Villa San Giovanni. Crisi politica, i “micariani”: «Il sindaco accolga le nostre richieste sul bilancio». Ecco tutte le voci contestate

VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito la lettera aperta dei consiglieri comunali Sonia Labate, Liz Ciccarello e Giuseppe Sofi:

Sulla scia della trasparenza che ha sempre caratterizzato il nostro modo di agire, di amministrare e di fare politica vogliamo ribadire ed affermare con chiarezza tutto quello che pensiamo e che pretestuosamente alcuni non hanno voluto fin qui intendere.

Non era necessaria la nostra presenza alla riunione di maggioranza di questa sera perché nessuna consultazione politica ha preceduto quella riunione per quanto indicata e richiesta più che da noi dalla nostra capogruppo Francesca Porpiglia, di cui condividiamo il documento presentato al consiglio del 25.03.2019, dichiarando la nostra contrarietà ad ogni soluzione di “maggioranze raccogliticce”.

Le nostre richieste le mettiamo adesso nero su bianco perché siano chiare alla Città:

• Sin dall’inizio non abbiamo condiviso il criterio di formazione della Giunta, e lo abbiamo manifestato apertamente, ciò nonostante abbiamo sostenuto l’Amministrazione pur con critiche aperte quando lo abbiamo ritenuto necessario;
• Non abbiamo assecondato alcune scelte del Sindaco perché abbiamo avuto mandato dai nostri elettori a rappresentarli e continueremo a farlo con umiltà e spirito di servizio perché crediamo nel confronto dialettico anche quando diventa aspro e crediamo che solo da un confronto senza falsità possano scaturire i veri miglioramenti;
• Non abbiamo condiviso la scelta del Sindaco di chiudere il tavolo politico formato da persone la cui esperienza amministrativa e politica è stata determinante per la sua candidatura prima e la sua elezione dopo. E questo lo abbiamo detto;
• Non abbiamo condiviso il modo di fare, spesso fondato su proclami e formalità: che senso ha inaugurare di fretta un Molo e lasciarlo chiuso? Che senso ha la “Bellezza del Creato” imposta da Anas? Non era più utile riasfaltare le strade, realizzare e ristrutturare gli impianti sportivi e gli edifici scolastici comunali, realizzare auditorium o centri di aggregazione, riqualificare l’Arena Comunale creando un parco urbano? Tutto questo lo abbiamo detto, passando per i soliti tre “disturbatori” (adesso diventati “dissidenti” per penna del sindaco) che invece credono nell’autorevolezza della Politica;
• Il Sindaco ci ha fatto sempre sentire ospiti a casa nostra perché abbiamo il pessimo vizio di manifestare il nostro dissenso rispetto alle decisioni che non ci sembrano utili per la Città. Che male c’è a dissentire?
• Riteniamo che il bilancio sia carente di una visione programmatica e di prospettiva della Città ma – vista la contingenza economica del momento – non abbiamo mai voluto strumentalizzare il documento economico per oscuri interessi personali né di gruppo. MA ABBIAMO IL DIRITTO ED IL DOVERE DI DIRE CHE:
• Come si può dire che il Piano Spiaggia sia una priorità salvo poi destinare in bilancio solo € 3.000,00?
• Come possiamo disegnare la città del futuro destinando € 0,00 per il Piano Strutturale?
• Come possiamo innovare l’ufficio tecnico comunale informatizzando il catasto senza prevedere un apposito capitolo in bilancio?
• Come possiamo rendere effettivi i Patti di collaborazione con un impegno di spesa di soli € 2.500,00?
• Se il ripascimento è un’emergenza di questa Amministrazione perché non sono stati previsti fondi per gli interventi urgenti?
• Servizi scolastici? Assistenza di base? Servizi sociali? Assistenza alle fasce deboli e alle persone svantaggiate? Spiace dover riscontrare che non sono priorità di questo bilancio.
• Riteniamo che, in tempi di ristrettezze economiche, il buon padre di famiglia debba privilegiare le spese necessarie ed utili a discapito di quelle voluttuarie come: sagre, feste, eventi, spese di rappresentanza, consulenze…. Tutto questo possiamo dirlo o dobbiamo tacere?
• Al fine di chiarire meglio il nostro pensiero, rimanendo in tema di Bilancio, crediamo che la realizzazione dell’Orto Botanico sia un progetto utile per la qualità urbana, ma con un bilancio ingessato quel risparmio non potrebbe servire per le vere priorità della Città? Tutto questo possiamo dirlo o dobbiamo tacere?
• Invece di rispondere sulle questioni amministrative il Sindaco ci taccia di pensare alle poltrone, di inseguire interessi personali. Serve una verifica politica o amministrativa? Ancora non lo abbiamo capito! Sempre il sindaco si chiude a riccio prima e poi si apre alla minoranza; ci invita a dimetterci calpestando la volontà dei cittadini, poi avvia le consultazioni, dice che azzera la giunta, poi cambia idea, poi sposta la questione sul piano partitico….in tutto questo, lo ripetiamo noi abbiamo chiesto solo CON DI VI SIO NE!!!
• Questo clima di confusione lo abbiamo sempre avvertito, ma noi non abbiamo mai organizzato riunioni clandestine o tramato per far cadere l’amministrazione perché non tradiremo mai i nostri elettori!
• Noi non possiamo accettare gli inviti dei nostri colleghi (diversa è la loro cultura politica!) ad abbandonare il nostro riferimento politico perché crediamo nella democrazia e non saliamo sul carro dei vincitori del momento…
• E’ evidente che l’atteggiamento capriccioso del Sindaco, stigmatizzato da Lorenzo Micari, abbia raggiunto livelli esagerati che potrebbero compromettere il futuro della Città, che è l’unica cosa che a noi interessa.
• Per questa ragione lo invitiamo a recepire le nostre richieste mettendo da parte simpatie, antipatie, rancori e capricci perché l’Istituzione che rappresenta non glielo consente.
• Lo ribadiamo: amministrare richiede impegno, responsabilità, scelte condivise, rispetto per le regole. Serve un bagno di umiltà nell’interesse della Città che non ha bisogno di un Sovrano ma di un Sindaco che ascolti le sue istanze e si impegni, con il cuore, a realizzarle.