E’ per potenziare le condizioni di sicurezza dell’antico Monastero Mariano che il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, si è recato oggi a Polsi per un sopralluogo congiunto con il Comandate Provinciale dei carabinieri, Col. Giuseppe Battaglia, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte, Giuseppe Bombino, ed il Commissario Prefettizio del Comune di San Luca, Salvatore Gullì.
L’obiettivo del Prefetto, in particolare, è quello di istituire in Polsi un distaccamento temporaneo di Polizia in una delle aree di maggior pregio storico, religioso e paesaggistico del territorio provinciale, scelto in modo blasfemo a luogo di intermediazione della ‘ndrangheta e delle sue organizzazioni.
Non solo. Facendo leva sulla piena disponibilità del Rettore del Santuario, Antonio Saraco, presente all’incontro, in locali interni alla struttura abbaziale sarà altresì aperto un presidio sanitario, una guardia medica, attivo nei mesi di maggior affluso di pellegrini e turisti, in particolare tra giugno e settembre.
E’ da dire, al riguardo, che l’attenzione del Prefetto per Polsi non è nuova.
Già nel mese di luglio dello scorso anno, infatti, egli si è fatto promotore di un importante convegno dal titolo “Madonna di Polsi, la simbologia del Santuario tra sacro e legalità”, svoltosi alla presenza del Ministro dell’Interno, Marco Minniti, e del Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Mons. Oliva, come di altre Autorità civili ed istituzionali.
E già in quella occasione era stata sottolineata la necessità che il Santuario, luogo emblematico per antonomasia, non sia offuscato da alcuna ombra criminale ed anzi che la Chiesa e lo Stato abbiano a riappropriarsi definitivamente di quel ricchissimo patrimonio di cultura religiosa e di bellezza naturalistica.
“E’ intollerabile, dichiarò nella circostanza il Prefetto, che la ‘ndrangheta usi in modo distorto simboli religiosi, violando la fede e la libertà dei tanti fedeli che affluiscono al Santuario alla ricerca di pace e spiritualità”.
“L’istituzione di un distaccamento temporaneo dei Carabinieri in Polsi, ha dichiarato, in margine all’odierno sopralluogo, il Comandante provinciale dei Carabinieri, è un obiettivo nevralgico perché garantisce la presenza dello Stato in uno dei luoghi simbolici dell’universo mafioso di questa provincia, in grado di combattere le organizzazioni della ’ndrangheta proprio a livello di controllo del territorio”.
Il periodo di maggior affluenza di pellegrini il Santuario della Madonna di Polsi vedrà nei Carabinieri ulteriori “angeli” a protezione.
Si tratta di un nuovo importante tassello, voluto dal Prefetto, per garantire progetti di sviluppo e di crescita sociale e culturale in quel territorio, nella piena tutela delle espressioni di fede delle popolazioni calabresi e nel rifiuto di ogni forma di assoggettamento alle organizzazioni criminali della ‘ndrangheta.
Potrebbe interessarti
San Roberto, il 7 dicembre la “Valley food” promossa dalla Pro Loco
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Un viaggio alla scoperta dello street food locale per le vie del paese, nel periodo più dolce ed atteso…
Ragazza violentata mentre va a scuola, 49enne di Bagnara arrestato in flagranza
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Una pronta e risoluta operazione dei Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra ha portato all’arresto in flagranza di un…
Villa, una panchina lilla contro anoressia e bulimia
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Il Kiwanis Club di Villa San Giovanni, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ed in concomitanza…