VILLA SAN GIOVANNI – Annunciata per i primi di gennaio 2019 slitta ancora l’inaugurazione del molo di sottoflutto. Colpa del maltempo, assicura l’amministrazione comunale nel comunicato stampa diffuso ieri pomeriggio per informare sulla conclusione del collaudo tecnico-amministrativo dell’opera. Anche questo, però, era stato dato per cosa fatta sul finire dello scorso anno (“si è tenuta la visita di collaudo conclusiva”), tant’è che, appunto, la compagine di governo del sindaco Giovanni Siclari si sbilanciava dando per sicuro il taglio del nastro per l’inizio del nuovo anno, puntualizzando di non averlo organizzato in quei giorni di festività natalizie solo per consentire la presenza delle massime autorità locali. Amministrazione forse troppo precipitosa ieri, ma ugualmente autocelebrativa oggi. Su questo, almeno, non ci sono dietrofront: l’autocelebrazione è il filo conduttore di ogni comunicazione proveniente da Palazzo San Giovanni, dal sapore più elettorale che istituzionale. Ma non si pretende che l’amministrazione siclariana ne comprenda la differenza, avendo già dimostrato di non conoscerla… Un’amministrazione che si applaude tanto e di continuo, forse perché, in realtà, i battiti di mani che arrivano da fuori non sono così tanti, perché la situazione della città è quella che è e la gente vorrebbe risposte concrete anche sui problemi quotidiani: il lavoro, le tasse, la salute e via dicendo. Certamente, e questa è una cosa super positiva che non si intende sminuire, la fine dei lavori del molo sottoflutto è una risposta concreta, importante, attesa da tanto tempo. A maggior ragione, trattandosi di un dato di fatto, l’amministrazione, nel darne notizia, avrebbe dovuto, e potuto, ridimensionare i toni autocelebrativi che le sono tanto cari, cercando di limitarsi alla gioia, alla soddisfazione senza ribadire, in modo continuo e alquanto infantile, quant’è bella e brava. Con due aggravanti, peraltro. E cioè: aver ‘rinnegato’, in qualche modo, le recenti amministrazioni (La Valle e Messina, ndr) amiche e alleate, finite (con critiche nemmeno velate, ndr) praticamente nella lista nera di quelle che non sono riuscite a completare il molo sottoflutto; e, soprattutto, aver relegato, dimenticato in un angolino, in fondo al comunicato di ieri, il ruolo di Mariagrazia Richichi, il vicesindaco donna che, in un periodo non facile per la città, ha avuto le ‘palle’ (è proprio il caso di dirlo, ndr) di firmare la transazione che ha sbloccato i lavori per il completamento dell’opera. Un doppio gesto di ingratitudine, magari involontario, che riaccende i riflettori sugli equilibri politici e amministrativi villesi, anche nell’ottica del futuro rimpasto di giunta. Di fatto, se un giorno – com’è auspicabile – il molo di sottoflutto porterà dei frutti alla città, e se questi frutti arriveranno nell’interesse generale della città e non per gli interessi di pochi privati, Maria Grazia Richichi entrerà per la seconda volta nella storia di Villa San Giovanni, dopo essere stata la prima sindaca della città; allo stesso modo, l’ex sindaco Antonio Messina potrà ripensare con meno amarezza al suo breve mandato alla guida della città, e ricordare con soddisfazione la firma del verbale di consegna della superficie complessiva di mq. 100.000 in località Croce Rossa, unitamente ad altri adempimenti portati a termine per il molo sottoflutto. (fra.me.)
