Villa San Giovanni. Bambini disabili lasciati a piedi, il garante Marziale “richiama” il Comune

22 Settembre 2018
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VILLA SAN GIOVANNI – Non si è fatta attendere la risposta del garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale, in merito alla sospensione del servizio di trasporto dei ragazzini disabili verso le strutture di riabilitazione. Con una pec al prefetto di Reggio Calabria e al sindaco di Villa San Giovanni, inviata per conoscenza anche all’associazione Specialmente Preziosi, che ha denunciato il disservizio, Marziale si conferma garante attento e puntuale, invitando chi di competenza a intervenire in ordine alla “segnalazione di  pregiudizio ai danni di minori disabili”. Di seguito il testo della missiva del garante: 

Si comunica che in data 19 settembre u.s. è stata trasmessa all’Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza una mail da parte della dott.ssa Maria Franco, presidente dell’Associazione Specialmente Preziosi, acquisita agli atti con prot. nr. 1683 del 19.09.2018, a mezzo della quale lamenta la sospensione – interruzione da parte dell’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni
del servizio di trasporto messo a disposizione dei ragazzi disabili verso i Centri riabilitativi locati fuori dal territorio comunale. In particolare, evidenzia la continua discontinuità del servizio senza alcuna comunicazione di ripristino e motivazione unica; viene richiesto l’intervento del Garante atutela del pregiudizio arrecato ai minori disabili già fortemente penalizzati per la loro condizione (v. mail all.).
A tal proposito, il Garante, ritenuta ammissibile la questione sottoposta alla sua attenzione, nell’ambito delle prerogative riconosciute dalla legge regionale nr. 28/2004, richiama i principi e il dettato normativo vigenti in materia. In particolare, premesso che:
– uno dei compiti del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza è quello di accogliere segnalazioni in ordine a casi di violazione dei diritti dei minori, fornendo informazioni sulle modalità di tutela e di esercizio dei diritti e intervenendo presso le autorità competenti, nonché di vigilare, con la collaborazione degli operatori preposti, sulla applicazione su tutto il territorio regionale della Convenzione internazionale di tutela dei soggetti in età evolutiva e sull’applicazione e attuazione delle disposizioni attuative nazionali affidate alla competenza delle Regioni e degli Enti locali;
– ai sensi dell’art. 1 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata in Italia e resa esecutiva dalla legge 27 maggio 1991 n. 176, ‘per fanciullo si intende ogni essere
umano avente un’età inferiore a diciott’anni;
– la citata Convenzione stabilisce quattro principi fondamentali:
a) il principio di “non discriminazione” (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori;
b) il principio del “superiore interesse del minore (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità;
c) il principio del diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati;
d) il principio dell’ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni;
– la Convenzione riconosce, inoltre, a tutti i minori un’ampia seria di diritti, tra cui il diritto alla protezione, alla salute, all’istruzione, all’unità familiare, alla tutela dallo sfruttamento, alla partecipazione;
– la “Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità” approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, entrata ufficialmente in vigore, grazie alla ratifica di 20 Stati tra cui l’Italia il 3 maggio 2008, è una legge internazionale che si prefigge l’obiettivo di fare in modo che in tutto il mondo siano rispettati i diritti umani delle persone con disabilità e siano rimosse le forme specifiche di discriminazione (“discriminazione fondata sulla disabilità”), impegnando tutti gli stati che l’hanno ratificata e la ratificheranno ad intervenire con politiche, legislazioni e risorse idonee;
– l’art. 9 (“Accessibilità”) della Convezione ONU sui diritti delle persone con disabilità stabilisce che: “Al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, gli Stati Parti adottano misure adeguate a garantire alle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o forniti al pubblico, sia nelle aree urbane che in quelle rurali. Queste misure, che includono l’identificazione e l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità, si applicano, tra l’altro, a:
a) edifici, viabilità, trasporti e altre strutture interne ed esterne, comprese scuole, alloggi, strutture sanitarie e luoghi di lavoro;
b) ai servizi di informazione, comunicazione e altri, compresi i servizi informatici e quelli di emergenza.”
Alla luce di quanto sopra esposto, questo Garante, nell’ambito delle prerogative riconosciute della legge, raccomanda che venga garantita l’assoluta priorità nella salvaguardia dei diritti dei minori, in quanto titolari di diritti umani che dovrebbero essere sempre adeguatamente protetti e, di conseguenza, invita le Autorità in indirizzo ad accertare quanto segnalato e ad adottare, per quanto di competenza, ogni atto o provvedimento diretto a tutelare i minori disabili garantendo il servizio del trasporto verso i Centri riabilitativi.
Per quanto sopra esposto si chiede di essere informati in merito agli atti adottati e l’occasione è gradita per inviare cordiali saluti.

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