VILLA SAN GIOVANNI – Risolto il doppio caso “Bandafalò-Severino”, per Giovanni Siclari inizia adesso la prova più difficile: governare Villa San Giovanni e renderla più appetibile sotto tutti gli aspetti. A un anno dalla sua elezione, infatti, il sindaco rilancia il suo progetto per la città dello Stretto e assicura che non si risparmierà nei quattro anni di mandato che lo attendono. Ma ci sono soprattutto gli ultimi sofferti dodici mesi al centro della conferenza stampa convocata stamattina da Siclari nella sala consiliare, la prima occasione in cui parla in veste ufficiale di sindaco. Dodici lunghi mesi per il primo cittadino eletto ma fuori dalla casa comunale fino a qualche giorno fa, nel corso dei quali si sono susseguiti più eventi: la vittoria elettorale e la nomina del vicesindaco; la sospensione; i ricorsi al Tar; il commissariamento della giunta; l’insediamento della commissione d’accesso antimafia; il ripristino dell’esecutivo; i ripetuti rinvii del processo d’appello “Bandafalò”. Tutto superato: Siclari e squadra sono riusciti ad affrontare con successo tutti gli ostacoli e ora possono ripartire. Il sindaco in particolare si lascia alle spalle un periodo in cui tante volte avrebbe voluto “gridare” ma non l’ha fatto, soffrendo in silenzio e attendendo il verdetto di turno, senza abbattersi ogni volta che ne giungeva uno negativo. Un periodo che oggi Siclari ripercorre con la serenità e la soddisfazione di avercela fatta, sempre affiancato da quanti lo hanno sostenuto invitandolo a non mollare.
Accanto a lui, al tavolo dell’odierna conferenza, condotta dal capo di gabinetto comunale Saro Bellè, c’è il fratello senatore, Marco Siclari; ci sono gli avvocati Walter Tripodo e Vincenzo Siclari, altro fratello del sindaco; ci sono i componenti della squadra amministrativa e qualche altro in quota maggioranza: il vicesindaco, ormai ex sindaco facente funzioni, Maria Grazia Richichi; il presidente del Consiglio Nino Giustra; gli assessori Pietro Caminiti; Domenico D’Agostino e Massimo Morgante; la consigliera Mariagiovanna Santoro. “Oggi finalmente si chiude una parentesi particolare. Abbiamo affrontato un anno pieno di difficoltà, soprattutto a causa della legge Severino, una legge incompleta, oggetto di varia interpretazioni. Ma abbiamo affrontato tutto, dai ricorsi al Tar alla commissione d’accesso”, esordisce Giovanni Siclari passando in rassegna i fatti e i provvedimenti che si sono succeduti dalla sua elezione a oggi. “La commissione d’accesso era il pericolo più importante – continua Siclairi – e il risultato finale inorgoglisce me e tutti i cittadini. Ciò ci responsabilizza sempre di più, e continueremo nella legalità. E’ stato un anno difficile, ma oggi siamo più forti di prima grazie ai nostri punti di forza: tenacia, orgoglio, coraggio, trasparenza, legalità, democrazia. Volevo “gridare” con orgoglio ma ho rispettato in silenzio le sentenze, ho avuto rispetto e fiducia nella Giustizia, nella Magistratura e nella Prefettura. Ringrazio la Prefettura e le altre istituzioni che hanno saputo proteggere il risultato elettorale di questa città. Un grazie particolare al prefetto di Bari. Anche dopo la sentenza di assoluzione ci siamo mossi solo dopo la comunicazione della Prefettura, convocando il consiglio comunale per il 9 luglio”. Ma la lista dei ringraziamenti di Siclari è ben più lunga, e comprende tutte le persone che lo hanno sostenuto in questi dodici mesi: “In primis i miei concittadini. Anche se alcuni hanno cercato di denigrarci, tantissimi concittadini ci hanno spronato ad andare avanti con coraggio: sono questi i calabresi che voglio al mio fianco”. Subito dopo la famiglia, e qui Siclari si