole sancite 70 anni fa sono fondamentali per la nostra vita sociale”. Le regole in essa contenute sono dirompenti, tenuto conto del fatto che prima di allora i cittadini erano tutti sudditi. Oggi hanno tutti gli stessi diritti, hanno libertà di esprimersi, di corrispondere, di scegliersi una religione, diritti che prima erano negati. La Costituzione Italiana è un testo di legge composto di soli 139 articoli, approvato dall’Assemblea costituente il 22. 12. 1947 e promulgata dal capo dello stato provvisorio Enrico De Nicola, il successivo 27 ed è entrata in vigore l’uno gennaio 1948. Essa sancisce con la definizione fondamentale che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Gli articoli affrontano tutti gli aspetti della vita civile. Vi è nella Costituzione l’idea del bene comune, del rispetto e della promozione sociale. La seconda relatrice della giornata, la dottoressa De Blasio, evidenzia che la Costituzione è frutto di lotte dei nostri padri. Alla prima elezione furono soltanto 21 le donne elette, oggi il numero è più elevato, anche se esse non raggiungono un numero pari a quello degli uomini. Le donne elette provenivano dalla lotta partigiana, dall’azione cattolica e da altre associazioni. La Costituzione che ripudia la guerra fu scritta da 70 persone fra cui 5 donne. Tante erano le disparità uomo- donna, che sono state successivamente superate con lunghe lotte. Nella Costituzione importante è stato l’accesso delle donne a tutte le professioni. Alla fine del seguito intervento delle due relatrici vi è stato l’intervento della scrittrice professoressa De Angelis e di alcuni studenti. Le relatrici alla fine hanno ancora sottolineato la necessità di chi amministra la legge di essere imparziale e di non favorire nessuno.
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