BAGNARA. Bilancio commissariato, l’amministrazione Frosina fa chiarezza: “Il tempo è stato tiranno”

BAGNARA CALABRA – Ha suscitato, giustamente, molto clamore la nomina prefettizia del commissario ad acta per l’approvazione del rendiconto 2017 e del bilancio di previsione 2018, forse più di quanto ne abbia suscitato la dichiarazione di dissesto. Per ovviare a sommarie ed infelici considerazioni è doveroso rappresentare atti e fatti susseguitisi in questi ultimi mesi.

A seguito dell’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato da parte del Ministero dell’Interno, si è dovuto lavorare intensamente per rispettare la tempistica fissata dal relativo decreto ministeriale, procedendo all’approvazione del bilancio di previsione 2016/2018, avvenuta nel mese di febbraio, e all’approvazione del bilancio di previsione 2017/2019 e del rendiconto 2016, avvenuta nel mese di maggio.

A far data dal 16.07.2018 il sindaco, con il conforto dell’intero gruppo di maggioranza, nominava con proprio decreto il dott. Giuseppe Marino quale responsabile della Uoc 2, già capo area ufficio tributi e contenzioso, nonché reggente dell’area tecnica. Tale avvicendamento si è reso necessario a seguito dell’espressa richiesta del dott. Moio di essere sollevato dall’incarico di capo area finanziaria.

La necessità di chiudere il bilancio in pareggio, salvaguardando i relativi equilibri, ha richiesto l’avvio delle verifiche volte a definire possibili rateizzazioni delle posizioni debitorie accertate dagli uffici, in massima parte riferiti a tassa conferimento in discarica rifiuti e fornitura energia elettrica.

Si rammenta che, relativamente a questi debiti, i creditori hanno accolto le istanze di rateizzazione proposte dall’Ente.

Va evidenziata con forza, altresì, la non procrastinabile attività di riaccertamento puntuale dei residui oltre che alla verifica dell’attendibilità della rispondenza numerica. Queste due fondamentali fasi della intera sessione di bilancio hanno richiesto un ulteriore sacrificio in termini temporali. Passaggi assolutamente necessari e propedeutici.

La nomina prefettizia del commissario ad acta è intervenuta in questa fase in cui L’ente, dopo essere stato impegnato fino al mese di maggio a predisporre i bilanci ed il rendiconto degli esercizi precedenti, pur nelle difficoltà connesse alla notoria carenza di personale, a fronte della complessità degli adempimenti connessi ai nuovi principi dell’armonizzazione contabile, stava concentrando ogni sforzo per definire l’enorme mole di lavoro legala al rendiconto 2017, al conto annuale 2017, al riaccertamento dei residui 2017, al bilancio 2018/2020 con tutti i relativi allegati.

I principi introdotti dalla contabilità “armonizzata” spesso comportano che anche le procedure straordinarie del dissesto e del riequilibrio pluriennale – che, nella maggioranza dei casi, per i comuni che vi fanno ricorso si traduce in una dichiarazione di dissesto – richiedono tempi lunghi per il ritorno alla normalità. E ripartire, per comuni figli del fallimento come il nostro, è sempre molto difficile così come lo è pensare di approvare bilanci con un’anima politica. Forse è pura utopia, almeno per ora e in queste condizioni.

Ma se metterci l’anima, al fine di cercare di risolvere le innumerevoli ed annose problematiche, significa impegno e sacrificio, all’Amministrazione Frosina non è mai venuta meno e non lo sarà neanche dopo aver superato questo ultimo scoglio, rispetto al quale si aprirà una nuova fase politica in grado di dare una positiva e risolutiva spallata amministrativa. Non sarà secondaria, dunque, l’attività di rinnovamento della dirigenza puntando alla sostituzione dei pensionandi con professionalità all’altezza. Non soluzioni rattoppate.

Infine, la nomina del commissario ad acta non è una bocciatura dal punto di vista numerico (lo si vedrà a breve casomai) ma piuttosto vuol dire che bisogna fare in tempo è che non c’è più tempo. Già il tempo, che in questo caso è stato tiranno!

Felice Maceri – Assessore al Bilancio

Fonte: Facebook Bagnara Bene Comune-Frosina Sindaco