commuove: “Grazie alla mia famiglia. Molti attacchi sono stati personali e hanno leso la dignità mia e della mia famiglia, noi che abbiamo sempre vissuto con dei principi. Grazie a mia moglie, alle mie due figlie che spesso si sono sentite mortificate, ai miei genitori, ai miei fratelli”. Un riconoscimento più che sentito è quello che Siclari prova verso chi l’ha sostituito tenendo davvero duro di fronte ai vari eventi: “Grazie di cuore all’amministrazione comunale guidata da Maria Grazia Richichi, in particolare al vicesindaco, e a tutta la maggioranza per aver continuato con coraggio. E grazie a tutti i dipendenti comunali”. Tocca, poi, a due persone molto speciali per Siclari: “Grazie a Nico D’Ascola e a Rosanna Scopelliti”, continua il sindaco evidenziando un legame di stima e affetto, quello con i due ex parlamentari, che oltrepassa l’appartenenza politica. L’elenco dei nomi da ringraziare prosegue col fratello senatore e con gli avvocati che lo hanno difeso nelle diverse battaglie, per concludersi con “tutti gli amici, i politici e gli amministratori che hanno continuato – sottolinea Siclari – a dimostrarmi stima e vicinanza”. Il primo cittadino è già al lavoro per Villa e non vede l’ora di raggiungere i risultati promessi, nella speranza “che tutto quello che è successo – ecco il suo monito – serva da lezione: chiunque vince una competizione elettorale deve essere giudicato esclusivamente per l’azione amministrativa”. Piena disponibilità nei confronti delle forze politiche consiliari e dei cittadini: “Voglio esprimere – assicura Siclari – la mia totale apertura verso tutto il consiglio comunale, maggioranza e minoranza. E le porte del Comune saranno sempre aperte alla società civile. Continueremo il lavoro avviato dall’amministrazione Richichi, e riprenderemo le linee programmatiche illustrate in campagna elettorale”. Siclari torna più volte sul discorso della legalità, valore imprescindibile nell’azione amministrativa e non solo, dichiarando la volontà di un incontro col prefetto e con i vertici delle forze dell’ordine cittadine. Doveroso, quindi, passare la parola a chi l’ha sostituito durante lo stop obbligato: “Finisce qui la mia avventura da sindaco facente funzioni. E’ stata dura, ma ho affrontato quotidianamente tutti gli ostacoli. Non è che non abbiamo fatto niente, anzi, abbiamo fatto tanto”, afferma Maria Grazia Richichi ringraziando colleghi, dipendenti e dirigenti comunali e augurando buon lavoro al sindaco Siclari, del quale continuerà a fare le veci. Orgoglioso del fratello sindaco non può che essere Marco Siclari, i cui impegni da senatore non gli hanno impedito di partecipare “a un giorno di festa per Villa San Giovanni, la mia città, la città dove sono cresciuto”. “Oggi vince la democrazia – afferma il parlamentare di Forza Italia in linea col comunicato diramato poco prima – e Villa vince due volte: con le elezioni e con la certificazione di legalità arrivata grazie alla presenza dello Stato. Adesso, però, subito le prime risposte alla città. Da parte mia tutte le istanze del nostro territorio arriveranno in Senato”. A chiudere la conferenza, dopo un brevissimo saluto dell’avvocato Tripodo, sono le risposte del sindaco alle domande della stampa. Capitolo giunta: “Sì, ci sarà un rimpasto dopo un confronto con tutta la maggioranza – conferma Giovanni Siclari – ma si tratterà solo di un miglioramento: l’esecutivo non sarà stravolto ma rafforzato”. E ci sarà pure l’estate villese, anche se in versione molto ridotta rispetto alla classica rassegna di eventi ideata proprio da Siclari ai tempi dell’assessorato alla Cultura.
Francesca Meduri
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