VILLA SAN GIOVANNI -Dopo 23 anni la cooperativa Rose Blu ha chiuso. Una notizia, questa, che si è sparsa veloce con indignazione dell’opinione pubblica ma anche con rabbia e tristezza. Sicuramente una sconfitta per la città e per la solidarietà. “Era sbocciata la rosa alla luce del mattino, così accesa sullo stelo che la brezza si bruciava”. Bella questa poesia di Garcia Lorca. Potrebbe rappresentare, metaforicamente, quella rosa o le tante rose che a Villa San Giovanni riescono a sbucare il cemento e fiorire tra mille difficoltà e cavilli burocratici. Potrebbe essere una descrizione poetica delle realtà sociali in cui tanta gente si spende, giovani e adulti, volontari o lavoratori che insieme realizzano piccoli, grandi, sogni. Ma in questo momento, Lorca sembra proprio riferirsi a questa cooperativa il cui nome ne richiama tante di rose. Era riuscita a “sbocciare” nel territorio di Reggio Calabria allo scopo di prevenire il disagio sociale e aiutare le persone con disabilità e le loro famiglie a superare gli ostacoli che essi incontrano quotidianamente. Questa “rosa senza spine” nei circa 23 anni di attività è stata un vero sostegno per le famiglie regalando a dando loro, attraverso attività, spazi e momenti di aggregazione e socializzazione. “Quella stella splendeva alta ed era tutta sbocciata” termina il poeta. Ma ora, la rosa che splendeva alta sta rischiando di seccare per sempre. Nata nel 1995 a Villa San Giovanni con l’idea di creare una realtà di aggregazione per persone disabili giovani e adulte in un contesto territoriale difficile come la Calabria, diviene centro diurno nel 1998 in collaborazione con il Comune e da questo impegno concreto, nel 2001, si giunge alla costituzione di Rose Blu – Cooperativa Sociale Onlus. Il motore che spinge questa grande macchina solidale è “la volontà di essere al fianco delle persone emarginate – si legge sul sito internet delle Rose blu – lavorando per rimuovere le cause che provocano la loro emarginazione”. Nei giorni scorsi sono stati tanti gli appelli fatti dal team di Rose Blu e ci sono state anche riunioni istituzionali per discutere di come fare per salvare la Cooperativa. Ma, nonostante i vari incontri, le proposte e gli appelli inviati all’amministrazione comunale di Villa San Giovanni e non solo, ugualmente, il 12 novembre, il Centro Diurno Rose blu, nell’impossibilità di far fronte alle spese, ha fermato la sua attività. Ad un mese dalla chiusura, il Centro Diurno è chiuso e i ragazzi sono a casa a totale carico dei propri familiari.
La soluzione al problema è stata più volte demandata alla Regione per cercare di dimostrare che la responsabilità fosse di altri. “Oggi che la Regione si è dimostrata disponibile a trovare le soluzioni per superare la situazione economica attuale, vista anche l’unicità del servizio svolto dall’unica realtà del genere nell’ambito 14, e che la Giunta regionale ha approvato una delibera che sblocca le autorizzazioni al funzionamento – ha dichiarato il presidente della cooperativa, Domenico Barresi, tutto si è impantanato in lentezze e ambiguità difficili da comprendere sia da parte dei dipendenti della Cooperativa che degli utenti e dai loro familiari, che avevano già segnalato a fine ottobre ai sindaci di Villa San Giovanni e Campo Calabro le difficoltà della Cooperativa. Si ha l’impressione che, tolto l’alibi della Regione, siano altre le ragioni che impediscono il raggiungimento di una soluzione”. Ancora incerte le date di un possibile incontro con l’assessore regionale al lavoro e al welfare Angela Robbe e con i funzionari regionali a Catanzaro. Il caso Centro Diurno Rose Blu resta ad oggi senza soluzione. In molti però sperano che questa realtà possa al più presto riaprire i battenti e nel frattempo sbocciano le iniziative per la raccolta fondi da destinare al centro diurno: il 17 dicembre è prevista infatti una cena di beneficenza “A cena con le rose blu” a cura dell’executive chef Antonio Battaglia presso il ristorante Chiringuito di Villa San Giovanni mentre il 20 dicembre al Nhirò di Reggio Calabria ci sarà un’apericena. Nel frattempo la cooperativa chiede che entro la settimana il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, possa convocare il tavolo tecnico dell’Ambito 14 per sbloccare le prime somme al fine di coprire le spese già sostenute e le spettanze (13 mensilità + oneri sociali ) delle operatrici a copertura delle attività svolte nel corso del 2018 . Barresi si auspica inoltre che “alla luce della delibera regionale, il sindaco Siclari chieda un incontro tecnico agli uffici regionali per la valutazione degli aspetti formali, la valutazione della documentazione presentata nel luglio 2017 al Comune di Villa San Giovanni e per definire la data del sopralluogo per l’ottenimento della autorizzazione al funzionamento”. E conclude ringraziando il consigliere Salvatore Ciccone, i giovani democratici e Nicola Irto per aver fatto giungere le istanze di Rose Blu sul tavolo dell’assessore Robbe: lo scorso 28 novembre infatti, a Catanzaro, la Cooperativa ha potuto rendicontare la complessa situazione del centro diurno. Ma, ad oggi purtroppo, tutto ugualmente tace.
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