VILLA. Il presidente Giustra alla minoranza: «Mentono sapendo di mentire»

28 Settembre 2019
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NOTA STAMPA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE VILLA SAN GIOVANNI ANTONINO PLACIDO GIUSTRA:

Avevo pensato di non rispondere ma le infondate accuse, lanciate contro il ruolo che i consiglieri a maggioranza mi hanno assegnato, mi hanno spinto a chiarire alcuni aspetti che, evidentemente, non sono del tutto chiari ai consiglieri di minoranza. Mentono sapendo di mentire. Questo è l’unico commento possibile alla nota diramata e ad una mozione da loro presentata in assenza del numero di firme necessarie (maggioranza dei consiglieri eletti) e quindi inammissibile, chiedendo per giunta di votarla. Come da regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle commissioni, per le mozioni presentate durante l’adunanza viene approvata la presa d’atto verbalizzando che saranno portate al successivo Consiglio Comunale. Giustificano il gesto etichettandolo come “azione politica” ma dimenticano che ricopro un ruolo istituzionale e non politico. Non intendo giustificarmi, non l’ho fatto durante il Consiglio Comunale e non lo farò neppure dopo le gratuite accuse lanciate, certo di aver ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio nel rispetto, a tratti severo, delle regole con imparzialità. Ho accolto le istanze presentate da tutti i consiglieri dando seguito quando legittime, rimanendo sempre parte terza, esattamente come prevede il mio ruolo. Tuttavia, secondo i consiglieri di minoranza, io avrei dovuto firmare la sfiducia a me stesso per consentire loro di avere i numeri per poterla presentare. Già così basta per apparire una richiesta ridicola e paradossale che, pur giustificandola come “azione politica”, non riesce ad avere alcun nesso logico considerando che, ovunque e da sempre, il Presidente del Consiglio è eletto e ha la facoltà di votare esattamente come tutti gli altri componenti del Consiglio.

Ma andiamo per gradi, tentando di ristabilire la verità dei fatti. Dicono di avermi dato fiducia votandomi ma così non è stato; mi accusano di essere parziale a favore della maggioranza ma esistono le registrazioni delle sedute del Consiglio che dimostrano il contrario, confondono i ruoli e sostengono che il mio voto sia fondamentale a mantenere gli equilibri ma dimenticano che se anche io lasciassi il ruolo di Presidente continuerei a votare. Potrei andare avanti ma rischierei di scadere nell’ovvio. Ho più volte suggerito, magari con toni fraintendibili (e per questo me ne dolgo), di studiare prima di presentarsi in Consiglio affermando inesattezze. Ho dato questo suggerimento a maggioranza e minoranza indistintamente solo perché ho sempre prediletto il sano rispetto delle regole all’inutile chiacchierare. Rispedisco, dunque, le accuse al mittente certo di aver sempre agito in trasparenza e legalità rispettando il compito di garante dei consiglieri. Continuerò a farlo finché la maggioranza del Consiglio lo consentirà e, ribadisco, resterà intatta la voglia di lavorare per garantire il corretto svolgimento dei lavori. Ho voluto fortemente che le sedute del Consiglio fossero riprese in diretta streaming e registrate (accogliendo anche le richieste dei giovani democratici arrivate mentre era già in procinto di partire) proprio per dare contezza ai cittadini e renderli partecipi dei lavori. L’orario di convocazione in serata non impedisce certamente la partecipazione, anzi, essendo in orario non lavorativo ed essendo registrate tutti i cittadini possono vedere quando vogliono le sedute del Consiglio. Invito la minoranza, che ha portato avanti questo “attacco politico”, a riflettere, in via del tutto preliminare, su una realtà: il Presidente del Consiglio Comunale deve essere considerato come una figura istituzionale di garanzia nello svolgimento delle attività del Consiglio non un consigliere che vota a favore o contro. Concludo rassicurando i cittadini sul rispetto del mio ruolo e delle regole, che sono le uniche priorità che porto avanti e ai consiglieri di minoranza consiglio, invece, di rispettare il loro ruolo perché i punti da loro presentati sono da me sempre stati accolti. Ho convocato diverse volte il Consiglio con la maggioranza dei punti da loro proposti, per poi non discuterli anche per loro volontà. Non voglio cadere o cedere alle provocazioni, quindi concludo ribadendo che mai avrei pensato di dover rispondere a tali attacchi, ma sono stato costretto.

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