VILLA SAN GIOVANNI – “Arte e legalità… sotto le stelle!”. È stato questo il tema della “Cena dei rioni 2018″ organizzata dall’associazione “Ponti Pialesi” nell’accogliente e curata location del presidio della legalità “Antonino Scopelliti”, a Piale di Villa San Giovanni. Per il ventunesimo anno consecutivo, l’infaticabile e affiatata squadra capitanata dal presidente Francesco Marcianò ha impreziosito il tradizionale momento conviviale accompagnandolo con messaggi pieni di positività. Un evento gastronomico, per ribadire il ruolo della cucina quale elemento essenziale dell’identità culturale di un paese, ma anche un evento socio-culturale per rilanciare un appello di cui tutti, soprattutto in Calabria, dovrebbero far tesoro: quel “no” netto, chiaro, alla mafia, alla ‘ndrangheta, alla criminalità organizzata che, come narra la cronaca, costituisce il primo ostacolo allo sviluppo e alla crescita di una terra che, altrimenti, sarebbe tutt’altra cosa. Un “no” ribadito a gran voce nel giro degli interventi che hanno intermezzato una gustosissima cena a km zero, che i soci e i volontari dell’associazione “Ponti Pialesi” hanno preparato con i prodotti dei gruppi d’acquisto solidale di Equosud. Sulla scia dello slogan dell’edizione 2018 della manifestazione, “Una cena per fare memoria… perché memoria è vita!”, rappresentanti del mondo associazionistico, culturale, imprenditoriale e istituzionale si sono rivolti ai numerosi partecipanti alla serata con parole di speranza, di orgoglio, di incoraggiamento. Sollecitati dalle domande della giornalista Giusy Caminiti, storica corrispondente della Gazzetta del Sud, hanno inneggiato alla cultura della legalità e della solidarietà: Vincenzo Linarello, numero uno del Consorzio Goel; Domenico Nasone, dell’associazione antimafia Libera; Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione Scopelliti; Tiberio Bentivoglio, imprenditore e testimone di giustizia; Michele Albanese, giornalista del Quotidiano del Sud, costretto a vivere sotto scorta perché i suoi articoli danno fastidio ai mafiosi; Nancy Iachino, consigliere comunale di Reggio Calabria delegata ai Beni confiscati; i sindaci di Campo Calabro e di Villa San Giovanni, rispettivamente Sandro Repaci e Giovanni Siclari; Luisa Ottanà, docente dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Villa San Giovanni. A tirare le conclusioni, con un monito deciso e importante, è stato il leader di “Ponti Pialesi” Francesco Marcianò: “Basta mafia, basta ‘ndrangheta… Vogliamo crescere i nostri figli, i nostri nipoti, nella pace, nella tranquillità”. Un appello rilanciato all’indomani della commemorazione del 27^ anniversario dell’assassinio del giudice Antonino Scopelliti, esempio di lealtà e onestà più volte ricordato dai protagonisti degli interventi. Perché, appunto, la memoria è vita e va custodita. E “Ponti Pialesi” continuerà a farlo, anche grazie ai tanti partecipanti che, aderendo alla ventunesima “Cena dei rioni”, hanno dato il loro contributo perché l’associazione possa perseguire le proprie lodevoli finalità. (Fra.Me.)
Mostra artistica
“Arte e legalità… sotto le stelle”. Una piccola mostra artistica ha dato il benvenuto in questa 21^ edizione della Cena dei rioni per presentare i tanti bravissimi artisti che ad oggi hanno voluto sostenere il progetto associativo Museo delle Memorie partecipando al bando “Legalità! Riscatto e Denuncia”. Con la realizzazione di una collezione artistica permanente si vuole presentare questo luogo come una casa di tutti per rendere il Museo un luogo di bellezza legato alla Memoria, così da pensare a questo Museo come a un luogo di legalità dinamico che guarda al passato ma si rivolge a un futuro di riscatto per il nostro territorio.
Il Presidio della Legalità A. Scopelliti – Museo delle Memorie
Bando “Legalità! Denuncia e Riscatto”
Ideato dopo innumerevoli iniziative sul territorio, il progetto si prefigge l’obiettivo di tentare di stimolare, a tutti i livelli, la collaborazione tra organizzazioni, movimenti, artisti, singoli cittadini attraverso la proclamazione di un Bando di partecipazione a tema “Legalità! Denuncia e Riscatto: gli avvenimenti italiani degli ultimi 40 anni” in cui è prevista, per i partecipanti, la donazione di opere realizzate allo stesso Museo. Come da consuetudine e con il modo di operare divenuto una specificità dell’associazione, distinguibile nella denominazione di “ponteggiare”, il progetto è stato condiviso con le associazioni di Libera, la Fondazione Scopelliti e il Gruppo Goel, tutte realtà del territorio che hanno fatto della lotta alla mafia ragione di impegno e azione concreta. Il progetto si avvale anche del patrocinio morale della Città Metropolitana, della Città di Villa San Giovanni e del Comune di Campo Calabro.
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