Festa della Liberazione a Campo Calabro. Alla presenza del Prefetto di Reggio e di Giorgio Benvenuto inaugurato il monumento in memoria del parlamentare socialista Francesco Geraci .
Partecipata e commossa celebrazione del 25 aprile al Parco Verde di Campo Calabro dove, in concomitanza con la cerimonia per la Liberazione è stato scoperto un busto dell’On. Francesco Geraci. Nato nel 1889 a Campo Calabro, il parlamentare raccolse l’eredità civile e politica della famiglia Geraci , dei prozii Rocco ed Antonino e del nonno Francesco patrioti del Risorgimento italiano e protagonisti dei moti del 1847/48 nella provincia di Reggio Calabria e del padre Placido Geraci, che fu Sindaco del Comune . Avvocato ed insegnate, militante socialista, negli anni della dittatura venne allontanato dall’insegnamento e fu Commissario straordinario della Liberazione della Provincia di Reggio Calabria e successivamente eletto al Parlamento nella I e II legislatura repubblicana .Fu promotore della legge n.15 del 1950 che consentì a Campo Calabro di ritrovare l’autonomia amministrativa della quale il fascismo l’aveva privato nel 1927 con la costituzione della “grande Reggio” . Il busto è stato donato alla città da un comitato di cittadini e l’amministrazione ne ha deciso la collocazione all’ingresso del suggestivo parco verde al centro dell’abitato.
Alla cerimonia, oratore ufficiale il Sen. Giorgio Benvenuto, erano presenti le massime autorità civili e militari della provincia , il Prefetto Di Bari, la Presidente ff del Tribunale di Reggio dott.ssa Praticò, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Col. Battaglia ,la parlamentare campese Federica Dieni, i sindaci Romeo di Calanna, Repaci di Fiumara, Vizzari di San Roberto, Calabrò di Sant’Alessio, Fallanca di Cardeto, il Presidente del Consiglio comunale di Villa S.G. Giustra ,oltre a rappresentanze dell’ANPI, UNUCI, AVIS,AGESCI,ANMIL, Carabinieri in Congedo , l’Istituto Statale Comprensivo di Campo Calabro, oltre all’intera amministrazione comunale di Campo col Sindaco Sandro Repaci e gli ex Sindaci Gaetano e Scopelliti .Sono intervenuti presenti l’avv. Francesco Geraci e la dottoressa Emilia Geraci discendenti del parlamentare socialista. E’ toccato a quest’ultima scoprire, assieme al Sindaco Repaci ed al dott. Enzo Tromba per il comitato promotore, il busto (opera dell’artista lametino Francesco Cimino) affiancato da due Carabinieri in alta uniforme ed avvolto in un drappo bianco e verde, i colori della città.
“Non mi sembra di rammentare – ha detto Sandro Repaci nella sua allocuzione di saluto -una celebrazione del 25 aprile, ricorrenza della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, così partecipata e profondamente embricata con la storia recente della nostra comunità . (…) . Oggi ci troviamo qui tutti assieme, cittadini, rappresentanti delle istituzioni, autorità civili , militari, di governo, in questo suggestivo luogo, per celebrare la ricorrenza della ritrovata liberà del nostro paese in una cornice di memoria e di identità rappresentata dal ricordo e dall’omaggio che oggi tutti assieme vogliamo tributare non tanto e non solo alla sua persona, che tanti servigi ha reso al paese , al meridione ed alla democrazia italiana ma anche ad una idea di comunità che ha visto spezzate violentemente le sue radici negli anni venti, e che ha avuto la costanza di conservarsi tale e di ricostruirle dopo il periodo buio e triste della dittatura e della guerra”. Ripercorrendo le tappe del percorso verso l’autonomia amministrativa , il Sindaco ha ricordato i nomi dei componenti del comitato pro autonomia costituitosi nel 1945 .
“ Francesco Geraci – ha concluso il Sindaco – ebbe la responsabilità, ma anche il merito di tradurre in righe stampate sulla Gazzetta Ufficiale , la n. 34 del 10 febbraio 1950 della giovane repubblica un desiderio ed un sogno . Questa responsabilità e questo merito la nostra comunità gli riconosce oggi , ricordando parimenti grata chi iniziò il cammino e chi lo portò a compimento. “
Enzo Tromba , per il comitato di cittadini promotori dell’iniziativa, ha poi brevemente ricordato la figura di Francesco Geraci , soffermandosi sulla sua intuizione che dall’autonomia ritrovata poteva essere ricostruita una idea di paese , che, ha concluso citando Cesare Pavese “significa non essere soli .”
E’ toccato a Giorgio Benvenuto, storico leader della UIL e già Segretario del PSI dopo le dimissioni di Bettino Craxi,Presidente delle Fondazioni Buozzi e Nenni, concludere la cerimonia . Soffermandosi sulle radici risorgimentali dell’impegno politico di Francesco Geraci , erede di una famiglia di patrioti campesi, ne ha sottolineato il lavoro politico durante la Resistenza e nel periodo immediatamente successivo alla Liberazione ed il proficuo lavoro al servizio dello sviluppo dell’occupazione e dell’economia reggina quale componente della Commissione Parlamentare Lavori Pubblici della Camera . L’esecuzione dell’inno di Mameli , suonata da un complesso bandistico di formazione che comprendeva elementi dei due complessi bandistici campesi “Città di Campo Calabro” e “Prof. Verduci” , ha concluso la cerimonia, svoltasi alla presenza di un folto pubblico proveniente anche dai comuni vicini, in una gioiosa cornice di bambini intenti , durante l’intera cerimonia a divertirsi nell’area giochi prospiciente.
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