COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO TERRITORIALE DI VILLA SAN GIOVANNI:
La fine della Sindacatura Siclari, il disfacimento del Centrodestra villese, gli atti necessari per il bene della Città
Il disfacimento – giuridico e politico – della Sindacatura Siclari si rende evidente solo prestando attenzione a questi 4 punti: 1) Il Sindaco nell’ultima seduta di Consiglio Comunale ha difeso la richiesta milionaria di risarcimento danni promossa dalla Società di famiglia contro il Comune per la nota vicenda “Parco dei Falchi”, ed e’ lo stesso Sindaco che, dalla Giunta, ha ricevuto il mandato a sottoscrivere la “procura alle liti” per difendere, in appello, il Comune di Villa dall’azione dei suoi congiunti; 2) La Maggioranza che ha vinto di misura le elezioni comunali non esiste più: i tre “micariani” finalmente abbandonano la finzione del “Centrodestra Villese” che e’ ridotto così a nove membri. Una vera DISFATTA politica che incrementa, nei numeri, la SFIDUCIA che la Città ha già da tempo notificato al Sindaco; 3) Il Sindaco e i suoi, scaricandosi di ogni responsabilità, hanno trovato i fautori del degrado cittadino: sono gli impiegati, i funzionari e i dirigenti … ma si scorda di attivare i propri poteri di denuncia, censura e rimozione e, così, tutto rimane al livello di fake news! 4) Ormai il tentativo di confondere le acque e di “tranquillizzare” una Città sommersa dai suoi problemi (di Salute pubblica, di pulizia e di inquinamento) passa attraverso la corrispondenza Facebook tra fratelli, tra il Sindaco e il “fratello Senatore” che interviene sempre più spesso in soccorso contro gli “invidiosi” dei tanti risultati “epocali” raggiunti, e passa attraverso gli attacchi virulenti contro i cittadini che – sempre più spesso sui social – non possono fare altro che evidenziare i problemi messi sotto il tappeto dall’Amministrazione.
Tra conflitto d’interessi, conflitti interni e “conflitto” con la Città, dunque, la Sindacatura Siclari crolla! E per non far crollare Villa servono ora solo gesti carichi di responsabilità e di dignità … questi sì davvero epocali e necessari!
La parola, infatti, non può che tornare al più presto ai cittadini villesi traditi da una speranza di crescita e sviluppo che si è tradotta presto nella rassegnazione.
Gli assessori delegati ai settori nevralgici – servizi e viabilità – stanno dimostrando approssimazione e inadeguatezza: non basta denunciare la mancanza di risorse, occorre pure avere la capacità di convogliare quelle presenti sulle vere necessità della Città.
La stessa gestione dei rapporti con la Caronte, la “mossa” finora senza conseguenze significative per la Città dell’acquisizione, a titolo oneroso per le disastrate casse comunali, del Piazzale Anas da subaffittare per altri 20 anni al traffico dei mezzi pesanti, la mancanza di una strategia chiara sul futuro di Villa, la fallita partenza della stagione turistica, i mille dubbi sul Molo di Sottoflutto, la bomba ecologica e sanitaria che cumula in un mix deleterio sporcizia, incuria, rifiuti e inquinamento da smog, la litigiosità interna ad una squadra amministrativa sempre più divisa tra le tante componenti e referenti, l’atteggiamento di chiusura refrattaria e nervosa ad ogni critica propria di un Sindaco che dimostra giornalmente i limiti di un’azione amministrativa “in solitaria” che delegittima il Consiglio Comunale e la Città tutta, sono tutti elementi aggiuntivi di una crisi ormai irreversibile, del fallimento di un metodo di gestione del potere che non può portare lontano.
Che fare dunque? Cosa proporre ai cittadini? Urge l’attivazione di un “tavolo aperto”, di un Consiglio allargato alle istanze, alle speranze e finanche alle paure dei cittadini villesi, si sente la necessità di partecipazione e coinvolgimento a fronte della distanza posta dall’uomo solo al comando alle prese con la vanità di “passare alla Storia”, di fare “epoca” senza meriti ma solo attraverso la pubblicità simil commerciale tramite i social network.
Sarà capace questa Amministrazione di attivare e far crescere questi strumenti di coinvolgimento e compartecipazione della Società civile? Anche la recente querelle che ha riguardato i delegati di quartiere, la denuncia di mancato coinvolgimento ed ascolto sembra andare, purtroppo, nel senso opposto, nel senso comune a cui ormai ci ha abituato la stagione Siclari.
Nel corso dell’ultimo Consiglio, alle domande puntuali del Partito Democratico sul finanziamento/donazione dei 45.000 euro da parte della Caronte e sulla loro destinazione e finalità, se cioè sia stata frutto di scelta del Comune o dell’Azienda, il Sindaco ha saputo solo opporre il silenzio. E silenzio il Sindaco ha opposto sulla richiesta di chiarimenti circa la tempistica del ricorso in Appello contro la Città.
Ed ecco emergere, quindi, il paradosso più grande: il Sindaco e la sua Maggioranza, per fare cassa, sembrano industriarsi in iniziative estemporanee come il Piazzale Anas mentre, allo stesso tempo, la Società della sua famiglia ricorre in appello per affossare definitivamente le speranze di riscatto della Città, attraverso una richiesta di risarcimento pari a 69 milioni di Euro.
Perché tutto questo? A chi giova? O è solo strumentale ad ulteriori colpi di scena?
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