di FRANCESCA MEDURI
VILLA SAN GIOVANNI – Un’attesa lunga circa 16 anni, per un’opera tanto desiderata quanto sofferta a causa di una situazione di stallo che rischiava di sfociare nell’ennesima incompiuta. Ecco perché il primo marzo 2019, la giornata di inaugurazione del molo di sottoflutto, sarà una data storica per Villa San Giovanni e l’area dello Stretto. Autorità e cittadini si ritroveranno alle ore 11 in località Croce Rossa, in prossimità del lungomare di Pezzo, per un taglio del nastro in grande stile. Il sindaco Giovanni Siclari e la sua amministrazione faranno gli onori di casa all’importante parterre istituzionale invitato per l’occasione: il capo del Dipartimento Protezione civile Angelo Borrelli, il prefetto Michele di Bari, il senatore Marco Siclari, il vicepresidente della giunta regionale Francesco Russo, il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, il direttore marittimo Giancarlo Russo, i sindaci dell’area dello Stretto. Sarà presente, inoltre, l’arcivescovo Morosini per la benedizione dell’opera.
«Uno degli eventi più importanti della storia villese degli ultimi decenni – ha detto Siclari aprendo la conferenza stampa di presentazione dell’inaugurazione – Un risultato raggiunto – ha continuato il sindaco dopo aver ripercorso l’annosa vicenda del molo, sbloccatasi nel settembre del 2017 – grazie all’impegno e alla sinergia di tutta la squadra che, nonostante la mia sospensione per la legge Severino, ha sempre avuto indicazioni ben precise sul da farsi: il mio ringraziamento va in primis all’allora assessore al Bilancio D’Agostino e al consigliere delegato Giovanni Imbesi che hanno messo a punto una transazione vantaggiosa; e un ringraziamento particolare va, ovviamente, al vicesindaco Maria Grazia Richichi che, sentiti i pareri legali del caso, si è assunta la responsabilità di firmare la transazione con la ditta evitando ulteriori ritardi in attesa del mio rientro. È un risultato straordinario – ha sottolineato Siclari – veder completata un’opera che poteva essere un’altra incompiuta. L’iter per la conversione del molo in porticciolo turistico è già partito, e non solo con la delibera di giunta per le varianti al Piano spiaggia. Dobbiamo essere tutti orgogliosi di questo risultato, perché si tratta di un’opera che è un trampolino di lancio per Villa e per lo Stretto, uno strumento fondamentale per i diportisti e per l’indotto economico di tutta l’area». Sollecitato dalle domande dei giornalisti e delle associazioni presenti, il primo cittadino ha poi aggiunto altri dettagli sul futuro del molo di sottoflutto. Futuro che, appunto, si chiama porticciolo turistico. «Abbiamo le idee chiare su cosa fare», ha assicurato Siclari spiegando le intenzioni della propria amministrazione una volta concluso l’iter per la conversione in porticciolo turistico. L’idea della squadra di governo villese è quella di promuovere un bando europeo integrato di progettazione e gestione per realizzare un porticciolo da 300 o più posti barca, con servizi, arredi, attrezzature e tutto il necessario al funzionamento dell’infrastruttura. Non è da escludere nemmeno il project financing. E nelle more della conversione e dell’affidamento a una società specializzata, che si fa? Al momento il molo non è utilizzabile, ma Siclari e la sua squadra sono al lavoro «renderlo fruibile già per l’estate 2019. Abbiamo già in mente come, anche se non lo dico ora. Ci stiamo ragionando – ha detto il sindaco evidenziando, da diportista, le «caratteristiche uniche del molo» – e ne discutiamo ovviamente con la Capitaneria di Porto».
Altrettanto soddisfatto il responsabile dell’ufficio tecnico comunale e direttore dei lavori del molo: «C’è stata un’ottima collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti – ha dichiarato l’ingegnere Franco Morabito – L’opera non si discosta dal progetto originale, se non per qualche lieve accorgimento resosi necessario. Il ritardo nella conclusione dei recenti lavori – ha infine spiegato il professionista villese- non è dipeso da noi, ma da procedure autorizzative che abbiamo continuamente sollecitato».
Di poche parole ma visibilmente raggiante il consigliere delegato alle Grandi opere Giovanni Imbesi: «Quest’opera ripaga per tutto il tempo e l’impegno spesi. Un risultato di squadra, per il raggiungimento del quale ognuno, nel suo ruolo, ha dato un grande contributo. Siamo alla fine del primo step, adesso andiamo avanti per poter sfruttare al meglio quest’opera».
In conferenza stampa, accanto al sindaco, anche il presidente del Consiglio Nino Giustra e gli assessori Massimo Morgante e Pietro Caminiti.
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