VILLA. Addio “Nuovo Centrodestra Villese”, dissidenti con “Riscatto Civile”: maggioranza ai minimi termini

29 Luglio 2019
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di FRANCESCA MEDURI

VILLA SAN GIOVANNI – Ci hanno provato a restare nella maggioranza in cui sono stati eletti grazie alla loro candidatura nella lista “LeAli per Villa”, capitanata dall’allora aspirante sindaco Giovanni Siclari. Ci hanno provato a non mollare i compagni, chiedendo condivisione, partecipazione, coinvolgimento, trasparenza. Ci hanno provato, nonostante le deleghe strappate loro di dosso nel momento in cui hanno cominciato a manifestare pubblicamente dissenso nei confronti del modus operandi dell’amministrazione comunale. Ci hanno provato inutilmente Liz Ciccarello, Sonia Labate e Giuseppe Sofi e, così, dopo mesi da separati in casa, hanno detto basta davanti a uno strappo ormai troppo grosso per poter essere ricucito senza lasciare segni. La rottura definitiva con la coalizione di governo guidata dal sindaco Giovanni Siclari è stata messa nero su bianco in occasione del consiglio comunale dello scorso venerdì. Anche stavolta è Liz Ciccarello a prendere il microfono, dando lettura del documento che sancisce la nascita del nuovo gruppo consiliare – denominato “Riscatto Civile” – che la vedrà operare nella massima assise cittadina assieme ai colleghi Sonia Labate e Giuseppe Sofi. I tre consiglieri micariani, i tre “dissidenti” che tanto hanno fatto arrabbiare Siclari e i suoi fedelissimi, andranno avanti per la loro strada. Escono, dunque, dal gruppo di maggioranza unico “Nuovo Centrodestra Villese”, forse costituito proprio per “insabbiare” le diversità di vedute e le divergenze che, sin dall’insediamento della maggioranza “LeAli per Villa”, con sindaco facente funzioni Maria Grazia Richichi, sono emerse anche tra consiglieri dello stesso colore politico. Oggi, Ciccarello, Labate e Sofi rappresentano una nuova opposizione, riducendo ai minimi termini la maggioranza siclariana. Da 12 consiglieri di passa a 9, sindaco compreso, mentre la minoranza raggiunge quota 8. Insomma, nonostante la recente modifica dello statuto comunale, i consiglieri di maggioranza non possono più permettersi passi falsi; pure alzarsi per andare in bagno durante il consiglio potrebbe essere un lusso, figuriamoci se qualcuno deve assentarsi per un qualsiasi, seppur valido, motivo. Al “Nuovo Centrodestra Villese” non è consentito distrarsi, e su questo – alla luce del comportamento non sempre impeccabile dei vari consiglieri – c’è un po’ da lavorare, in termini di attenzione, concentrazione e soprattutto organizzazione. Anche perché dai banchi avversari nulla potrebbe essere perdonato, a giudicare dalla determinazione mostrata di recente dalla minoranza, vecchia e nuova. Il neo gruppo – guidato da Giuseppe Sofi – parte subito deciso, con i tre micariani carichi e pronti a portare avanti le proprie idee.

«Il gruppo consiliare “RISCATTO CIVILE” – inizia così il documento letto da Liz Ciccarello – si propone di concorrere con metodo democratico a determinare l’azione politica e amministrativa, facendo valere i principi che ci accomunano quali: la liberta’ di pensiero, l’umiltà, lo spirito di servizio per la comunità, l’abnegazione, la programmazione, la condivisione, il dialogo. Il gruppo mira a realizzare le buone pratiche amministrative attraverso la libera discussione e la condivisione democratica delle scelte riconoscendo nel Consiglio Comunale la casa naturale della partecipazione attiva».

«“RISCATTO CIVILE” – prosegue il documento – si riconosce nel decennale percorso politico che ha determinato prima la vittoria del centro destra in Città ed in seguito la vittoria di questa coalizione. Un percorso non adeguatamente valorizzato e riconosciuto soprattutto adesso che si iniziano a raccogliere i frutti. Eppure, è stata la pratica della buona programmazione a farci arrivare fin qui e oggi, al di là delle belle e buone enunciazioni di principio, poco di quella pratica abbiamo visto e vediamo messa in atto. Quello, a differenza di questo, era un percorso in cui si sono gettate le basi per le grandi opere e nonostante si avesse acume e lungimiranza per guardare al futuro non si trascuravano i problemi quotidiani della città e non si subiva il fascino mediatico di cui oggi si è fin troppo vittime. Riteniamo, infatti, che grazie al lavoro delle precedenti amministrazioni è stato possibile realizzare le grandi opere».

Cominciano, poi, gli interrogativi e gli ammonimenti all’indirizzo della squadra di governo siclariana: «Ma ci chiediamo: quest’assise che sta programmando? Quest’amministrazione che sta mettendo in cantiere per il futuro? Come pensa che questa città possa e debba affrontare il suo futuro? Sin dall’inizio di questa esperienza amministrativa, nel 2017, abbiamo a tutti indicato il nostro metodo: principi programmatici ben individuati e scansionati nel breve, medio e lungo termine, in modo da consentire risultati immediati ma anche benefici futuri, con un lavoro costante e quotidiano. Sin dal primo giorno eletti, però, abbiamo riscontrato immediatamente difficoltà nel dialogo e nel confronto sull’azione amministrativa e gestionale. Non abbiamo condiviso i metodi. Non ci siamo ritrovati nel modo di intendere l’azione amministrativa. Ci siamo sentiti ospiti in casa nostra».

«“RISCATTO CIVILE” – va verso la conclusione il documento – non ama i palcoscenici (anche questo pensiamo sia stato chiaro in questi due anni di mandato); alle ribalde mediatiche predilige il lavoro di qualità, pur non avendo mai fatto mancare nemmeno quello di quantità. Noi vogliamo lavorare con umiltà per il bene comune e così abbiamo continuato a fare in città e per la città, anche in silenzio ma mantenendo sempre vivo il rapporto con i villesi. Crediamo di poter portare avanti i nostri valori e i nostri metodi all’interno di questo civico consesso come gruppo autonomo, con senso di responsabilità e spirito di collaborazione rispetto ad ogni proposta che venga da ciascun collega consigliere comunale, dall’Amministrazione, dal Sindaco. Allo stesso modo ci auguriamo di riscontrare uguale rispetto e considerazione per quelle proposte che ci vedranno parte attiva e che sempre vorremo discutere dentro quest’aula che, come abbiamo detto più e più volte, per noi era ed è l’unico luogo in cui parlare della gestione amministrativa di Villa San Giovanni. Questo lo spirito che ci anima: guardiamo al passato – termina il documento – per continuare a progettare il nostro futuro, con ogni correzione che si renderà opportuna e attuale, ma con grande umiltà e spirito di servizio».

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