COMUNICATO STAMPA GIOVANI DEMOCRATICI VILLA S. GIOVANNI
Le notizie susseguitesi negli ultimi giorni, relative alla chiusura della cooperativa sociale “Rose Blu”, non ci hanno lasciati indifferenti. Come Giovani Democratici di questa città, avendo già espresso solidarietà al responsabile Domenico Barresi e alle socie-lavoratrici Enza Assumma e Ilenia Longo, che con instancabile abnegazione hanno continuato a lavorare nonostante un arretrato che ammonta a ben 10 mesi di stipendio, sentiamo la necessità e il dovere di continuare a tenere i riflettori accesi su una questione che assume, a nostro avviso, un carattere di urgenza e di rilevanza sociale.
La cooperativa “Rose Blu” svolge dal 2001 un ruolo unico e insostituibile per la nostra città e per i territori limitrofi, offrendo un servizio che sopperisce mancanze anche di natura politica: gestisce servizi socio-sanitari ed educativi, attività ludico ricreative e di inserimento lavorativo per persone con disabilità, fornendo, in maniera continuativa e professionale, un sostegno ed un aiuto prezioso anche alle loro famiglie.
La sua chiusura, legata a difficoltà economiche e ad una mancanza di intervento da parte delle Istituzioni, rappresenta una sconfitta per tutta la comunità.
Pur nella consapevolezza che ogni problematica debba essere vagliata con attenzione e nel pieno rispetto delle norme, ci sono casi, come questo, che necessitano di un intervento chiaro, puntuale e concreto, senza nascondersi dietro la burocrazia o dissipando promesse vane.
Come GD ci stiamo muovendo su più fronti per cercare di trovare una soluzione, anche interfacciandoci con gli organi competenti, ma dispiace constatare come, sulle questioni di natura sociale, le Istituzioni arrivino spesso in ritardo. E a farne le spese sono sempre le fasce più fragili e deboli della popolazione. In questo caso i ragazzi del centro diurno “Rose Blu”: Franca, Tatiana, Alessia, Guglielmo, Ciccio, Nicola, Tiziana, Giovanni, Francesca, Angela e Francesco, a cui va il nostro maggiore pensiero; costretti a rimanere a casa, dall’oggi al domani, per una mera questione di cassa, su cui nessuno è stato in grado di intervenire nei tempi dovuti. Ogni giorno perso lede i loro diritti e la necessità di trascorrere giornate ricche di attività stimolanti e gratificanti, all’insegna della vera amicizia.
Il dato purtroppo da rilevare è la chiusura della coop “Rose Blu” e di conseguenza l’annullamento di un servizio essenziale a persone, che sopra ogni cosa, dovrebbero essere tutelate e questo non può che rappresentare un fallimento per chi si è assunto l’onere di amministrare una comunità.
Ecco perché continueremo a monitorare la questione, cercando di dare il nostro contributo: trovare una soluzione non è una questione tecnica ma un imperativo morale!
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