VILLA SAN GIOVANNI – Sembrano essersi spenti i riflettori sul polmone di stoccaggio, l’importantissima opera finanziata dall’ex decreto emergenza ambientale con l’obiettivo di liberare – almeno in parte – la città di Villa San Giovanni dal traffico e dall’inquinamento causato dai mezzi pesanti e non solo. La proroga fino al 31.12.2018 concessa lo scorso febbraio, annunciata dal prefetto Vittorio Saladino e accolta con un sospiro di sollievo dopo i ripetuti allarmi dell’opposizione, sta per scadere e del polmone grande non c’è traccia. Eppure, l’allora reggente di Palazzo San Giovanni, carte alla mano, era stato chiaro parlando dell’ultima opportunità concessa al Comune per portare a termine i lavori: «Il termine di proroga concesso deve considerarsi come ultimativo, e si ribadisce – questa la risposta del Dipartimento di Protezione Civile – che tutti gli interventi dovranno essere effettuati in regime ordinario». Se questo ultimatum sarà rispettato, il finanziamento dovrà tornare indietro.
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