di DOMENICO ARCUDI
«Ogni comunità, laica o religiosa, deve prendere parola sul tema». Questo è stato il monito lanciato dal sindaco di Campo Calabro dott. Rocco Alessandro Repaci durante il convegno dedicato al testamento biologico tenutosi nella data del 30 giugno 2018 alle ore 18:00 presso la Sala Polifunzionale e che ha visto come protagonisti esperti di settori eterogenei. Infatti il Dott. Repaci, nella veste di amministratore oltre che essere una figura vicina alla Parrocchia, ha asserito che «gli enti locali hanno il compito di applicare la legge n.219 del 2017, al di là dell’opinione dell’amministratore», comunicando così ai cittadini che il comune da maggio di quest’anno è dotato di registro per il testamento biologico.
Ad offrire un punto di vista basato sul profilo religioso sono stati in primis il Vescovo Giuseppe Fiorini Morosini, capo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, il quale ha enunciato via telefono ai presenti l’importanza della vita in quanto dono di Dio, linea guida sulla quale si sono attenuti il Vicario Polimeni, il vicario della zona pastorale di Villa S. Giovanni Padre Antonio Carfì e, infine, Don Francesco Megale, vice-parroco della parrocchia S. Maria Maddalena, il quale ha spiegato ai presenti che «[…] Esistono leggi giuste o leggi sbagliate, ma che va fatta un’ulteriore distinzione tra leggi morali e leggi immorali». Proprio sul profilo giuridico si è espresso il Prof. Daniele M. Cananzi, il quale ha spiegato alcuni “punti oscuri” della legge sul testamento biologico. Tra questi, il rischio che il consenso informato, stipula dell’intesa e fiducia tra medico e paziente, rischi di divenire solamente un “consenso in-formato” e, quindi, valido sulla carta, che possa riportare le convinzioni inculcate dal medico al paziente e ciò, in termini giuridici, potrebbe costituire un vizio del consenso se le informazioni siano errate. Ad offrire un punto di vista sotto l’ottica della bioetica è stato il geriatra Dott. Cesare Romeo, il quale si è focalizzato sul ruolo del medico in quanto responsabile dell’informazione che egli fornisce al paziente, asserendo che la vita, al di là del profilo religioso, è un bene indisponibile.
Inoltre, ad intervenire è stato anche il vicesindaco di Reggio Calabria Armando Neri, il quale si è congratulato con il sindaco Sandro Repaci per l’ordine in cui versa il comune di Campo Calabro e, soprattutto, per la scelta di dotare il comune di un registro per il testamento biologico.
Successivamente è stata istituita una “tavola rotonda” fra i vari relatori, Capeggiata da Don Megale, alla quale ha partecipato tra l’altro la dott.ssa Tita La Rocca, responsabile dell’Unità Operativa Chirurgia toracica del G.O.M. “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.
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