VILLA SAN GIOVANNI – Niente da fare per la scuola di Pezzo. Il plesso “Don Milani” non riaprirà per l’inizio del nuovo anno scolastico. L’ufficialità arriva dall’amministrazione comunale attraverso Facebook, anche se in modo un po’ contraddittorio. Viene da chiedersi, infatti, come l’amministrazione possa sostenere di aver mantenuto le promesse, visto che la prima e superpubblicizzata promessa era la riapertura della “Milani” in questo mese di settembre, ossia con l’avvio dell’a.s. 2019/2020. Nell’ultimo post lasciato sulla pagina Facebook ufficiale dell’amministrazione comunale, a seguito di un sopralluogo presso l’istituto scolastico, si legge: «Il sindaco e i genitori hanno constatato insieme la conclusione dei lavori. Tra i presenti, oltre ai rappresentati dei genitori anche i delegati di quartiere. La soddisfazione nel vedere mantenute le promesse fatte è stata grande adesso si attendono solo i certificati necessari per l’apertura ma, nel frattempo, i lavori continuano a ritmo spedito a piano terra. Dopo anni passati a contemplare un cantiere bloccato e con poche speranze di riapertura, i due piani sono stati completati e si è fiduciosi che la scuola di Pezzo riaprirà le porte ai bambini del quartiere il prima possibile». Che la scuola riapra il prima possibile è, dunque, il vivo auspicio dell’amministrazione comunale e delle famiglie dei bambini iscritti alla “Milani”. Ma quando arriverà “il prima possibile”? Questo, purtroppo, ancora non è dato saperlo. Si spera presto, molto presto. Tuttavia, la conclusione dei due piani non significa conclusione dei lavori nella loro interezza. Al piano terra c’è un cantiere aperto e, come se non bastasse, raccontano le immagini postate dall’amministrazione comunale, i locali dei due piani terminati non sembrano proprio impeccabili, basti osservare il piccolo bagno senza copriwater e con una finestra e delle mattonelle che sembrano obsolete. Poca cosa, forse, rispetto a quello che, al momento, appare l’intoppo più grosso, l’ostacolo che non consentirebbe di chiedere il collaudo dei lavori eseguiti al primo e al secondo piano, ossia delle placche che sarebbero state posizionate a una distanza di 50 cm l’una dall’altra anziché a una distanza di 25 cm, come richiesto nel caso di una ristrutturazione ai fini sismici. Una pecca che dovrebbe essere sistemata nel giro di alcuni giorni, per poter quindi procedere con l’istanza di collaudo e delle varie certificazioni. Ottenute queste, l’intenzione sarebbe quella di aprire la scuola isolando il cantiere al piano terra, sempre nell’ipotesi che lo stesso non sia ancora ultimato. (f.m.)
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