VILLA. Crisi politica, genitori bambina disabile scrivono al sindaco: «Banalizzata situazione delicatissima e risolta grazie all’assessore Labate»

27 Marzo 2019
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Riceviamo e pubblichiamo:

Al Sig. Sindaco del Comune di Villa San Giovanni

Dott Giovanni Siclari

Oggetto: chiarimento per i fatti del 7 marzo

I sottoscritti Sig.ri Reitano Vincenzo e Foti Marijana, genitori di un’alunna diversamente disabile e da mesi impossibilitata a frequentare la prima classe della scuola media Rocco Caminiti, dopo aver letto quanto dichiarato fuori consiglio dall’assessore Caminiti e dallo stesso signor sindaco, intendono chiarire, in quanto protagonisti della vicenda, i fatti del 7 marzo, giorno dell’approvazione in giunta del bilancio di previsione per l’anno 2019 e giorno in cui, a detta dell’assessore Caminiti, “abbiamo atteso invano, per due ore, uno dei due assessori assenti ricevendo come risposta che c’era un’importante riunione con la scuola”. (di seguito è possibile ascoltare l’audio delle dichiarazioni post consiglio del 22 marzo 2019, ndr)

Ebbene sì c’era una riunione a scuola convocata dall’assessore Sonia Labate (di lei parla il suo collega) e dal vice sindaco Richichi, assieme alla dirigente scolastica: era una riunione non importante ma importantissima, perché si doveva riconoscere il diritto allo studio di una bambina diversamente abile che, grazie a quell’intervento dell’assessore Labate, in quella riunione (sottovalutata dalla sua amministrazione rispetto alla giunta in corso!) è stato sancito permettendo a nostra figlia di riprendere la frequenza scolastica.

La riunione, convocata nei giorni precedenti per il 7 marzo alle ore 9, ha avuto inizio alle 10 per il ritardo dell’ assessore Labate che, per motivi familiari legati alla salute di un congiunto, non ha potuto essere presente prima. La riunione è durata oltre due ore e ha dato risultati positivi, come sopra detto.

Davvero mortificano le affermazioni che abbiamo letto e che sminuiscono quell’incontro come se la tutela delle fasce deboli (minori e con handicap gravi) sia secondaria rispetto ad altro, qualunque sia l’altro cui la Labate avrebbe dovuto partecipare scegliendo, invece, di dare risposte concrete a un problema che vorremmo fosse vissuto non come individuale o familiare, ma collettivo. L’aiuto ai più deboli passa prima di tutto dal rispetto e dall’impegno che Voi amministratori dovreste mettere riconoscendo il valore della persona con le sue difficoltà e le sue potenzialità. Dopo quanto abbiamo appreso, noi, signor Sindaco, con questa lettera a Lei indirizzata, non solo vogliamo chiarire i fatti ma vogliamo stigmatizzare le frasi usate il tono con cui è stata banalizzata una situazione di estrema delicatezza. La sensibilità è un sentimento, la dignità un valore. La nostra è stata oltremodo calpestata.

Distinti saluti.

Villa San Giovanni, 26.03.2019

Reitano Vincenzo

Foti Marijana

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