Fatta questa doverosa ed esclusiva premessa, ovviamente introvabile sui siti (giornalistici e non) dei copia-incolla e del “tutto fa brodo”, spazio al comunicato stampa che riferisce sull’ultimazione, “in tempi record”, del collaudo tecnico-amministrativo del molo di sottoflutto. Di seguito, il testo completo:
Con il collaudo tecnico-amministrativo, depositato il 31 gennaio, si è messa la parola fine ad un lungo iter necessario per consegnare alla città il molo di sottoflutto. La burocrazia non ha fermato la voglia dell’amministrazione, guidata dal sindaco Giovanni Siclari, di consegnare alla città una delle opere più attese in assoluto: il molo di sottoflutto. Con enorme soddisfazione il primo cittadino e il consigliere delegato Giovanni Imbesi comunicano la conclusione, in tempi record, del collaudo tecnico amministrativo. Ed è proprio Imbesi a evidenziare come la straordinarietà stia proprio nei tempi poiché è noto che pratiche del genere richiedono molto tempo e, come spesso accade in Italia, si rischia di rimanere impantanati tra le carte. Ma la determinazione, gli innumerevoli solleciti e il costante lavoro celato dietro quest’impresa hanno portato ad un risultato agognato da tempo.
«Abbiamo seguito i lavori passo dopo passo senza mai abbassare l’attenzione su quest’opera – ha dichiarato il consigliere Imbesi – e oggi siamo felici di poter annunciare che anche l’ultimo step è stato portato a compimento. Questo ci consente di poter predisporre tutti gli atti conseguenziali che ci permetteranno di assegnare l’area del molo di sottoflutto poiché diventerà, a tutti gli effetti, un porticciolo turistico. Un grazie va tutta l’equipe di tecnici tra cui il collaudatore l’ingegnere Taverriti, il Rup Giancarlo Trunfio e il direttore dei lavori Franco Morabito che, in sinergia e su input dell’amministrazione, ha portato a questo risultato. Andando, dunque, contro i peggiori pronostici avanzati da più parti, si chiude anche il capitolo del collaudo e ci possiamo preparare a inaugurare un’opera completa alla città».
Tempi brevi, dunque, per il taglio del nastro rimandato solo a causa delle condizioni climatiche avverse con la speranza di poter provvedere già quest’anno all’assegnazione del molo.
«Con il collaudo tecnico amministrativo, finalmente, si può considerare definitivamente completato il molo di sottoflutto – ha dichiarato il primo cittadino Giovanni Siclari – Dipanato qualsiasi dubbio circa il collaudo, abbiamo dato risposte concrete con i fatti. Devo ringraziare il delegato alle grandi opere Imbesi perché è anche grazie al suo impegno se abbiamo ottenuto questo risultato. Siamo già stati alla capitaneria di porto per portare avanti tutto l’iter per rendere fruibile il molo e a breve avremo grandi novità. Un’opera storica che da oltre 50 anni la nostra città attendeva, una risorsa che ormai sembrava destinata ad essere abbandonata a se stessa, l’ennesima incompiuta. Doveva essere completata e consegnata nel lontano 2007 e, invece, è stata lasciata li, arenata su se stessa. Un immenso patrimonio della città lasciata in mano ai vandali ma noi non ci siamo arresi e con caparbietà e tenacia, come la fenice, l’abbiamo fatta risorgere dalle ceneri. Adesso si passa alla seconda fase con tante novità».
L’amministrazione Siclari si è fatta, fin da subito, promotrice della mediazione grazie anche all’impegno anche del già assessore al bilancio Domenico D’Agostino e di tutta la squadra che ha voluto considerare il completamento del molo sottoflutto una priorità, per arrivare a un traguardo che la città attendeva da tempo. È stata una delle priorità dell’azione amministrativa, un sogno che si realizza e un impegno preso in campagna elettorale che l’intera squadra sapeva già di dover affrontare con massima priorità e rispettato al quale non si è voluta tirare indietro il vicesindaco Mariagrazia Richichi che ha firmato la mediazione elaborata dai professionisti incaricati. Sicuramente è la prima grande risposta data dalla squadra Siclari che promette: «Ci saranno tante altre di queste promesse mantenute, questo è solo l’inizio».
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